Adults by SchultzLa prossima settimana aprirà al Charles M. Schulz Museum di Santa Rosa, in California, l’esposizione Adults by Schulz che sarà dedicata ai fumetti realizzati del celebre autore dei Peanuts con personaggi adulti. Si va da Young Pillars, incentrato su un gruppo di adolescenti, a It’s Only a Game che rappresenta diverse discipline sportive; l’opera più interessante sono però le sette strisce di Hagemeyer, qui esposte per la prima volta assieme.

A metà degli anni ’50, Schulz voleva provare a realizzare altri fumetti oltre ai Peanuts, così provò a proporre Hagemeyer al suo editore, il quale però gli rispose di concentrare i suoi sforzi sulle avventure di Charlie Brown e compagni. Il protagonista è il mite impiegato Elmer Hagemeyer che deve sottostare alle urla della sua dispotica dirigente Miss Hamhock.

Quattro strisce erano già state raccolte in diversi libri dedicati all’autore, ma le altre tre strisce perdute sono state ritrovate solamente l’anno scorso e acquistate all’asta dal museo. Osservandole assieme ci si può fare un’idea di come Schulz volesse sviluppare il fumetto, ironizzando sulle politiche di ufficio e su come le dinamiche tra i sessi stessero iniziando a cambiare. La moglie del fumettista ha commentato la scoperta, ritenendo Hagemeyer un enigma, diverso da tutto ciò che aveva fatto il marito e distante dalla sua sensibilità.

 

 

Durante la II Guerra Mondiale, il giovane Schulz aveva conosciuto Elmer Roy Hagemeyer, un caporale di dieci anni più vecchio di lui che si era comportato come un fratello maggiore. Dopo la fine della guerra, l’autore aveva incontrato diverse volte il suo ex-compagno d’arme, una figura senza dubbio importante per lui. Nei Peanuts il suo cognome è stato utilizzato per la maestra di Linus, per un campeggiatore di nome Roy che fa amicizia con Charlie Brown e come soprannome per l’insegnante di musica di Marcie. Ritrovarlo addirittura come titolo di un fumetto è un’evidente ulteriore attestato di stima per questo suo superiore incontrato durante la guerra.

 

 

 

Fonte: The Washington Post