Apre oggi a Bologna Andrea Pazienza – Fino all’estremo, la mostra dedicata a uno degli artisti più importanti del fumetto italiano. L’esposizione potrà essere visitata fino al prossimo 26 settembre tra le sale di Palazzo Albergati, dove sono state raccolte più di 100 opere provenienti dagli archivi di amici e familiari di Pazienza, tra dipinti e tavole originali delle sue storie a fumetti.

 

 

L’ultima mostra su Andrea Pazienza risale a 20 anni fa; la nuova esposizione sarà aperta tutti i giorni, con l’obbligo di acquistare in anticipare i biglietti online per visitarla nei week-end, così da rispettare la capienza massima delle sale e le misure di sicurezza anti-Covid da rispettare.

Pazienza, nato il 23 maggio 1956 a San Benedetto del Tronto, è cresciuto in Puglia per trasferirsi poi a Bologna per iscriversi al DAMS. Qui vive gli anni più intensi della contestazione giovanile e delle proteste studentesche, il cui spirito riesce a catturare nelle sue storie meglio di chiunque altro. Il suo esordio avviene con Le straordinarie avventure di Pentothal, che lo porta a collaborare con riviste come Alter Alter, Il Male, Frigidaire, Corto Maltese e Comic Art.

Questa la descrizione ufficiale della mostra:

 

Andrea PazienzaPartendo dalla sua produzione artistica che poggia sui tre pilastri Pentothal, Zanardi e Pompeo, la mostra è un viaggio nella vita dell’artista e tra le vie di una Bologna resa calda dai movimenti studenteschi del ’77. Un racconto di rivolte, amori, guerre politiche e turbamenti vissuti da una generazione di meravigliosi sognatori che hanno inciso sulla loro pelle una via crucis di libertà e rivoluzione.

A raccontarci tutto questo sono la forza, la potenza e l’urlo espressivo coi quali Andrea Pazienza, nel giro di un solo decennio (muore infatti prematuramente a soli 32 nella sua casa di Montepulciano il 16 giugno 1988), lascia la sua firma indelebile nella narrativa illustrata non solo coi bianchi e neri dell’epopea di Fiabeschi, ma anche coi colori del Giallo Matematico e delle Notti di Carnevale di Zanna, Colas e Petrilli, i pennarelli sui fogli a quadretti coi quali Pompeo correva incontro al suo destino, ma anche tutte quelle meravigliose illustrazioni che – da Betta sullo squalo al Corteo di Bologna – hanno fatto di Andrea Pazienza uno dei più grandi maestri del colore di tutti i tempi.

 

 

Fonte: Palazzo Albergati