Sono passati ormai quindici anni dall’esordio di Scott Pilgrim, ma a quanto pare Bryan Lee O’Malley (Seconds, Snotgirl) non sembra intenzionato a uscire dal mercato dei fumetti indipendenti. L’autore sta portando avanti la serie regolare Snotgirl, oltre a essere al lavoro sulla nuova graphic novel Worst World.

Newsarama ha fatto qualche domanda a O’Malley sui suoi lavori in corso di pubblicazione, su possibili adattamenti e progetti futuri:

 

Snotgirl

Ricordo che i miei cugini mi avevano dato un enorme sacco della spazzatura pieno di albi di Archie. Inoltre mio cugino, che era più grande, aveva dei fumetti degli X-Men e di Daredevil che da ragazzino mi entusiasmavano e spaventavano. Mi sono avvicinato ai fumetti dei Transformers, e da quelli sono passati alla roba Marvel. Gli X-Men diventarono la mia serie preferita. Quando andavo alle medie, Jim Lee e Rob Liefeld sono passati alla Image, ho tutti quei primi numeri…

L’idea di non possedere quello che creo è sempre stato un anatema per me. Forse proprio perché sono cresciuto su quegli albi Image e altre opere indipendenti come Bone o i fumetti considerati “più artistici”. Ovviamente mi sono appassionato ai manga, e tutti gli autori giapponesi hanno la proprietà dei loro personaggi. Rumiko Takahashi per un po’ di tempo è stata la donna più ricca di tutto il Giappone. Possedere ciò che crei è la chiave di tutto. In questo momento della mia vita, non ho davvero alcun interesse a lavorare per la Marvel o la DC.

La cosa divertente di Snotgirl è che ogni personaggio vive nella propria bolla, ossessionato dai suoni problemi e con una scarsa capacità di connettersi con gli altri. La maggior parte di loro sono concentrati su loro stessi. L’introduzione di Rosie, la sorella di Lottie, dimostra che la protagonista non è l’unica meravigliosa egomaniaca della famiglia.

Penso che Snotgirl potrebbe avere senso sotto forma di serie televisiva. Cioè, non che avrebbe completamente senso, ma potrebbe funzionare sul piccolo schermo. È un prodotto tentacolare incentrato su un cast di personaggi magnifici, è qualcosa che funziona in TV. Ultimamente, è qualcosa che sta proliferando. Negli ultimi mesi sono iniziati Deadly Class, Umbrella Academy, e ci sono così tante nuove opere e sembra che i fan non ne abbiano mai abbastanza. Per me, il punto di fare un adattamento deve riguardare la collaborazione con persone che ammiro, fondere discipline e media differenti. Non vorrei fare lo showrunner o ruoli simili. Preferisco concentrarmi sui fumetti e lasciare a qualche altro genio di occuparsi dell’adattamento.

Scott Pilgrim

Sto lavorando molto lentamente sulla mia prossima graphic novel, Worst World. Ho fatto l’errore di annunciarlo prematuramente. Prima o poi uscirà. Lo pubblicherà Random House/Ballantine, la casa editrice di Seconds.

Ci sono anche alcune cosette riguardanti Scott Pilgrim che stanno bollendo in pentola, ma non posso dire altro se non che non sarà un nuovo volume realizzato da me. Penso spesso a come potrei affrontare un seguito di Scott Pilgrim, ma al momento non è tra le cose su cui sto lavorando.

Oni Press pubblicherà una nuova edizione del fumetto originale, assieme a un box che abbiamo ideato io e Jason Fischer. Stiamo ultimando gli ultimi dettagli in questo momento, in vista di una pubblicazione estiva. Saranno albi con copertina morbida, che riproporranno l’edizione con i colori di Nathan Fairbairn.

Il 2019 significa che sono passati quindici anni dall’uscita del primo volume, e dieci anni dalle riprese del film. Sono cambiate così tante cose! Ho lavorato su quel fumetto per tutti gli anni Duemila, e altre persone lo hanno letto per tutti gli anni Duemila. Penso sia divertente che molti lettori contemporanei disprezzino così tanto Scott e lo trovino così polarizzante. Ovviamente la crescita personale di Scott è tra gli elementi centrali, ma una serie di 1.200 pagine non può parlare solamente di una cosa o di un personaggio. Lì dentro c’è così tanto materiale da amare o da odiare.

 

 

Fonte: Newsarama