Al fianco di Charles Soule su Uncanny Inhumans ci sarà nientemeno che Steve McNiven, uno dei più spettacolari e potenti disegnatori contemporanei. Siete felici di averlo a disposizione sulla serie che proseguirà nel processo di reinvenzione e rammodernamento di uno dei gruppi di supereroi più classici e kirbyani della Marvel? Allora vorrete certamente sapere cos’ha detto, intervistato da Marvel.com, sui suoi disegni per questa serie.

 

Uncanny Inhumans #1, copertina di Steve McNivenVolevo proprio avere Freccia Nera sotto mano e tentare qualcosa di nuovo con lui. Ho avuto l’occasione di visitare il set di Captain America: Civil War e sono rimasto colpito dal livello di dettaglio e di funzionalità raggiunto da chi ha progettato i costumi. Pazzesco. Quindi ho cercato di andare in quella direzione reinterpretando Freccia Nera.

Mi piaceva moltissimo il lavoro di Ryan Stegman sul costume del Lettore, forse il mio personaggio preferito da un sacco di tempo, quindi non l’ho toccato. Nick Lowe mi ha dato gentilmente una mano con la divisa di Iso e di Grid, entrambe progettate dal talentuosissimo David Marquez.

Anche ripensare Johnny Storm è stata una sfida, nel tentativo di abbandonare il blu dei Fantastici Quattro. La speranza è che vi piaccia, anche se tornare a disegnarlo è stata comunque una gioia. Lui e gli FQ sono stati i primi su cui ho lavorato qui alla Marvel [su Marvel Knights 4 – NdR] e Charles Soule lo sta scrivendo al meglio della sua forma, quindi è una grande occasione.

Non credo invece di aver mai disegnato prima Bestia, se non in qualche cameo, quindi mi sto divertendo molto. L’unico problema è che il suo pelo stimola il mio senso del dettaglio all’inverosimile e mi trovo a disegnarlo per giorni e giorni. Ma, ripeto, grandissimo personaggio.

Sarei orgoglioso di essere l’autore del redesign del costume di Kang, ma funziona benissimo così com’è. Ho sempre amato lo stile di Jim Cheung e siamo amici da un sacco di tempo. La sua versione del Conquistatore è una delle mie preferite, quindi ho cercato di restare fedele a quella, con qualche riferimento al Carlos Pacheco di Vendicatori Per Sempre.

Su questa serie, in generale, ho voluto rimanere il più possibile vicino alle versioni originali degli Inumani. Alcuni dei più peculiari, come Triton, sono efficacissimi nel rendere la natura aliena e distante di questi personaggi. Ma ognuno ha un aspetto molto personale, legato alla sua identità e al suo ruolo e non a un’estetica di gruppo come invece succedeva per Fantastici Quattro e, a volte, gli X-Men.

Altra splendida occasione è stata creare insieme a Charles degli Inumani del tutto inediti. Un lavoraccio, ma fortunatamente io e lui siamo riusciti a vederci di persona e a lavorare assieme in molte occasioni, scoprendo che ragioniamo più o meno in modo simile, il che ha velocizzato molto il processo.

 

 

Fonte: Marvel.com