La serie di Batman targata Rebirth e scritta da Tom King è entrata nel vivo con la partenza del secondo arco narrativo intitolato I Am Suicide, nel quale l’Uomo Pipistrello forma la sua personalissima Suicide Squad per dare la caccia allo Psico-Pirata, fuggito a Santa Prisca, il regno di Bane. Lo sceneggiatore ha parlato di tutto ciò con il portale Io9, partendo dalla storyline iniziale che ha introdotto i personaggi di Gotham e Gotham Girl:

 

Il povero Gotham è nato solo per morire poco dopo: questa era l’idea di base dietro al mio primo arco narrativo, così da introdurre un altro personaggio solo apparentemente secondario, Gotham Girl. I lettori avrebbero così pensato di assistere alla storia di Gotham, ma in realtà è la storia di Gotham Girl e della sua reazione.

L’intera motivazione che guida la prima trilogia, I am Gotham, I am Suicide e I am Bane, ruota attorno a Batman che inizia a provare della speranza nei confronti di questi nuovi supereroi. Ha tutto inizio in Batman #1, quando il protagonista pensa di essere prossimo alla morte: in quel momento si pone una domanda, e Gotham Girl è la risposta.

La speranza sembra poi crollare quando Gotham muore. Ciò che rimane è proprio questa ragazza, e Batman è ora ossessionato dall’idea di dover salvare almeno lei. L’unico modo per farlo è acciuffare lo Psico-Pirata, che è sotto il controllo di Bane.

 

Una della caratteristiche del Batman di King è quella di avere per protagonisti alcuni personaggi di secondo o persino terzo piano, rivisitati in chiave moderna, come, ad esempio, Kite Man o Captain Stingaree:

 

Sono un grande fan di Batman e mi piace guardare a tutti questi personaggi. C’è così tanto da raccontare di loro, questa è la cosa più bella di Batman. Inizialmente, i suoi cattivi possono apparire persino sciocchi, ma con uno sguardo più attento si può notare quanto siano in realtà folli, tristi e spaventosi.

Captain Stingaree è un perfetto esempio, in questo senso: è uno sciocco individuo che si veste da pirata, ma lo fa perché vede in Batman il suo fratello gemello, motivo per il quale è intenzionato a uccidere tutti i gemelli della città. Folle e spaventoso.

 

Infine, King ha parlato di come reagirà il protagonista all’apparente morte di Tim Drake narrata sulle pagine di Detective Comics, concentrandosi poi sui misteri dietro al coinvolgimento di Watchmen presentati in DC Universe: Rebirth #1:

 

Non voglio scrivere di un Bruce che fissa il muro in preda alla tristezza. Per due motivi: il primo, è che non riuscirei a scrivere qualcosa di buono, il secondo è che Pete Tomasi lo ha già fatto, molto bene, nel suo Batman and Robin. Di certo la pressione psicologica del perdere qualcuno ci sarà: il mio intero arco narrativo, i prossimi cinque anni parleranno della mortalità del personaggio.

Si tratta di una nuova continuity, quindi molte cose che accadranno a Batman avranno conseguenze sull’intero universo narrativo. Per esempio, è stato da poco annunciata la miniserie Justice League vs. Suicide Squad: questa storia parte da ciò che Amanda Waller ha fatto in Batman. Si tratta di un piano a lungo termine, e su Batman #9 vedrete i primi indizi della storyline di Watchmen, che giocherà un ruolo fondamentale in tutto l’Universo DC.

 

 

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Fonte: Io9