X-Men: Gold, X-Men: Blue, Weapon XTutti i protagonisti di ResurrXion, il rilancio primaverile delle testate mutanti, sono già sotto i riflettori e pronti a esibirsi. Tutti tutti? In verità mancano all’appello ancora i giovanissimi mutanti di Generation X, la nuova serie regolare dedicata agli “apprendisti eroi” di Christina Strain e Amilcar Pinna, di cui il grande pubblico, abbacinato dalle nuove gesta di Cable, Jean Grey, Vecchio Logan e compagni tendono a dimenticarsi.

Paradossalmente, all’autrice della serie va benissimo così: la Strain ha abbracciato fino in fondo la natura di reietti dei suoi personaggi fino a farne un punto di vanto. Ed è così che presenta i suoi allievi dalle pagine di Xavier Files.

 

Generation X #1, copertina di Terry DodsonUna delle cose che ho notato nei fumetti più recenti è che sono diventati qualcosa di molto mainstream. Abbiamo tutti questi X-Men spettacolari e fighissimi. Quando ero più giovane, una delle cose più belle dei fumetti era che soltanto i nerd li leggevano. Nessuno sapeva chi fosse Iron Man, o tanto meno Tony Stark. Ora praticamente tutti sanno dirti chi è. Quello che volevo fare era tornare alle radici di ciò che amavo degli X-Men in generale e lavorare con dei personaggi semisconosciuti, che non fossero acclamati come eroi, per ricatturare le emozioni che mi avevano affascinato nelle storie di allora.

Certo, abbiamo nel cast figure come Quentin Quire e Jubilee, ma anche nel loro caso stiamo parlando di reietti. Tutti gli altri personaggi della squadra si trovano nella stessa situazione. Sono stati creati prima del mio arrivo, ma non sono personaggi particolarmente noti o usati troppo spesso. Volevo offrire loro un momento di gloria e sottolineare che pur essendo diversi, sono speciali esattamente quanto ogni altro personaggio degli X-Men.

Può sembrare buffo, ma ogni volta che vedo qualcuno che reagisce negativamente a Gen X ed esclama “Chi diavolo sono questi personaggi?” la mia risposta è: “È proprio questo il punto!” Sono entusiasta del fatto di poter usare personaggi che tutti avevano dimenticato e che non ci si aspetta di ritrovare.

Generation X #1, variant cover di RahzzahTra i membri del gruppo, mi piace molto lavorare su Quentin. So che è un personaggio che suscita reazioni estreme. La mia versione preferita di Quentin è quella che non riesce ad ammettere cosa vuole in realtà e si comporta in modo distaccato e sarcastico. Ma sotto sotto è come il Grinch, c’è un angolino rosa da qualche parte dentro di lui. Scrivere la sua parte è molto divertente, perché fare il buono gli viene veramente male.

Mi sono anche divertita a lavorare su Nathaniel, che è un nuovo personaggio. È stato in parte ispirato da un mio amico a cui voglio molto bene, in pratica ho voluto scrivere una lettera d’amore a un mio amico che inizia con: “Ehi, bello, indovina un po’? Sei in un fumetto!”

Mi piace molto anche Benjamin Deeds. È un personaggio strano, un tenerone, ma allo stesso tempo è l’elemento unificante della squadra, una cosa che non mi aspettavo. Si è rivelato un personaggio molto empatico, un ruolo che inizialmente pensavo di assegnare a Trevor, Eye-Boy, che invece si è rivelato più maldestro di quanto mi aspettassi. Grazie alle sue capacità, Eye-Boy dovrebbe essere il personaggio con maggior empatia, quello che è in grado di capire tutti, ma la mia versione di Trevor si concentra più su altri aspetti. Per esempio, tende a capire facilmente le motivazioni alla base delle azioni di un personaggio, ma spesso finisce per dire a voce alta quali sono. È un personaggio che “vede tutto”, ma capisce molto poco, e il risultato è molto divertente.

Infine, naturalmente, abbiamo Nature Girl. Le ho dato un’impronta inedita di cui non voglio parlare. E poi abbiamo Bling! Adoro Roxy, ma non posso dire cosa ho in serbo per lei. Niente spoiler!

 

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Fonte: Xavier Files