I lettori un po’ più anziani delle avventure dell’allora Uomo Ragno si ricordano con grandissimo affetto le Untold Tales of Spider-Man, scritte da un Kurt Busiek al massimo della forma e disegnate da Pat Olliffe, artista perfetto per le atmosfere da viaggio nella memoria. Si raccontavano, infatti, le avventure di un giovanissimo Peter Parker, ancora sostanzialmente agli esordi.

Le ansie dovute alla salute di zia May, le sfortune di un adolescente impacciato e dalle abilità sociali molto ridotte, la scuola da saltare, il senso di responsabilità e quello di colpa. Busiek e Olliffe furono in grado, in quel periodo, di far assaggiare ai lettori il sapore delle storie di Spider-Man di Stan Lee e Steve Ditko, di tornare alla fonte primigenia perché tutti noi potessimo abbeverarcene.

Ecco perché siamo così felici di sapere che Amazing Spider-Man #49, l’albo numero #850 se esistesse ancora la numerazione originale (che sarà riportata in copertina per l’occasione), accoglierà una nuova Untold Tale, scritta da Kurt Busiek e disegnata da Chris Bachalo e Tim Townsend. In quest’avventura vedremo il nostro eroe impegnato con i corsi di preparazione al college e in uno scontro con il Rajah Rosso. Lo sceneggiatore ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni che vi proponiamo qui di seguito.

 

Amazing Spider-Man #850, copertina di Ryan Ottley

Busiek – Il Peter Parker di oggi sarà anche un po’ più vecchio di quello che scrivevo su Untold Tales, ma nel mio cuore è rimasto quello di sempre. Fa il meglio che può, errori cui poi cerca di rimediare, dà valore alla vita e al benessere degli altri più che a se stesso… si trova certamente in situazioni diverse, non va più al liceo, ma è ancora guidato dal proprio credo: da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

Questa è una delle ragioni per cui lo amo tanto. Sarà anche un genio della scienza, ma è un tizio alla mano. Non è un grande esperto nell’affrontare il mondo, nel tenere in equilibrio le responsabilità, nel gestire la pressione. E questo ci permette di riconoscerci in lui. Quando lessi la prima run di Lee e Ditko, molto prima di diventare uno scrittore, vidi tutto questo in Peter Parker e sono molto felice di ritrovarcelo oggi, in qualunque circostanza si trovi.

La mia storia per l’albo sarà molto d’azione e ci mostrerà Peter alle prese con le primissime esperienze al college, con il lavoro per Jonah Jameson tra una lezione e l’altra e uno scontro con un vecchio avversario dei Difensori: il Rajah Rosso. C’entreranno anche i Beatles, ma lascerò alla lettura il compito di svelarvi in che senso. E, cavoli, quante fragole! Un sacco di fragole pericolosissime.

 

Una storia che non tocca i temi della continuity, attualmente gestita da Nick Spencer, quindi. Il numero #850 vedrà il grande ritorno di Norman Osborn nei panni di Goblin, che Busiek annovera, prevedibilmente, tra i suoi nemici preferiti di Spider-Man.

 

Amazing Spider-Man #850, anteprima 01

Busiek – A volte le storie di Peter sono criticate per il fatto che pare che ogni persona che incontra sia un super eroe o un super criminale, o qualcuno correlato con essi. Ma la ragione per cui si ritorna spesso a quella dinamica è che funziona, rende tutto più immediato e personale. Non importa che si Flash che diventa Venom, Doc Ock che si innamora di May, Liz Allan tormentata dal fatto che suo fratello sia Molten. E tutto ha avuto origine con Goblin.

Norman Osborn era un avversario perfetto per Spider-Man anche senza questa componente, essendo un uomo d’affari con un’impero industriale alle spalle e un vasto arsenale di armi supertecnologiche. Era un capo, aveva un mano il potere del mondo reale, era più grande e possente di Peter, più sicuro di sé. Peter era un ragazzino che cercava di entrare nel mondo dei grandi. Ma aggiungete a questo il fatto che l’adulto è anche il padre del miglior amico del ragazzino, che conosce il suo segreto ed ecco che il conflitto tra i due sale di livello. Sarà meraviglioso assistere al prossimo round.

