Pochi giorni dopo la diffusione del poster ufficiale di A Casa Tutti Bene, da noi pesantemente criticato per la sua realizzazione a nostro avviso dozzinale, il regista Gabriele Muccino ha condiviso sul suo profilo Facebook quella che appare essere la foto utilizzata come riferimento per la realizzazione della locandina.

Nella nostra analisi, viste le sproporzioni tra alcune teste, la discordanza dei punti luce e dei vari colori dell’incarnato, ipotizzavamo che fossero state utilizzate un gran numero di immagini diverse per realizzare la composizione, e che addirittura non tutti gli attori fossero presenti durante lo scatto. La realtà, come dimostra la foto, è diversa. Il selfie originale è stato realizzato con tutti gli attori presenti, probabilmente in più scatti (come è logico, in caso vi fossero personaggi con gli occhi chiusi, basti vedere Sandra Milo che nel poster ha gli occhi aperti). La locandina definitiva è stata poi composta ritagliando, riposizionando, ruotando e modificando le proporzioni di alcuni personaggi.

Alcuni elementi chiave hanno però trasformato un selfie inizialmente spontaneo e realistico in un poster malriuscito e irrealistico. Confrontate le immagini sottostanti:

 

 

  • È assolutamente normale che per realizzare una fotocomposizione si utilizzino scatti diversi. Questo spiega perché Sandra Milo, Morelli e la Impacciatore sembrano diversi nella foto rispetto al poster: probabilmente sono stati utilizzati “take” diversi in cui avevano pose leggermente diverse. Morelli ha effettivamente la testa sopra i capelli della Impacciatore, ma nella foto originale la appoggia in maniera molto più realistica. Questo perché probabilmente nel poster sono state utilizzate due foto diverse (infatti vediamo le gengive di Morelli nel sorriso) per poter avvicinare i personaggi, “restringendo” il gruppo. A farne le spese, purtroppo, la posizione del mento sulla massa di capelli.
  • Il confronto conferma che non è la testa di Morelli a essere stata ingrandita, ma è la testa di Tognazzi a essere stata rimpicciolita: per eliminare l’effetto grandangolare, infatti, la testa di Tognazzi è stata “accorciata”, per questo sembra così piccola. Le deformazioni grandangolari si notano soprattutto ai lati dell’immagine, se si modifica solo una figura l’effetto diventa straniante.
  • La mano della Crescentini è identica nella foto originale, mentre nel nostro articolo la segnalavamo come irrealistica: errore nostro.
  • In generale, i personaggi centrali dell’immagine sono rimasti identici. Quello che è stato modificato sono i personaggi sul retro, alcuni dei quali sono stati letteralmente ricostruiti. Quella che ci sembra essere Elisa Visari (la ragazza con i capelli raccolti, peraltro nel nostro articolo sostenevamo che solo Renato Raimondi era stato escluso dall’elenco dei nomi degli attori, ma manca anche lei, al loro posto c’è Gianfelice Imparato) è stata presa e spostata al fianco di Sandra Milo (peraltro con una ricostruzione quasi totale di collo e mento), mentre il povero Raimondi è stato nascosto dietro a Ghini e Marescotti. E no, non è alto tre metri: la foto originale dimostra che l’inquadratura è dall’alto. Nel poster, però, la linea dell’orizzonte dello sfondo posticcio è troppo bassa perché la prospettiva sia coerente, e l’effetto è straninte. Lo spostamento della Visari ha comportato poi che i capelli di Ghini venissero completamente ridipinti con un effetto toupet.
  • Infine, c’è il problema più grande di tutti: l’illuminazione. Nella nostra analisi sottolineavamo come il punto luce sul volto di Tognazzi fosse incoerente con quello dei personaggi dietro di lui, e ipotizzavamo che quindi si trattasse di foto diverse. In realtà abbiamo visto che la foto è una sola: e allora cosa non quadra? Semplice: la foto originale ha una fonte di luce proveniente dall’alto (probabilmente al centro, o leggermente verso sinistra), mentre nel poster è stato aggiunto uno sfondo con un’illuminazione proveniente da in alto a destra. Nello spostare alcuni personaggi, però, sono stati cancellati i loro punti luce: nel poster, infatti, potete vedere che Elena Cucci, Ghini, la Visari, Raimondi, la Michelini sono tutti privi dell’aureola del punto luce che avevano nella foto originale. Rimane il punto luce evidentissimo sul volto e sulla pelata di Tognazzi. Ecco quindi che il rapporto personaggi / ambientazione diventa totalmente irrealistico.

In conclusione, non possiamo che ribadire quanto detto nell’articolo precedente: l’idea era assolutamente valida, ma la realizzazione ci lascia interdetti. È assolutamente normale modificare, tagliare, manipolare le immagini. Il punto è farlo bene.

La nostra intenzione non è quella di accanirci contro A Casa Tutti Bene (che non abbiamo nemmeno ancora visto), né contro questo poster in particolare (in molti ci hanno segnalato che ci sono poster “ancora peggiori”, e lo sappiamo bene!). Ma a nostro avviso si poteva, anzi si doveva fare di più per un film che ha un ruolo importante nel panorama delle uscite cinematografiche di questo inizio 2018.