Chi volesse delineare una fenomenologia dello spettatore potrebbe partire da una semplice distinzione: ci sono spettatori che escono di sala alla fine dei titoli di coda e altri che, invece, scappano non appena la storia finisce.

Leggere (o comunque guardare) i nomi che scorrono sullo schermo è considerato da molti cinefili un segno di rispetto. Una parte dell’esperienza cinematografica tanto quanto il film. Ma non solo, i titoli di coda sono lo strumento essenziale per chi lavora nel mondo del cinema. È lì che si scoprono nomi, artisti e maestranze. Per coloro che invece -magari da studenti- vogliono trovare un proprio posto nella filiera produttiva, i credit sono il primo luogo dove scoprire le mansioni e i vari ruoli di una troupe.

Di recente alcuni lavoratori nel mondo del cinema, tra cui anche Edgar Wright e Quentin Tarantino, si sono lamentati della tendenza a tagliare i titoli di coda da parte delle piattaforme streaming.