Credo che sia bello celebrare i numeri pieni di una serie, quando c’è qualcosa da celebrare Io sono un tizio all’antica, sotto molti aspetti, e ho iniziato la mia carriera quando le testate non venivano rinumerate e rilanciate tanto spesso. Accadeva, però, e spesso i numeri storici non avevano molto a che fare con i motivi di festeggiamento. Captain America #200 era il duecentesimo numero di una serie che aveva debuttato come Tales of Suspence, anni prima di avere Cap come protagonista. Ma, ehi, è il numero #200, facciamo festa.

Al contrario, anche se Hulk era iniziata come una serie di breve durata e dedicata a un personaggio singolo, poi rivitalizzata su Tales to Astonish, che col tempo divenne a sua volta una serie in solitaria di Hulk, rilanciata e rinumerata un gran numero di volte, se si arrivasse all’albo #1000 dedicato al personaggio, qualunque numero ci sia in copertina varrebbe la pena di celebrarlo. Giusto?

 

Dopo aver proposto a Busiek di realizzare una storia breve per l’occasione dell’ottocentocinquantesimo albo, l’editor Nick Lowe ha proposto personalmente il disegnatore di questa nuova Untold Tale e lo sceneggiatore non poteva esserne più felice, dato che non aveva mai avuto occasione di lavorare con Chris Bachalo, a dir poco uno degli artisti che hanno posto le basi dell’epoca contemporanea dello stile comics.

 

Amazing Spider-Man #850, anteprima 02

Busiek – Ho scritto un soggetto che si svolgesse per lo più dentro Central Park, per farlo divertire con la vegetazione invece che limitarlo ai disegni di palazzi e grattacieli. E diamine se ci ha dato dentro. Chris ha utilizzato un paio di piccoli dettagli della storia per costruirci sopra delle cose che, alla fine, mi hanno portato a trasformare la trama. Gli ho consegnato lo scheletro di un’avventura d’azione e lui l’ha arricchita di carisma e umorismo, di sagacia e terrificanti fragole, rendendo tutto più ricco e divertente.

Questa è una delle cose che amo del lavorare sui soggetti. Scrivere sceneggiature complete è spesso importante, per certi tipi di trama, ma dare all’artista solo un soggetto e lasciare che rimaneggi il passo narrativo, gli aspetti visivi, e faccia propria la storia può dare vita a cose che non ti saresti mai aspettato e che non sarebbero mai accadute altrimenti. In questo caso è successo. Scrivere i dialoghi per adattarmi a ciò che Chris aveva disegnato è stata una sfida e un regalo. Ha reso la storia molto migliore. Ed io me la faccio addosso dal ridere ogni volta che leggo l’ultima battuta di Spider-Man. Spero anche i lettori.

Credo che quel che ci lasciano le avventure dei super eroi vada sempre molto oltre i super poteri. All’epoca di Amazing Fantasy #15, Peter avrebbe potuto far inciampare il ladro anche senza averli e tutto sarebbe andato per il meglio. A parte che, senza poteri non si sarebbe nemmeno trovato in quella situazione, ma lasciamo perdere. Il punto è che tutto no abbiamo del potere. Grande, piccolo, non importa. Ognuno di noi fa delle scelte nella propria vita che influenzano quella degli altri. Dobbiamo usare questo potere e quindi siamo investiti da una responsabilità: quella di usarlo bene.

Ed è questa l’idea al cuore di Spider-Man, credo, nonché un’altra ragione per cui è così facile immedesimarsi con lui. Essenzialmente, porta un messaggio di buona cittadinanza. Siamo tutti assieme, in comunità, e facciamo tutti delle scelte che hanno effetto sul prossimo, quindi pensiamoci e cerchiamo di fare il meglio che possiamo, di non essere egoisti, di non ferire gli altri. Anche se non abbiamo alcuna intenzione di danneggiare qualcuno, come Peter non l’aveva di danneggiare zio Ben, avremo comunque un effetto su chi ci sta attorno. Non potremo aderire ai muri e volteggiare per la città, ma dobbiamo impegnarci a migliorare la vita di tutti, nel nostro vicinato, nella nostra città, nel nostro Paese e nel mondo. Ne abbiamo il potere e la responsabilità.

 

Amazing Spider-Man #850, variant cover di Chris Bachalo

 

 

Fonte: Games Radar