Come hai cominciato a collaborare con Lupo Alberto? Cosa ricordi del periodo in cui muovevi i primi passi con il personaggio?

Ho iniziato andando a bottega da Silver, di cui avevo carpito il telefono di casa grazie a un’amica. Ricordo la gentilezza e disponibilità di Silver, si fidò praticamente subito di me (ero un ragazzo di 20 anni ) e mi affidò al volo delle tavole da sgommare, retinare, ecc.
Così iniziai un apprendistato di circa 6 mesi durante il quale, mentre aiutavo Silver a completare le sue tavole, gli sottoponevo costantemente le mie prove di Lupo Alberto e Cattivik. Piano piano la mia mano migliorò e iniziai anche a disegnare qualche casetta, qualche sfondo, fino a fare qualche personaggio secondario. E poi a settembre/ottobre 1988 Silver fondò la ACME con Francesco Coniglio e dopo avermi commissionato una storiellina da 4 tavole di Cattivik, rocambolescamente mi affidò la mia prima di Lupo Alberto. Me lo ricordo ancora come se fosse oggi: ero in taxi assieme a Silver e Coniglio, Francesco era appena arrivato da Roma portando quella che doveva essere la prima storia del Lupo Alberto versione ACME, ma a Silver non piaque perchè era stata affidata a un fumettista (non so chi fosse) con un tratto molto disneyano, insomma non in stile con il Lupo. Mi ricordo che i due discutevano perché mancava una settimana all’andare in stampa. In conclusione, Francesco Coniglio cercava di mettere alle strette Silver, dicendogli “devi pubblicare questa, abbiamo prenotato la tipografia tra una settimana, non possiamo saltare… oppure la vuoi ridisegnare tu?” e Silver: “No, non io, lui!” e mi dette in mano la sceneggiatura. Come andò a finire? Ecological Warrior usci regolarmente sul n°43 del gennaio 1989 con i miei disegni. Fu la prima di un’infinita serie di nottate dedicate alle chiusure dei lupi!

Rispetto ad altri personaggi con cui hai lavorato, cosa contraddistingue il cast che popola la fattoria McKenzie? Quali sono le caratteristiche che lo differenziano dagli altri fumetti?

È un fumetto umoristico dedicato ad un pubblico “grande”, dagli adolescenti in su. Parla di tutto: dalla politica, alle guerre, al terrorismo, non c’è argomento che non si possa affrontare. Ma soprattutto Alberto e Marta si amano e, anche se ovviamente non è mai esplicito, fanno sesso, come tutti i ragazzi e come tutti i ragazzi vengono contrastati dal potere costituito (Mosè).
Tutti i personaggi hanno le loro sfumature, il loro lato buono e quello cattivo, è un fantastico specchio della realtà, un cast perfetto con un grandissimo jolly: Enrico La talpa!

Quali sono le storie di Lupo Alberto che preferisci?

Ho risposto recentissimamente nella Top 11 dello Spazio Bianco, non ho ancora cambiato idea :-)

Da anni la visibilità della testata è in calo, con sempre meno storie inedite e una produzione che purtroppo non è paragonabile agli anni d’oro del personaggio… Pensi che il personaggio abbia ancora qualcosa da dire? Cosa credi potrebbe farlo tornare alla ribalta?

Un personaggio e un cast come quelli di Lupo Alberto sono stati scritti e costruiti per durare anche oltre il loro autore. Penso che quello di questi ultimi anni sia solo un brutto giro d’aria, che ha toccato un po’ tutti i settori, non solo il fumetto. Passerà e noi saremo ancora qua.
La qualità delle storie di Lupo Alberto è veramente elevata, quindi alla lunga sarà proprio la bontà del prodotto a farlo tornare alla ribalta, magari servirà una riorganizzazione, i tempi cambiano e fare tutto da soli, praticamente nel tinello di casa, non è più possibile.
Ne riparliamo tra 10 anni, per il 50° anniversario.