Continua a far parlare di sé l’etichetta Young Animal, affidata da DC Comics alle cure dello sceneggiatore Gerard Way – cantante dei My Chemical Romance e sceneggiatore di Umbrella Academy – che scriverà a quattro mani la serie Cave Carson Has a Cybernetic Eye assieme a Jon Rivera.

I due hanno parlato di questa impresa creativa in tandem sulle pagine di Comicbook.com.

 

Cave Carson Has A Cybernetic Eye, teaserRivera – Dal punto di vista fumettistico, questa è la nostra prima esperienza di collaborazione, ma in passato abbiamo già scritto assieme. Siamo amici da una vita e per circa dieci anni abbiamo lavorato a stretto contatto. C’è molta intesa fra noi e credo che si tratti anche di una sfida reciproca in cui facciamo a gara a proporci a vicenda nuove idee, cercando l’onda da cavalcare.

Way – Il processo creativo è proprio quello, lavoriamo in modo poco sistematico. Come due amici che passano il tempo assieme.

Rivera – Per quanto riguarda Cave Carson in particolare, di solito discutiamo della storia, poi la analizziamo e ci facciamo un’idea di come organizzare il singolo numero, prima di scrivere una prima bozza. Gerard fa una revisione e poi tocca a me. Da qui, continuiamo a rimbalzarcelo tra noi. Per fortuna, essendo amici e colleghi da tanto, c’è fiducia reciproca. Se Gerard cambia una cosa mia, va benissimo.

 

L’entusiasmo di Rivera per questa storia è stato immediato, non appena ha ricevuto la proposta di lavorarci da parte di Way, che ha quindi parlato della genesi dell’etichetta Young Animal:

 

Way – Da subito l’idea è stata quella di concentrarci su personaggi di proprietà DC, ed è originariamente di Dan DiDio. Sono stato io a proporre di distinguerci da Vertigo, che tendenzialmente si occupa di fumetto creator-owned, per definirci meglio.

Tuttavia, la volontà è quella di produrre qualcosa di nuovo in termini di stile e narrazione. Anche il personaggio di Mother Panic, però, che abbiamo creato io e Tommy Lee Edwards, non è di nostra proprietà. Young Animal non è patria di fumetto indipendente in quel senso.

 

In termini di ispirazione per le storie, i due ripetono, come già detto spesso in passato, di aver riletto un sacco di materiale di altri tempi, quello che considerano più sperimentale e interessante per prendere spunto e dar vita a qualcosa di nuovo.

 

Rivera – Nel caso di Cave Carson, devo dire che abbiamo preso spunto soprattutto per quanto riguarda la definizione delle relazioni tra i personaggi. Molte di esse sono prese sostanzialmente di peso da esempi trovati nelle nostre letture. Quella con Johnny, che è un po’ il secondo in comando della sua squadra, è ad esempio tratta dalle storie originali. Non potevamo fare di meglio.

Way – Il fatto è che la nostra missione è profondamente filosofica, sorretta dalla volontà di infondere nuova vita all’interno di questo materiale narrativo che amiamo! Vogliamo contribuire a cambiare il mondo del fumetto, non reagire a un cambiamento in atto.

Rivera – Per qualche anno ho abbandonato il fumetto, quindi una delle domande che mi sono fatto sin dall’inizio era quale tipo di storia convincerebbe uno come me a tornare a leggerli. Ogni fumetto della nostra collana, credo, ha le potenzialità per farlo.

Con Cave Carson vogliamo riportare qualcosa di profondo all’interno del genere avventuroso che da tanto tempo è un po’ fuori moda nella narrativa in generale. Un tempo c’erano un sacco di film d’avventura, mentre oggi sono rarissimi. Dare nuova linfa a qualcosa del genere è il nostro desiderio.

Inoltre, è importante ricordare ai lettori che i fumetti non sono un genere narrativo, ma una forma d’espressione, come il cinema o la musica. Ci sono fumetti davvero per tutti i gusti, là fuori, non solo storie in cui dei personaggi si prendono a cazzotti.

 

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Fonte: Comicbook.com