Uscirà il 13 febbraio nei cinema italiani La Paranza dei Bambini, il film di Claudio Giovannesi (Alì ha gli Occhi Azzurri, Fiore, Gomorra – La Serie) tratto dal romanzo di Roberto Saviano uscito nel 2016 e incentrato su una banda malavitosa di adolescenti alla conquista di Napoli.

Repubblica ha pubblicato in anteprima il trailer, che potete vedere qui sopra. La pellicola, prodotta da Palomar con Vision Distribution, è stata co-sceneggiata da Saviano e Giovannesi insieme a Maurizio Braucci e attualmente è l’unica italiana in concorso alla Berlinale (7-17 febbraio).

Nel cast i giovani Francesco Di Napoli, Artem Tkachuk, Alfredo Turitto, Ciro Vecchione, Ciro Pellecchia, Mattia Piano Del Balzo. Questa la sinossi:

Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui – Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone –, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che “i soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere.

La paranza dei bambini narra la controversa ascesa di una paranza – un gruppo di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino.

Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti.

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