Sappiamo tutti che Alan Moore, uno dei più influenti autori di fumetti di tutti i tempi, il genio anglosassone che ci ha regalato alcuni dei massimi capolavori degli anni Ottanta e Novanta, è un mago. Un mago delle linee narrative convergenti, un mago dell’introspezione dei personaggi, un mago dell’architettura del racconto, della fabula e dell’intreccio. E poi è anche un mago mago. Sostiene da anni, non sappiamo se con divertita giocosità, follia personale controllata o studiata promozione di un’immagine misteriosa, di essere un esperto praticante di discipline occulte ed esoteriche.

Ha scritto saggi, articoli, libri che parlano dell’argomento. Nel dicembre del 2009, in particolare, ha dato vita a Dodgem Logic, rivista underground che ha fatto da contenitore per molti dei contributi relativi all’argomento. Ci sono anche scritti sull’anarchismo, tema molto caro all’autore di V for Vendetta, sulle teorie riguardanti la vita su altri pianeti, sull’editoria indipendente in giro per il mondo e molte altre cose interessanti, irriverenti, inaspettate. Nel puro stile Alan Moore.

Scritti che suonano più o meno così:

L’idea che esistiamo a cavallo di due mondi, uno materiale e l’altro immateriale, richiede un esame, anche se va detto che questo esame non potrà essere di natura scientifica, perché, come spiegato in precedenza, la coscienza e la scienza stanno bene insieme come il latte e l’uranio. Ci sono quindi delle prove che dimostrino che questi due piani, di cui stiamo parlando, esistono?”

Scritti che, solo per come suonano alla lettura e per il nome dell’autore di molti di essi, rendono onore a 001 Edizioni, che prossimamente porterà nelle nostre librerie il volume The best of Dodgem Logic. Selezione di contenuti dalla stravagante rivista di uno stravagante, geniale autore a cui tutti noi vogliamo bene. Del resto, magia o meno, Alan Moore è certamente un mago.

 

Fonte: blog di Smoky Man