Arriverà in Italia a settembre Oceano nero, la nuova avventura di Corto Maltese scritta da Martin Quenehen (Jours tranquilles d’un prof de banlieu) e disegnata da Bastien Vivès (Una sorella). Non sarà un fumetto appartenente al filone di storie realizzate dalla coppia spagnola Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero, ma un prequel indipendente.

 

 

Il volume non sarà pubblicato da Rizzoli Lizard ma da Cong; la direttrice di questa realtà editoriale ha dichiarato:

 

Con questa nuova interpretazione di Corto Maltese, Cong diventerà anche editore per l’Italia con titoli saltuari e a complemento dei libri che continueranno ad essere editati da Rizzoli Lizard che gestisce il catalogo completo di Hugo Pratt. Oceano nero si distacca completamente dalla serie di Canales e Pellejero che integra e continua le avventure di Corto Maltese e il cui quarto titolo è previsto per la primavera prossima. In Oceano nero Corto esce dalla biografia tracciata da Pratt. Un secondo titolo è già in lavorazione ci sarà quindi un’altra sorpresa in uscita prima di Natale

 

La trama non è ancora stata svelata ma è stato anticipato che un sexy Corto Maltese avrà a che fare con personaggi femminili di spicco e con un arrembaggio in mezzo al mare. Gli autori hanno dichiarato:

 

Bastien Vivès – Nei primi disegni che ho realizzato, Corto aveva un aspetto piuttosto moderno: senza berretto, senza panciotto, aveva solo una semplice maglietta da marinaio e non aveva nessuno dei suoi caratteristici accessori, poi tutto è rimasto in sospeso fino a quando ne ho discusso con Martin, quasi due anni dopo. Eh, sì perché bisogna sapere che da quando ci conosciamo, Martin non ha smesso mai di parlarmi di Pratt. Mi assillava sempre con la sua opera! Pratt di qua, Pratt di là … e a un certo punto gli ho detto “Dai forza, allora scrivi una sceneggiatura”.

Oceano neroMartin Quenehen – Ho sempre detto a Bastien che per me, lui era il nuovo Pratt, quindi quando mi ha parlato di questo progetto, sono letteralmente impazzito! Perché per me, se esiste un fumetto che conta davvero molto, quello è proprio Corto Maltese… Quand’ero un ragazzino, mi proiettavo totalmente nel personaggio: Corto, era il personaggio che avrei voluto essere, con il suo portamento, il magnetismo… Insomma, mi sono venute in mente tante cose quando ho iniziato a riflettere su una storia, ma ho voluto evitare di mettermi a rileggere compulsivamente tutte le sue avventure. Sapevo che bisognava immedesimarsi in lui per poterlo rivisitare meglio.

Corto è un uomo libero, è immerso nel turbine delle guerre ma pensa a modo suo e non impone nessun punto di vista al mondo. Anche se passa tanto tempo con tanti figli di puttana – e Rasputin è uno fra i tanti – non li giudica mai

Corto è anche un personaggio estremamente lucido, in fondo sa che quello che cerca non serve a molto, quindi, parte alla caccia di un tesoro pur essendo cosciente che non lo troverà, ma non è che gli interessi poi molto, alla fine avrà comunque viaggiato, fatto incontri incredibili, conosciuto e socializzato con culture diverse e affascinanti. Corto è un uomo di sentimenti ma anche, in un certo modo, una specie di rônin: un samurai senza maestro né castello, senza cause da difendere, eppure continua ad andare avanti. E anche se vive in un mondo che non esiste più, in mezzo a un’umanità impazzita, sregolata, prosegue sulla sua strada senza amarezza, senza cinismo. Corto non rinuncia mai ed è una cosa che trovo meravigliosa in lui.

Sia io che Bastien, abbiamo necessariamente una visione dell’immagine diversa da quella di Hugo Pratt e degli autori della sua generazione. E anche se il fumetto e il cinema sono mezzi con le loro proprie caratteristiche, esiste una grande permeabilità tra le due forme di espressione. Pratt era l’erede della tradizione western, nonché dei film noir degli anni ‘40. Noi siamo figli del cinema d’azione degli anni ‘80-‘90. Del resto, credo lo si senta nelle nostre scene d’azione a proposito delle quali si è molto discusso tra di noi perché erano importantissime nel nostro schema. Un buon film d’avventura implica necessariamente scene d’azione spettacolari. In un buon fumetto succede esattamente la stessa cosa: bisognava trovare grandi momenti d’azione e con Bastien ci siamo impegnati a proporle ai lettori di “Oceano nero”.

 

 

Fonte: Corto Maltese