Al Ewing torna a parlare di Rocket, la nuova serie dedicata a uno dei più temibili guerrieri spaziali della Marvel, dei più abili strateghi del cosmo, dei più arditi piloti delle stelle che, incidentalmente, ha le sembianze di un procione.

 

La versione cinematografica del personaggio è chiaramente presente alla mia mente, mentre scrivo. L’idea è che tanto tempo fa abbia avuto una vita di cui ora non parla mai, molto diversa da quella dell’avventuriero pesantemente armato. Il Rocket Raccoon di Mantlo e Mignola, che lessi tramite una ristampa nella mia infanzia britannica, è ancora caro alla mia memoria. Era un personaggio completamente diverso all’epoca, molto meno problematico, da quel che ricordo.

Ogni tanto, frammenti di quella vita torneranno in superficie, grazie a persone che incontrerà e che abbatteranno i muri dei ricordi, oppure a qualche oggetto dell’equipaggiamento del Ranger Rocket che non ha buttato. Ma ricordare è doloroso. Un classico del genere noir, quello dei bei giorni andati che l’eroe ha perduto e che non torneranno mai.

 

Come già sappiamo, vedremo un Rocket impegnato, con dei soci poco raccomandabili, in imprese non proprio legali, colpi e truffe ardite. Ispirazione per questo genere di storia, a metà tra noir divertito e fantascienza, i romanzi di Parker, scritti da Richard Stark.

Il primo arco narrativo avviene a Digriz, un pianeta di un quadrante malfamato della galassia, in una metropoli decisamente cosmopolita. Dopodiché ci attendono ogni tipo di ambiente spaziale, dalle foreste intricate agli spazioporti più affollati.

 

Rocket #1, copertina di Mike MayhewGroot non è presente nella storia, almeno nel prossimo futuro. Oggi come oggi è piccolo e tenero, il che lo rende poco utile durante un colpo, anche se posso immaginare almeno cinque situazioni in cui sarebbe prezioso. Ma volevamo che questo fosse un fumetto con un protagonista solo e lasciare Rocket brillare autonomamente.

Probabilmente verrà il momento di tornare a riunirli, ma credo che meritino il loro spazio separati, per ora. E poi, sono sempre insieme sulla serie dei Guardiani della Galassia.

La presenza di Technet come soci di Rocket è un’idea dell’editor Jordan D. White, il suo primo suggerimento. Sono un grande fan dei personaggi bizzarri e divertenti e Technet è un gruppo di gente sia incredibilmente buffa che incredibilmente strana.

Ho cercato di mantenerli fedeli alla versione originale, quindi, al loro esordio, li vediamo litigare pesantemente per questioni di soldi e riguardo le possibilità effettive di Gatecrasher di pagarli. Una sorta di divorzio di gruppo dal capo. Ed ecco Rocket all’orizzonte.

 

Altri personaggi di supporto sono la femme fatale Otta Spice, la borsa di gas senziente Gasbag, una specie di Kingpin spaziale creato su richiesta del disegnatore Adam Gorham, il più grande avvocato della galassia Murd Blurdock e la Beavertron Corporation. In un episodio apparirà anche un signore di nome Deadpool.

 

Il primissimo obiettivo delle gesta del gruppo sono i diritti di un particolare appezzamento di terra, i cui contratti sono attualmente celati in una camera blindata supersicura. Niente serrature né chiavi, ma una specie di buttafuori digitale, con un database che profila ogni essere senziente sul pianeta. Chi non corrisponde al profilo, non ha ragione di entrare nella camera e le cose non si metteranno bene per lui. E, varcata la soglia, una stanza piena di assassini professionisti e una porta interna assolutamente impermeabile.

Il tono della storia sarà piuttosto divertente e cercheremo di sperimentare in maniera interessante con il format delle storie. Credo sia un’inedito, a parte un mio numero su Mighty Avengers di qualche tempo fa. Ci sarà un po’ di noir, un po’ di assurdità e un po’ di hard-boiled. Ci saranno momenti seri e taglienti, dal punto di vista emotivo, ma percorsi da un senso di ridicolo costante.

Lasciatemi dire che non è stato assolutamente semplice prendere in mano il personaggio dopo la run di Matt Rosenberg, Jorge Coelho e tutto il team creativo che ci ha preceduti. Faremo del nostro meglio e, che vi sia piaciuto quel che hanno fatto loro e vogliate continuare a seguirci, sia che saltiate a bordo solo ora, siete i benvenuti.

 

 

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Fonte: Comic Book Resources