Cosa fa, quasi ogni settimana che giunge in Terra, il redattore di Comic Book Resources, Albert Ching? Intervista l’Editor-In-Chief della Marvel, Axel Alonso, sullo stato delle cose nella casa editrice, sugli eventi degli ultimi sette giorni e su quel che la Casa delle Idee sta preparando per il futuro prossimo. E noi, come accade quasi ogni sette giorni, vi proponiamo le dichiarazioni più interessanti che ne scaturiscono.

Fate tutti quanti attenzione, perché questa volta ci sono ancora più SPOILER potenziali del solito, tra cui una svolta di trama davvero importante, che molti di voi vorranno godersi senza anticipazioni. Siete avvertiti.

La conversazione tra i due ha preso le mosse infatti, come doveroso, da Civil War II #1, uscito negli Stati Uniti la scorsa settimana. A quanto pare, il megaevento ha un esordio molto più terra terra rispetto ai recenti crossover Marvel, cosa che non stupisce, dato che si fa riferimento a storie cosmiche come Infinity, Original Sin e Secret Wars.

 

Civil War II #1, copertina di Marko DjurdjevicNon credo che manchino i fuochi d’artificio nel nostro primo numero, ma certo i momenti più interessanti provengono dai dialoghi. La storia è incentrata su questioni di coscienza dei personaggi e, al suo nucleo, è mancante di un vero e proprio cattivo da prendere a cazzotti, ruotando attorno al conflitto ideologico tra gli eroi dell’Universo Marvel.

Come nella prima Civil War, i lettori non potranno fare a meno di scegliere da che parte stare e ci saranno sviluppi nella storia che probabilmente cambieranno le loro convinzioni. La vicenda tocca, per via di metafora, molti temi che ci riguardano tutti nella nostra società globale, e le serie tie-in apriranno un vero e proprio vaso di Pandora di domande che non trovano spazio nella miniserie principale.

La morte di War Machine, un personaggio non centrale dell’Universo Marvel, ma importante e ben noto anche al grande cinema, è stata decisa in modo non semplice. Brian Michael Bendis ci stava mostrando i suoi appunti durante un incontro e aveva bisogno di un evento che alzasse le aspettative della storia. Noi abbiamo iniziato a lavorare alla scena in cui un gruppo di eroi, forti delle proprie convinzioni, si mette all’opera per sventare una delle previsioni di Ulysses. Perché avesse l’effetto che volevamo, qualcuno non doveva tornare dalla missione.

 

Il colonnello James Rupert “Rhodey” Rhodes venne proposto da Bendis e scelto per i suoi rapporti sia con Tony Stark che con Carol Danvers, i due leader delle fazioni in gioco, che avrebbero avuto una reazione emotiva molto forte di fronte alla notizia. Doveva essere un personaggio importante, storico, ben noto, che gettasse un’ombra importante sugli eventi futuri.

 

Lasciate che sia chiaro. Siamo consapevoli di aver ucciso un personaggio afroamericano amatissimo in un’epoca in cui la Marvel è orgogliosa della diversità dei propri eroi e dei propri autori. C’è un piano a lungo termine che coinvolge questo evento e sappiate che la scelta ha un significato molto importante per tutti noi.

 

La discussione si è quindi spostata sulla nuova Marvel NOW!, seconda iniziativa di rilancio delle serie a portare questo nome, dopo quella del 2012.

 

Marvel NOW!Ne abbiamo recuperato il titolo perché pensiamo che sia molto efficace. Inoltre l’occasione di presentarne il logo frammentato, chiaro segnale alla divisione degli eroi dovuta a Civil War II, era ghiottissima. L’evento è chiaramente un’occasione di rimescolamento delle carte, che darà modo a squadre di sciogliersi e amicizie di rompersi, con il risultato di dare nuovi status a eroi vecchi e nuovi, creare nuove alleanze e gruppi. La prima Civil War ebbe enormi ramificazioni nelle vite dei personaggi principali. Lo stesso accadrà questa volta. Ecco perché ci sembrava sensato un rilancio.

Viviamo in un’era in cui il fumetto deve competere con una pletora di altri prodotti di intrattenimento e in cui le pubblicazioni sono moltissime. Ogni singola opportunità di creare entusiasmo nella gente riguardo a quel che stiamo raccontando va sfruttata. Quando hai nuovi autori a portare energie fresche, come Ta-Nehisi Coates e Brian Stelfreeze su Black Panther, o nuove idee narrative che cambiano completamente la prospettiva su un personaggio come quel che accade su Amazing Spider-Man di Dan Slott, stai creando una finestra per nuovi lettori. Quindi abbracciare il modello a stagioni è un modo per coniugare progetti a lungo termine e cambiamento veloce.

Detto questo, continueremo a considerare ogni albo, che sia il numero #1 o il numero #36, come il proseguimento della storia che stiamo raccontando da decadi. Il nostro obiettivo è, in definitiva, quello di creare un’offerta quanto più varia che possa essere soddisfacente per quanti più lettori possibile, con l’effetto di allargare i confini del pubblico dei fumetti. La bandiera di Marvel NOW! non è altro che un nostro modo per avvertire i fan e i venditori che una nuova ondata di novità entusiasmanti si approssima all’orizzonte.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources