Forse usare la dicitura “Rocket Reborn” è eccessivo, ma di certo si tratta di un ritorno alle origini e alle atmosfere scatenate più tipiche del combattivo membro dei Guardiani della Galassia quello che vedremo in Rocket, la nuova serie Marvel dedicata a Rocket Raccoon al debutto a maggio, realizzata dal team creativo formato da Al Ewing e Adam Gorham.

Un ritorno ad avventure scatenate, “colpi grossi” e atmosfere spaziali estreme, nonché un’esplorazione del passato di Rocket non troppo dissimile da quella che sta vivendo la sua collega Gamora nella serie a lei dedicata. Ewing e Gorham presentano così la nuova testata sul sito ufficiale della Casa delle Idee:

 

Rocket #1, copertina di Mike MayhewAdam Gorham Dopo avere letto le sceneggiature di Al, mi è apparso evidente che avremmo visto un lato più vulnerabile di Rocket rispetto a quelli che conosciamo, quindi ho ritenuto fosse importante che il personaggio potesse esprimersi a livello emozionale, in modo visivamente incisivo, al pari del suo classico sorriso da smargiasso. È stato molto divertente sperimentare in tal senso, e ora più lo disegno, più scopro chi è Rocket per me, personalmente.

Al Ewing – La storia di Rocket è lunga e variegata. È stato una specie di sceriffo, un avvocato/custode che gestiva un sanatori assieme a un gruppo di altri animali umanoidi e col passare del tempo è diventato anche un fuorilegge. Abbiamo arricchito la sua storia passata esplorando alcuni “anni selvaggi” dopo Halfworld e spiegheremo tutto nel numero #1.

È stato molto interessante mostrare fugacemente dei momenti di quel passato misterioso di cui lui non ama parlare. E vedremo sicuramente molti casi in cui il suo grande cuore, quello che cerca di tenere nascosto, avrà il sopravvento.

Gorham Ho imparato che per disegnare Rocket devi abbracciare la natura da cartone animato di un animale antropomorfo. Quando ho cercato di trasmettere le sue emozioni e il suo linguaggio corporeo in modo più umano o “reale”, ne è uscito un Rocket riservato e rigido. I lettori hanno imparato a conoscere Rocket come personaggio esuberante ed eccessivo, forse anche leggermente fuori controllo. Quindi cerco di non sfuggire a questa sua natura, ma di farlo agire in modo divertente.

Ewing – In Rocket, il nostro protagonista torna in scena per ragioni eroiche (le migliori, in verità): aiutare una vecchia conoscenza che è in realtà qualcosa di più. Ma non credo di rovinare la sorpresa a nessuno se dico che la situazione degenera molto rapidamente trascinando Rocket in qualcosa di più grosso.

Una volta fatto ritorno alla sua vecchia vita, Rocket scopre che si trova molto a suo agio in questa, e man mano che la situazione si fa più folle, anche le sue imprese mirabolanti lo diventeranno. E aggiungerò una sola parola: “Technet.” Ci vediamo su Rocket #1!

 

 

Fonte: Marvel