È disponibile da oggi su Netflix L’ultimo paradiso, il film di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio, Valentina Cervi e Gaia Bermani Amaral. Per l’occasione, il nostro Gabriele Niola ha avuto l’occasione di intervistare il regista e i due protagonisti. Nel parlare di come è nato questo film, Scamarcio si è spinto a discutere di cosa spinge gli autori a fare cinema:

Tutti i grandi film hanno dietro un gruppo di persone che si frequentano, che si conoscono, e che hanno innanzitutto la voglia di stare insieme e fare un film, vivere un’avventura, perché se non c’è questo elemento allora… Fellini stesso, in 8 e 1/2, parla della storia di un regista che non sa che non sa che cosa vuole fare. È ora di piantarla con queste stronzate di mettersi a fare a tavolino la tecnica della sceneggiatura, quello si fa giustamente con le serie perché devono essere prodotto, deve esserci un’organizzazione matematica, tutti i punti devono combaciare. Il cinema è un’altra cosa, è un’alchimia, il cinema vuole instaurare un rapporto con l’inconscio dello spettatore, vuole parlare con la nostra parte più recondita e noi manco ce ne accorgiamo. Per cui in questo senso pensiamo di aver capito una cosa ma invece non abbiamo capito nilla. Non solo voi che guardate i film, che sicuramente è difficile che li capiate realmente, ma in realtà li “sentite” (chi è aperto a entrare in accordo di fase con un film). Noi volevamo fare semplicemente un film, lo abbiamo fatto, siamo contenti e il fatto di essere stati liberi è la cosa più bella che c’è.

Potete vedere l’intervista completa qui sopra.

Questa la sinossi del film:

Siamo nel 1958 in un piccolo paese del sud Italia. Ciccio (Riccardo Scamarcio) è un contadino di 40 anni. È sposato con Lucia (Valentina Cervi) e hanno un figlio di 7 anni. Ciccio sogna di cambiare le cose e lotta con i suoi compaesani contro chi da sempre sfrutta i più deboli. È segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), la figlia di Cumpà Schettino (Antonio Gerardi), un perfido e temuto proprietario terriero che da anni sfrutta i  contadini. Ciccio vorrebbe fuggire insieme a lei ma, non appena Cumpà Schettino verrà a conoscenza della loro relazione, una serie di eventi inizierà a sconvolgere la vita di tutti e niente sarà più come prima.

Prodotto da Lebowski e Silver Productions per la regia di Rocco Ricciardulli, autore della sceneggiatura assieme a Riccardo Scamarcio che è anche produttore e protagonista, il film è stato girato per sette settimane a Gravina, Bari e Trieste.

 

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