Talia al Ghul, Lois Lane, Question, Freccia Verde, il Direttore Bones, Steve Trevor, King e Manhunter. Sono loro i membri di Checkmate, la squadra di cervelloni investigativi e spionistici impegnata a limitare il potere di Leviathan, organizzazione creata da Brian Michael Bendis per imporre il proprio dominio sul sottobosco delle spie DC Comics.

Lo sceneggiatore ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla serie e noi vi riportiamo le più significative.

 

Bendis – Quando abbiamo pensato a questa storia, puntavamo a un obiettivo preciso che aveva a che fare con un grande piano interno alla DC, di cui la serie era un pezzo importante. Poi ci sono stati un po’ di cambi della guardia e questo ha alterato molto i progetti, ma il punto centrale, la premessa e le ragioni per raccontare Leviathan e Checkmate sono rimase intatte.

E hanno a che fare con il fatto che questo angolo dell’Universo DC era diventato involontariamente caotico. Negli anni sono sorti troppi Cadmus e ARGUS, tutte le organizzazioni erano sostanzialmente indistinguibili, bisognava riorganizzare la situazione, chiarire chi fossero i buoni e chi i cattivi, quel che vogliono e perché.

Quindi il progetto è rimasto lo stesso in questo senso ed è stata un’involontaria benedizione il fatto che ci sia stata una pausa per ricalibrare le cose, perché ci ha consentito di costruire una certa arroganza attorno a Leviathan, che inizialmente era una presenza sorprendente, ma oggi ha letteralmente costruito per sé un intero stato. Allo stato attuale è molto più di quanto ogni organizzazione dell’Universo DC sia mai riuscita a fare.

Questa arroganza ci permette di riportare in scena Checkmate in maniera molto più convinta. Non so come altro dirlo, ma è chiaro che ci sia bisogno del gruppo e c’è bisogno che abbia successo. La Justice League e i Titani non vanno bene. Ci vuole questo specifico gruppo di personaggi, non solo perché sono quelli disposti a sporcarsi le mani, ma perché sono quelli giusti per farlo, consapevoli di dove stia la linea da non superare. Almeno la maggior parte di loro.

 

Interessante che a riportare in scena il gruppo di eroi meno lineare e luminoso della DC sia proprio Bendis, che contemporaneamente scrive le avventure della Justice League, in cui milita anche Freccia Verde. Motivo per cui le scelte di Checkmate inizieranno, prima o poi, a farsi sentire anche nel super gruppo più blasonato. Oltre a definire con forza il personaggio di Oliver Queen.

 

Bendis – Lois Lane è probabilmente la persona più importante del gruppo. Essendo lei una giornalista, vuoi che ti presti orecchio. Hai bisogno di lei in questa situazione. Leviathan ha reso le cose molto personali, uccidendo suo padre. Cosa che la spinge a fare cose che non farebbe con il proprio marito. Lei e Clark hanno un’idea molto precisa di cosa sono la verità e la giustizia e la condividono, ma ora Lois è messa alla prova in modi che le fanno pensare che suo marito non debba per forza partecipare a quel che farà. E invece accadrà ovviamente. E questo ci permetterà di raccontare cosa succeda quando si mette Lois Lane alle strette, cosa che mi entusiasma.

 

Molti misteri sono in arrivo, che riguardano Lois e la famiglia Lane in generale, promette Brian Bendis.

 

Bendis – Quando non hai un senso di conclusione nei confronti del passato, ti domandi cosa questo dica della tua personalità. Ed è proprio quel che sta succedendo a Lois Lane, che in questo momento è circondata dai misteri, da persone che tengono dei segreti, il che è davvero fastidioso. Inoltre, lei sa che non dovrebbe trovarsi nella posizione in cui è, per almeno dieci motivi. O meglio, dovrebbe occuparsi delle indagini di Checkmate, ma da giornalista.

E poi, per me, questa è un’occasione per continuare a scrivere i personaggi di Lois e Clark, perché ho adorato essere lo sceneggiatore di Superman e ho potuto esserlo per un tempo più lungo di quanto sperassi, ma è impossibile smettere di aver voglia di scrivere loro due. Sono il massimo.

 

 

Fonte: ComicBook.com