Chi proteggerà il mondo libero dal terrorismo internazionale, ora che lo S.H.I.E.L.D. è in crisi (dopo gli eventi del crossover Standoff) e Civil War II rischia di spazzare via altre certezze? Di chi potranno fidarsi i cittadini americani? Semplice: di un mutante brasiliano e della sua organizzazione spionistica, l’A.I.M. Il destino dei New Avengers guidati da Sunspot è infatti quello di diventare gli U.S.Avengers, un team di Vendicatori che più a stelle e strisce non si può, con tutte le risorse dell’American Intelligence Mechanics a propria disposizione.

Ecco cos’ha da dire lo sceneggiatore, Al Ewing, in proposito:

 

U.S.Avengers #1, copertina di Paco MedinaVolevamo un paio di membri che fossero evidentemente americani nella serie, ed ecco che il personaggio di supporto Toni Ho è diventata Iron Patriot e Hulk Rosso, anche noto come Generale Ross, è stato promosso nelle prime file. E, ovviamente, c’è Danielle Cage [la figlia di Jessica Jones e Luke Cage introdotta in Ultron Forever da Al Ewing e Alan Davis – NdR], Capitan America di un futuro avanti trent’anni che si unirà al gruppo nel primo arco narrativo, all’inseguimento di uno dei suoi nemici.

Gli U.S.Avengers avranno un ufficio a Washington con tutti i crismi e forse, chissà, saranno consiglieri diretti del Presidente. Dipende da chi sarà il comandante in capo delle forze armate. Ma le risorse dell’A.I.M. saranno comunque tenute in grande considerazione. Le basi A.I.M. sono sempre state grandi e vistose e mi aspetto che Roberto tenga conto della tradizione nel progettare il nuovo quartier generale.

A proposito di Sunspot, mutante non statunitense alla guida di un team che fa del patriottismo un tema importante, va detto che è arrivato negli U.S.A. da adolescente e sa bene quali siano i problemi dovuti a un’identità di minoranza, ma ha anche visto il lato migliore degli Stati Uniti ed è assolutamente innamorato del proprio Paese di adozione.

 

Al Ewing stesso è autore britannico e sostiene di avere l’occasione, con U.S.Avengers, di mettere alla prova la propria consapevolezza dei valori americani.

 

Sono molto interessato all’America, a capire meglio le ragioni per cui mi piaccia il vostro Paese e ami i suoi abitanti. Non credo che il patriottismo debba essere un valore accettato senza critiche e preso per buono senza pensare. Nel Regno Unito abbiamo visto ultimamente dove questo conduca e a quali orribili risultati.

Sono molto preoccupato per il mio paese. Ma la capacità che avete negli Stati Uniti di amare il luogo in cui vivete, sia che vi siate nati o che l’abbiate scelto, sia che vi rimaniate o ve ne allontaniate, è importante. La gente spesso lo usa come un’arma, ma è anche un vero e proprio motore che produce cambiamenti positivi nella comunità.

 

Ewing ha parlato delle possibili difficoltà per Da Costa nel farsi ascoltare da un veterano come Hulk Rosso, abituato a dare ordini e a prenderne da gente come Capitan America, non da giovanotti di molti anni più giovani di lui. Inoltre, lo sceneggiatore ha promesso di dare una propria versione di Squirrel Girl leggermente diversa da come appare nella sua divertentissima serie.

 

Il primo nemico degli U.S.Avengers arriverà dal futuro e sarà il Teschio Dorato, avversario appunto del Cap della sua epoca, che cercherà di assicurare un futuro di malvagità agli Stati Uniti. Inoltre, non escludo la possibilità che la vecchia A.I.M. cerchi di tornare in superficie. Non si trasforma un’organizzazione di scienziati assassini in una forza del bene senza spaccare un paio di teste e chissà che qualche vecchio nemico non riemerga per vendicarsi dell’affronto.

 

U.S.Avengers debutterà il prossimo autunno, quando verrà inaugurato il rilancio Marvel NOW! La serie di Al Ewing e Paco Medina (autore dei character design sottostanti) è la seconda a essere stata annunciata dopo Mosaic.

 

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Fonte: Washington Post