Batman #41 Interni CapulloUn nuovo volto sotto la maschera, che non è più tale e semmai può essere un elmo ipertecnologico da pipistrello, ma atmosfere narrative classiche. Ecco come Scott Snyder definisce il nuovo Batman. Non basta cambiarne la forma, renderlo molto più mecha, per snaturare la sua identità, a quanto pare. Oppure è lo sceneggiatore che ormai da tempo ha in mano le sorti del Cavaliere Oscuro ad aver trovato la chiave segreta per tenere insieme il vecchio e il nuovo in maniera armoniosa?

Cerchiamo qualche indizio nell’intervista rilasciata dallo stesso Snyder e dal disegnatore Greg Capullo a Newsarama, che vi riassumiamo in questa notizia. Attenzione, perchè gli SPOILER si sprecano.

 

Capullo – Jim Gordon è stata una scelta natuale. Avremmo potutometterci Alfred, è vero, ma forse non ha più l’età, non vi pare? E poi avremmo dovuto eliminare uno dei due guanti dell’armatura e non volevamo sacrificare la simmetria.

Snyder – Il Bruce a cui siamo abituati è finito con Endgame. La città però ha comunque bisogno di Batman e io ho sempre pensato che ci fosse un nutrito gruppo di personaggi che non aspettava altro che un’occasione per diventarlo. In attesa di raccogliere il mantello. Dick, Tim e altri ancora, erano pronti a farsi avanti.

Batman #41 Interni Capullo 2Ma a me interessa molto la città di Gotham, fatta di gente comune come noi, il suo rapporto con il suo eroe. Cosa succederebbe se i cittadini di Gotham venissero da uno di noi, uno come loro, e gli dicessero che lui deve raccogliere il mantello, che lui è la persona giusta, perché amava Batman, lo ha aiutato lungo tutta la sua storia e ora deve raccoglierne l’eredità? Per me, Jim Gordon è sempre stato la lente narrativa attraverso cui i lettori osservavano Gotham, l’uomo comune della storia. Ed è per questo che la scelta è caduta su di lui.

Ha fatto di tutto. Di fatto è già un eroe a difesa della comunità. Crede nel sistema, nella polizia, nell’amministrazione cittadina. L’opportunità di diventare Batman è un’estensione delle sue convinzioni. Da un lato deve farlo, perché nessun altro potrebbe, dall’altro ho voluto che avesse un proposito molto preciso, una missione in particolare. E questa missione è dimostrare che Batman può essere migliore se agisce all’interno dei confini del sistema, se ci sono controlli e limiti a governarlo.

Tra tutte queste novità, a dare un senso di continuità e a rendere familiare la serie ci saranno i comprimari ben noti, che non cambieranno di ruolo. Un cast volutamente classico e riconoscibilissimo che dimostra come questo sia di fatto lo stesso Bat-universo, con lo stesso senso di mistero a cui siamo abituati. La storia inoltre, secondo il racconto di Snyder, è stata sottoposta in forma di script a Brenden Fletcher e Cameron Stewart, gli autori delle più importanti testate satellite di Batman, i quali hanno approvato e apprezzato, trovando spazi e ragioni di integrazioni con le loro serie e con i classici appartenenti alla famiglia allargata dei pipistrelli.

Batman #41 Interni Capullo 3In un commento volante, Snyder ha detto che il nuovo corso del fumetto ha qualcosa, in termini di atmosfera, della serie animata classica di Batman, quella creata da Bruce Timm. Una frase che non poteva scatenare una domanda sulla formulazione grafica del Tecno-Batman e sulle ali che Capullo ha promesso a tutti quanti.

Disegnare il Batman in armatura è stato divertentissimo, l’occasione di ritrarre assieme Batman, Jim Gordon e Iron Man. Scott poi ha creato questi nuovi avversari davvero esaltanti. A tutti piacciono i mostri, quindi è stato davvero una pacchia disegnare questo Batman tecnologico a confronto con minacce deformi e disumane. Davvero una ventata d’aria fresca.

Nessuna parola sulle ali, purtroppo. Interessanti, invece le dichiarazioni di Snyder sul suo atteggiamento nei confonti di quest’arco narrativo.

Be’, per me è come essere in vacanza dal Batman classico. Insomma, tutti quanti sappiamo che prima o poi torneremo a casa, per così dire, quindi bisogna trarre il massimo vantaggio da questo periodo di libertà, esplorare ogni possibile luogo insolito che abbiamo a disposizione. Ci saranno molti colpi di scena repentini, a partire dal secondo numero dell’arco narrativo e diversi nuovi avvversari.

Batman #41 VariantVoglio che ci sia una sensazione di omaggio e di divertimento in questa fase della storia, dopo tutta l’oscurità a cui abbiamo sottoposto i lettori in Endgame e tutta la psicologia malata che il Joker ha esibito. Ma, alla fine dei conti, tutto ciò è anche un cavallo di Troia che in qualche modo nasconde il noir, il giallo e il mistero che certamente non mancheranno nella serie.

Un mistero fortemente legato a Mr. Bloom, avversario numero uno di Jim Gordon nella serie e vero e proprio specchio deformante. Là dove l’ex-commissario cerca di inserire Batman nel sistema, di capire quanto può esssere efficace alle prese con i problemi razziali, sociali, dell’occupazione e in generale con le difficoltà classiche che la comunità si trova ad affrontare, ecco un personaggio che non crede affatto nella legge e nell’ordine, un campione dell’anarchia che non desidera altro che sfruttare le falle del sistema per farlo crollare.

Una dicotomia cosciente nella trama che sarà la molla degli eventi principali e dei colpi di scena più importanti.

 

 

Fonte: Newsarama