Batman #21, copertina di Jason FabokDopo averne analizzato i temi e gli elementi narrativi cardine, torniamo a parlare di Batman #21, albo uscito pochi giorni fa negli Stati Uniti che ha presentato il primo capitolo del crossover The Button. Questa saga promette di far luce su uno dei più grandi misteri dell’era Rinascita, quello legato al ritrovamento della spilla del Comico di Watchmen nella Batcaverna, avvenuto nello speciale Universo DC: Rinascita.

La storia si addentra fin dal suo incipit nella grande mitologia delle leggendaria opera firmata da Alan Moore e Dave Gibbons, citandola in svariati modi e avendo come co-protagonisti alcuni dei suoi personaggi.

Una necessaria premessa: grazie al ritorno dell’originale Wally West, nel prologo di Rinascita avevamo scoperto che un’entità potentissima si è eretta a demiurgo di questa realtà subito dopo gli eventi di Flashpoint, riplasmandone la struttura e sottraendo dieci anni dalla linea temporale; tutto lascia intendere che si tratti del Dottor Manhattan di Watchmen, con l’addizionale presenza di un machiavellico personaggio che si è attribuito il nome di Mister Oz – un possibile rimando a Ozymandias – il quale sta apparendo qua e là nelle varie serie targate Rinascita e che ha un misterioso piano in mente. Ad oggi, però, non c’é alcuna certezza che il “colpevole” sia effettivamente il Dottor Manhattan, e non escludiamo dei futuri colpi di scena al riguardo.

Con Batman e Flash finalmente impegnati a investigare sulla spilla del Comico, vediamo ora quali sono le citazioni di Watchmen presenti nel primo capitolo di The Button.

Uno degli elementi tecnici più rilevanti di Watchmen è la suddivisione della pagina in una griglia composta da nove vignette di egual dimensione, presente in moltissime sequenze dell’opera. Memore di questo particolare, lo sceneggiatore Tom King – che già aveva utilizzato questa struttura narrativa nella miniserie Omega Men – riporta in scena questa struttura sulle pagine di Batman #21, nelle quali il Cavaliere Oscuro – ritratto da Jason Fabok – è impegnato a resistere all’assalto dell’Anti-Flash.

Nelle pagine iniziali della storia, inoltre, vediamo Saturn Girl della Legione dei Super-Eroi imprigionata presso il Manicomio Arkham; qui va in scena una sibillina citazione della prima sequenza di Watchmen quando uno schermo televisivo – che sta trasmettendo una partita di hockey – ci mostra la parte centrale del campo, richiamando la forma della spilla.

Batman #21, anteprima 01Così come nell’opera di Moore e Gibbons, il primo oggetto a essere inquadrato – in primissimo piano – è la spilla del Comico, così avviene in Batman #21 con il centrocampo della pista dove si gioca il match.

Subito dopo ci allontaniamo progressivamente dal soggetto – proprio come in Watchmen accadeva con lo smiley – e nella seconda vignetta vediamo una mazza da hockey impugnata da un giocatore: un elemento che potrebbe richiamare sia la celeberrima goccia di sangue sulla spilla che la famosa lancetta dell'”orologio della mezzanotte”, data la non casuale angolazione.

Molto più immediato è un altro riferimento all’opera di Moore e Gibbons, che va in scena quando Batman, inquadrato di spalle, è intento a osservare contemporaneamente molti monitor della Batcaverna: un rimando a una celebre scena di Watchmen con Ozymandias intento a controllare i controllori.

Sugli schermi vengono mostrati alcuni notiziari e vari dettagli della spilla, sulla quale il Crociato Incappucciato sta indagando quasi in maniera ossessiva: grazie a uno dei terminali notiamo una duplice elica di DNA, chiaro indizio del fatto che il Cavaliere Oscuro sia impegnato a fare dei test specifici sul sangue presente sull’oggetto.

Batman/WatchmenL’era Rinascita continua dunque a basare i propri misteri su Watchmen, non solo introducendone i personaggi nella continuity di Terra Prime, ma anche citando e omaggiando i suoi elementi narrativi. A questo punto, siamo molto curiosi di scoprire quali altre sorprese ci riserverà questa storia nei suoi tre capitoli restanti, a partire da Flash #21.

L’uscita di Batman #21, la cui copertina mostra contemporaneamente il Cavaliere Oscuro e il Velocista Scarlatto impugnare la spilla del Comico, ha inoltre riportato in auge una particolare questione esistente da quando Watchmen giunse per la prima volta in Europa. Lo smiley non ha mai potuto apparire sulla copertina dell’opera pubblicata nel “vecchio continente”, in quanto marchio registrato.

Tutto risale agli anni Settanta, quando il francese Franklin Loufrani depositò l’atto di registrazione di questo simbolo, che già circolava da diverso tempo negli Stati Uniti, utilizzandolo come logo del giornale da lui posseduto.

Batman #21, variant cover di Mikel JaninPiù tardi Loufrani diede vita all’azienda Smiley Company, che detiene tuttora i diritti per qualsiasi uso commerciale venga fatto della faccina sorridente in Europa, attività portata avanti con ancora più successo dal figlio, che ha ereditato la compagnia nel 1996.

La Smiley Company ha in seguito provato ad appropriarsi dei diritti del marchio anche negli Stati Uniti – dove è largamente utilizzato, per esempio dalla catena Wal-Mart – ma nel 2008 la United States Patents and Trademark Court ha stabilito che è un simbolo troppo generico e di pubblico dominio per poter essere registrato.

Così non è in Europa, e dunque tutti gli albi e i volumi che proporranno le storie del crossover The Button in ogni Paese del nostro continente non potranno sfoggiare le copertine in cui appare lo smiley, dovendo ripiegare su altre soluzioni, come ad esempio la variant cover di Mikel Janin che trovate qua a fianco.

 

 

Fonti: CBR | CBR