Dall’uscita nel 1986 di Batman: il ritorno del Cavaliere Oscuro, molti artisti hanno omaggiato e citato le iconiche copertine realizzate da Frank Miller. Negli ultimi mesi però diversi disegnatori hanno cominciato a pubblicare sui loro social le loro versioni di alcune tavole interne del fumetto; questo ha attirato l’attenzione dei due collezionisti Cristian Casares e Felix Lu, che hanno deciso di commissionare ad alcuni fumettisti contemporanei un rifacimento dell’intero primo numero della miniserie. Si tratta di un’operazione simile ad altre che abbiamo visto negli ultimi anni, con rifacimenti di opere di culto come Giant Size X-Men e il film animato Akira.

 

 

Tra i disegnatori che partecipano al progetto, ancora in corso d’opera, ci sono Michael Allred, Jock, Cliff Chiang, Ryan Sook, Ryan Ottley, James Harren, Riley Rossmo, Michael Walsh, Andy Belanger, Moritat e Matt Lesniewski. I collezionisti che hanno dato via all’operazione e gli artisti coinvolti hanno dichiarato:

 

Dark Knight Returns di James Warren

Felix Lu – Tutto è iniziato con due delle mie tavole preferite del fumetto che nel 2015 avevo fatto rifare a Daniel Warren Johnson e James Harren. Non avevo minimamente pensato al progetto di Cristian, lui ha decido di portare all’estremo la mia idea facendo realizzare l’intero primo numero.

A Cristian piacciono un sacco di disegnatori ed è stato fortunato, perché molti di loro solitamente non realizzano commissioni di grande formato, ma hanno detto che per Il ritorno del Cavaliere Oscuro avrebbero fatto un’eccezione. Anche chi non era disponibile ha fatto in modo di trovare tempo. Cristian ha deciso quali pagine assegnare a quali disegnatore e penso che abbia fatto un ottimo lavoro; l’ho aiutato con qualche scelta, ma ci aveva ragionato senza lasciare nulla al caso.

Quando è uscito era qualcosa di speciale. Leggevo fumetti da 46 anni. Il 1986 è stato un anno importante, non solo per Il ritorno del Cavaliere Oscuro, ma anche per Watchmen. È un’opera importante che si è consolidata nel tempo. Ci sono un sacco di pretendenti a quella corona.

Cristian Casares – L’idea si è sviluppata proprio da ciò che Felix aveva iniziato. Senza di lui non penso che avrei mai pensato di realizzare qualcosa di simile. Il primo disegno che ho tenuto in mano è stata la tavola di Matt Lesniewki. Seguo il suo lavoro, è un disegnatore unico e dovevo portarlo a bordo. Abbiamo artisti che sono cresciuti leggendo questo fumetto e hanno sviluppato il loro stile ispirandosi a Frank Miller e Klaus Janson, questo ha giocato un ruolo nello spingermi a ricreare questo fantastico primo numero.

Il ritorno del Cavaliere Oscuro non è solo un’altra avventura di Batman. È la storia che ha cambiato tutto, è il motivo per cui oggi abbiamo quel Batman. Prima che Miller decidesse di scrivere Il ritorno del Cavaliere Oscuro, Batman era completamente diverso. Quando è arrivato Miller è diventato più oscuro, rimanendo così fino ad oggi. Senza Il ritorno del Cavaliere Oscuro non ci sarebbero stati Killing Joke, o il film di Batman dell’89 o la trilogia di Nolan.

Dark Knight Returns di Andy Belanger

Andy Belanger – È buffo perché li ho recuperati quando avevo quasi 30 anni, mi ero perso tutte le storie di Batman realizzate da Miller, sono dovuto andare a cercarle. Mi ha sbalordito per quanto mi ricordasse il primo film di Robocop. Quando penso a Il ritorno del Cavaliere Oscuro, spesso penso al regista Paul Verhoeven e mi chiedo chi abbia ispirato chi. Mi piace la storia di un vecchio Batman decaduto che prova di darci dento con Superman, ma non finisce bene.

È stato interessante ricevere questa tavola perché è quel tipo di pagina che definisci “teste che parlano”. A volte sono molto difficili perché dipende tutto dalla recitazione. Da disegnatore, devi concentrarti su come posizioni i personaggi e come esprimono le emozioni presenti nei dialoghi. Ho cercato il modo di renderlo differente dall’originale ma comunque la stessa cosa.

Non so se io sia stato la prima scelta per una pagina di questo tipo, ma penso che sia stata una sfida e può essere considerata un grande successo. Tutti vogliono l’epica inquadratura di azione, ho apprezzato che mi sia stato affidato qualcosa di più tranquillo.

Dark Knight Returns di Ryan Ottley

Ryan Sook – Avevo 10 o 11 anni quando l’ho scoperto, ricordo che rimasi basito dall’aspetto che poteva avere un fumetto di supereroi. Nei fumetti, come in qualsiasi altra forma di intrattenimento, quando qualcosa funziona lo si spreme a fondo. A volte fino al punto in cui ristagna. È difficile allontanarti da qualcosa che sai funzionare, perché vuoi essere sicuro di produrre materiale di qualità. Perciò quando arriva qualcosa che funziona in un modo originale e inesplicabile, è sconvolgente ed entusiasmante.

Sprigionava un’energia più forte di qualunque fumetto americano dell’epoca, ma a differenza di molti altri pionieri di quegli anni, ha mantenuto per decenni la sua impressionante potenza visiva. È qualcosa di raro. Per questo molti fan di vecchia data e nuovi lettori lo amano.

Avrei potuto soltanto copiare con precisione l’originale, ma ero convinto che per fare un omaggio avrei dovuto inserire una parte del mio stile. Questo è stato davvero divertente. Vedere come io e gli altri disegnatori abbiamo gestito il compito. Alcune cose potevano essere migliorate mentre altre no, perciò è stato un esercizio divertente cercare un equilibrio.

Dark Knight Returns di Matt Lesniewski

Cliff Chiang – L’eredità de Il ritorno del Cavaliere Oscuro è che da esso puoi sempre imparare qualcosa o apprezzare cose nuove. È una pietra miliare, la prima volta in cui un grande pubblico si è confrontato con i supereroi e degli spunti narrativi più complessi. È una lettura stimolante da molti punti di vista, la visione e l’ambizione dei suoi autori lo hanno reso un successo duraturo.

Sono autori esperti, in cima alla propria carriera. Hanno collaborato su qualcosa di davvero speciale ed è affascinante sezionare le tavole per capire come funzionano. Trovo che sia particolarmente vero, ora che sto scrivendo e disegnando il mio prossimo fumetto DC.

Parte del divertimento sta nel vedere i diversi approcci al materiale di partenza. Io l’ho trattato come se fossimo nel 1985 e l’editor Denny O’Neill mi avesse chiesto di ricreare la pagina da una Xerox. Ho molto rispetto e ammirazione per la narrazione di Miller e i disegni di Janson, volevo preservare lo spirito originale e aggiungere un piccolo tocco personale.

Casares – Non ci sono programmi effettivi per queste illustrazioni oltre a restare nella mia collezione per guardarle. Mi piace condividere i disegni originali e vedere quelli degli altri, perciò li caricherò sul mio profilo su ComicArtFans.com, così che tutti possano osservarli, ma non mi sono mai immaginato che potessero avere un simile successo. Leggo persone sui social chiedere quando saranno raccolte in qualche modo e dire che sarebbe bella un’Artist Edition, ma non è una mia decisione. Mi piacerebbe se venisse realizzata? Assolutamente sì!

 

 

 

 

Fonte: Newsarama