Negli Stati Uniti manca poco meno di un mese all’esordio del primo numero di All-Star Batman, nuova serie antologica con protagonista il Cavaliere Oscuro scritta da Scott Snyder, sceneggiatore che ha traghettato il personaggio per tutta l’era de I Nuovi 52. Con l’avvento del rilancio editoriale Rebirth, l’autore ha infatti ceduto i testi di Batman a Tom King per cimentarsi in un nuovo progetto dalla veste apparentemente più autoriale e meno legato alla continuity.

Su All-Star Batman si alterneranno alcuni degli artisti più noti del panorama statunitense, a cominciare da John Romita Jr., al quale faranno seguito, tra gli altri, Jock, Sean Murphy e Declan Shalvey.

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Proprio Snyder e Romita hanno recentemente discusso con Comic Book Resources della loro storia, che vedrà il ritorno di un iconico nemico di Batman da troppo tempo defilato: Due Facce.

 

All-Star Batman #1, copertina di John Romita Jr.Snyder – Per me si tratta di trovare un modo per raccontare delle storie che non abbiamo ancora letto nei settantacinque anni in cui il personaggio è stato in giro e che possano esprimere l’interesse e la passione che io e John abbiamo per lui. Inoltre vogliamo esplorare il suo mondo.

Il primo arco narrativo su Due Facce parla dei nostri tempi e del perché lui sia un cattivo molto più attuale di Joker o l’Enigmista. Questo è il suo momento e ho pensato che il miglior modo per dimostrarlo fosse raccontare una storia che non si svolgesse solo a Gotham, ma che ci portasse anche a esplorare le aree attorno alla città. Quindi il tutto si è trasformato in un road trip mortale. Con All-Star Batman sto scrivendo questo personaggio con una confidenza mai provata prima.

Romita Jr. – Fortunatamente Scott mi ha introdotto a Due Facce davanti a un paio di birre. Non avevo mai considerato troppo il personaggio in passato e ho sempre creduto fosse un cattivo piuttosto sciocco basandomi sulla sua versione cinematografica. Non mi ero mai approcciato a lui nel modo giusto. Scott mi ha dato delle indicazioni sul personaggio anticipandomi che quello che aveva in mente avrebbe cambiato per sempre la mia visione di Due Facce. Mi diceva che potevamo ridefinire il personaggio, avendo la possibilità di cambiarlo un po’. Alla fine, è stato proprio il piglio di Scott sul personaggio ad aver migliorato la mia visione di Due Facce. La dicotomia di questo individuo.

Onestamente, senza il lavoro di Scott, il personaggio avrebbe potuto sembrarmi ancora un po’ sciocco. E non intendo parlare male di chi ha lavorato su Due Facce precedentemente: onestamente non ho letto nessuna storia in cui fosse presente. L’immagine che ho in testa è la versione interpretata da Tommy Lee Jones [in Batman Forever – NdR]. Quella ha rovinato tutto, per me.

All-Star Batman #2, copertina di John Romita Jr.Snyder – John ha ragione. Ci sono state molte storie sciocche su Due Facce e capisco perché all’inizio possa sembrare una scelta discutibile. Ma la nostra versione di Due Facce è davvero dark, come immagino lo sia la versione in continuity del personaggio, con questo occhio spaventoso nella parte danneggiata della sua faccia. Un occhio rosso, pieno di venature e quasi demoniaco che guarda il mondo e dice: “Ho visto il lato mostruoso di tutti voi, quello che non volete ammettere che esista”.

È responsabile di tantissimi crimini a Gotham, ma non è il classico boss di una gang. È più un lupo solitario. Quello che fa è utilizzare tutti i meccanismi di Harvey Dent per controllare il crimine e sfruttare il sistema a suo vantaggio. Vuole far sì che il vostro lato malvagio emerga, vuole che guardiate al lato di voi stessi che non vi piace quando vi guardate allo specchio. Vuole lanciare la moneta interiore che avete tutti. Ama questo aspetto della natura umana: vuole che le persone abbiamo due facce, pensa che sia un’evoluzione.

Stiamo evolvendo in una società di sociopatici in cui il nostro volto pubblico è diverso da quello privato. Molto di tutto ciò ha a che fare con l’attualità: oggi, ci sono moltissime occasioni per avere due facce grazie ai tanti mezzi a disposizione per agire di nascosto o predicare diversamente da come in realtà ci comportiamo. Due Facce è una sorta di signore oscuro dei segreti e delle informazioni: non c’è nulla che sfugga alla vista del suo occhio malvagio. Per me rappresenta come tutti noi vorremmo essere un certo tipo di persona, ma, a porte chiuse, non sempre lo siamo. Sono i nostri demoni personali, a volte si prendono il meglio di noi. Quello che sostanzialmente Due Facce afferma è che tutti noi siamo quel tipo di persona. Siamo tutti Due Facce e non Harvey Dent. E dovremmo celebrare questa verità.

 

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Fonte: CBR