Qualche settimana fa vi abbiamo mostrato in anteprima le prime tavole di Paper Girls, il nuovo fumetto scritto da Brian K. Vaughan e disegnato da Cliff Chiang, pubblicato da Image Comics.
Il sito americano Comic Book Resources ha intervistato i due autori per scoprire cosa possono rivelare ai lettori sulla trama e sulla realizzazione della serie.

Avete descritto Paper Girls come la storia di quattro dodicenni che consegnano i quotidiani porta a porta, le quali un giorno incontreranno qualcosa di straordinario…
Come potrebbe continuare la descrizione?

Cliff Chiang: Stand By Me incontra La Guerra dei Mondi in questa nuova eccitante serie dallo scrittore di Saga e dal disegnatore di Wonder Woman.

Brian K. Vaughan: Yeah. Non stiamo cercando di nascondere qualche grosso colpo di scena in stile Shyamalan-style twist, che non è ciò di cui parla la serie. Io e Cliff siamo convinti che i fumetti siano uno dei pochi medium visivi rimasti dove il pubblico più cominciare una nuova storia col brivido di non sapere cosa aspettarsi da essa.

Paper Girls ErinOk. Capisco che vogliate mantenere il mistero un mistero fino all’uscita del primo numero, ma Paper Girls #1 rivelerà il “qualcosa di straordinario” o dovremo attendere ancora?

Chiang: Uno dei grandi doni di Brian come narratore e la sua abilità nel mantenere la suspense pur riuscendo a soddisfare la nostra curiosità. Ci saranno alcune grosse rivelazioni nel primo numero, ma il mistero diventerà sempre più profondo.

Vaughan: Aggiungo soltanto che il materiale che Cliff deve ricercare per i suoi disegni sta diventando più strano dopo ogni episodio.

La serie è ambientata negli anni ’80. Paper Girls avrebbe potuto svolgersi nel presente, o il decennio di Ronald Reagan e MTV è importante per la vicenda?

Chiang: Ho appena finito di disegnare Paper Girls #3 e vi assicuro che Ronald Reagan è importante per la storia! [ride]
Parlando seriamente, il periodo è fondamentale, vivevamo con un sacco di insicurezze negli anni ’80. Ricordate la sensazione di avventura e di esplorazione che provavamo quando non eravamo tutti collegati e connessi alle nostre apparecchiature elettroniche?

Vaughan: [Ride] Cliff parla come un uomo anziano! Oh, aspetta. Improvvisamente siamo anziani? Merda.
Non sono un nostalgico degli anni ’80, ma quando sono cresciuto ho capito che è stata un’epoca stranamente interessante. Detto questo, speriamo che questa storia sarà ugualmente affascinante per i lettori di tutte le età, che abbiano vissuto o meno gli anni ’80.

Paper Girls KJOvviamente, i quotidiani vendevano molto di più prima della nascita dei giornali online, dei social media e dei canali TV che trasmettono notizie 24 ore al giorno, ora hanno perso il loro potere nel mercato dell’informazione. Quanto conta nella vicenda il lavoro di consegna-quotidiani? Perché non avete scelto un altro lavoro part-time per le protagoniste, e come mai non sono quattro ragazzi?

Vaughan: Quando ero un bambino, c’è stata un’estate in cui improvvisamente le ragazze hanno cominciato a consegnare la maggior parte dei quotidiani nel nostro vicinato. Ne sono sempre rimasto affascinato perché quelle ragazze erano le prime della loro categoria, avevano un incarico che era stato ricoperto da ragazzi per più di un secolo. E furono anche le ultime a svolgere una professione ormai sul viale del tramonto, visto che la consegna di quotidiani diventò una professione obsoleta dopo qualche anno, soprattutto per ragazzini così giovani.

Inoltre volevo scrivere una storia con protagonisti femminili che non fossero definite dal loro interesse amoroso. Le nostre eroine di 12 anni non sono interessate all’altro sesso o a relazioni romantiche di qualsiasi tipo. Sono soltanto giovani imprenditrici tenaci che provano a ottenere un po’ di indipendenza.

Chiang: C’è una sorta di nostalgia per la consegna dei quotidiani, ma è davvero uno strano lavoro da fare per un ragazzino. Devi svegliarti a un orario improbabile, riempire una borsa di carta che pesa la metà di te, pedalare per tutta la città prima di andare a scuola, e una volta al mese passare dai tuoi clienti per riscuotere il pagamento.

