Innanzitutto, il cambiamento di identità coincide con un orizzonte più cosmico per le avventure di Carol, che si dirige verso le stelle e stringe un’alleanza nientemeno che con i Guardiani della Galassia. Dopo aver rinunciato alla propria identità e aver accettato la perdita della memoria pur di salvare i propri alleati, Carol abbandona Vendicatori e pianeta Terra per lo spazio, ambiente naturale per ogni Captain Marvel che si rispetti. Non preoccupatevi, non resterà senza un tetto quando tornerà a casa: in effetti ora abita dentro la Statua della Libertà. Non male come vista sull’Oceano.
Teatro delle sue avventure il cosmo, ma con la prospettiva di tornare a casa. Carol non ha più memoria e quindi nemmeno una vita personale strutturata. Ma DeConnick progetta questa nuova serie e questa nuova identità di Captain Marvel come un viaggio nuovamente alla scoperta di se stessa. Ecco perché il parco dei comprimari che ruotano attorno a Miss Danvers non è destinato a scomparire. La perdita della memoria non dovrà essere solo un escamotage narrativo, ma assumerà un senso nella psicologia e nel percorso del personaggio, pur senza diventare necessariamente un tormentone costante nelle avventure della bionda più esplosiva della Marvel.
In bocca al lupo, Kelly Sue, per questa nuova impresa. Noi non vediamo l’ora di avere tra le mani Captain Marvel #1. Nel frattempo, consoliamoci con la splendida gallery che vedete qui sotto, con le tavole e le copertine del bravissimo David Lopez.
Fonte: Comic Book Resources
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