A Little Song and Dance spiazza lo spettatore con un incipit a ritmo di musica, come suggerito dal titolo all’episodio; è un momento di leggerezza che sembra voler offrire un po’ di sollievo prima del dramma che condurrà all’imminente finale di stagione di Agent Carter

 

Suvvia Peggy, bianco e nero? non avresti potuto rendere questa esperienza un po’ più vivace?

 

La puntata comincia con una scena onirica abbastanza gratuita, ma decisamente godibile, in cui Peggy Carter incontra il resto del cast in una sequenza musical che vuole rappresentare la situazione all’interno della sua psiche. Oltre ad alcuni ballerini celebri in America per la loro partecipazione a Dancing with the Stars, possiamo ritrovare alcuni personaggi che non vedevamo da tempo, come Angie (qui alla sua unica apparizione nella seconda stagione) e il fratello di Peggy.

L’unico rammarico è l’assenza di Capitan America, che avrebbe potuto ricambiare la presenza di Peggy Carter nella visione di Steve Rogers in Avengers: Age of Ultron. Il fatto che non sia stato inserito potrebbe voler significare che Peggy è riuscita a superare la sua morte ed è andata avanti (oltre al fatto che un cammeo di Chris Evans sarebbe costato troppo).

 

Tutto quello che fai ogni giorno è rispondere a uomini più potenti di te.

 

Nella scena in cui Jack Thompson discute con Vernon Masters nel laboratorio scientifico della SSR, si può vedere una tavola periodica degli elementi completa. Si tratta di un errore anacronistico, visto che alcuni elementi sono stati scoperti solamente nella seconda metà del Novecento e addirittura hanno preso il nome da luoghi o persone che ancora non esistevano nell’anno in cui è ambientato questo episodio.