La descrizione dice che le ragazze sperimenteranno “qualcosa di straordinario”. C’è qualcosa di straordinario nelle vostre protagoniste?

Chiang: Sono intelligenti, coraggiose, compassionevoli e tenaci. Non so se queste caratteristiche le qualificano come straordinarie, ma spero che le rendano interessanti.

Vaughan: Sono decisamente straordinarie, nello stesso modo in cui tutte le dodicenni sono straordinarie. Ma non hanno nessun superpotere o qualcosa di simile, se non consideriamo la capacità di lanciare un oggetto arrotolato verso un porticato.

Paper Girls MacCos’altro potete dirci delle ragazze? Sono amiche? O nemiche-amiche? Avete una criminale, una principessa, un atleta e un cervello? O magari una fuori di testa?

Chiang: [Ride] Bella citazione! Quando abbiamo cominciato, Brian mi ha detto che puoi guardare tutti i quartetti e vedere i Beatles o le Tartarughe Ninja. Ma come ci dice Breakfast Club “è solo il linguaggio più semplice, le definizioni più convenienti”. Brian si è assicurato di cominciare la serie con un cast intrigante ed eterogeneo, e vi assicuriamo che ogni ragazza è molto più di quanto appaia inizialmente.

All’Image Expo, Brian, hai detto che “Paper Girls” avrebbe attratto i fan di Runaways.

Vaughan: Quando lavoravo con Adrian Alphona alla Marvel su Runaways, anche se abbiamo creato giovani protagonisti non ci rivolgevano a un immaginario pubblico di giovani lettori, eravamo troppo occupati a fare strani fumetti che piacessero a noi. Con Paper Girls io e Cliff stiamo raccontando una storia altrettanto personale e bizzarra. Onestamente non so se potrebbe piacere a qualcun altro, che è esattamente la sensazione che avevo quando abbiamo lanciato Runaways.

Ci sono altri fumetti, romanzi, serie televisive o film che hanno ispirato Paper Girls?
Possiamo considerare Paper Girls, un thriller, un horror, un racconto di fantascienza o di supereroi?

Chiang: Tutte queste, in un modo buffo. Penso che le storie migliori abbiano un sacco di elementi all’interno: E.T. è fantascienza vista attraverso le lenti dei sobborghi californiani, Alien è un film dell’orrore ambientato su un astronave. Personalmente, mi ispiro molto al primo Spielberg e al modo in cui si concentrava su piccoli momenti di umanità inseriti all’interno di grandi avventure. Sono le cose che rendono un genere reale e ti fanno tifare per i persoanggi.

Vaughan: È un drama per giovani adulti, ma con anche altri elementi. Il Corpo di Stephen King è senza dubbio la mia stella polare, ma questa storia è stata influenzata soprattutto dagli amici che avevo a 12 anni, nello specifico da Wyatt Cenac, Mary Claffey and JC Steinbrunner.

Cliff, puoi parlarci dell’aspetto e dell’atmosfera di Paper Girls? Paper Girls Tiff

Chiang: In passato, sono sempre stato un po’ intimidito dal disegnare supereroi a causa della loro lunga storia di pubblicazione. Come puoi disegnare Wonder Woman non pensando a Jose Luis Garcia Lopez? O Batman senza pensare a David Mazzucchelli?
Con Paper Girls ho potuto lasciar andare tutto questo.
Io, Brian, il colorista Matt Wilson e l’addetto al lettering Jared Fletcher stiamo facendo qualcosa di nuovo, e ci stiamo mettendo dentro molto di noi stessi. Voglio che sia percepito come qualcosa di autentico in grado di evocare cosa si prova ad avere 12 anni. Solo libero di infondere più personalità nei disegni e uscire dalla comfort zone. È davvero stimolante per me.

Odio parlare del finale prima di aver visto il primo numero, ma sapete già come si concluderà Paper Girls? Per quanti numeri vi aspettate che la serie proseguirà?

Chiang: È un esperimento! Speriamo che le persone si uniranno a noi in questo strano, personale, mistery fantascientifico e proseguiremo finché potremo. Abbiamo molte storie da raccontare, con un sacco di idee su direzioni da intraprendere.

Vaughan: Abbiamo grossi piani per questi personaggi e c’è un finale definito che spero un giorno saremo in grado di raggiungere. Per adesso, posso dirvi che Paper Girls sarà molto più lungo della miniserie in sei parti We Stand on Guard, ma molto più corto del per-ora-infinito Saga. Vedremo se i lettori vorranno seguirlo per tutta la sua durata

Fonte: Comic Book Resources