Amanda Conner e Jimmy Palmiotti tornano a parlare della loro Harley Quinn and the Birds of Prey, pubblicata da DC Comics sotto l’etichetta Black Label e già un successo di critica negli Stati Uniti. La serie è giunta al suo terzo e penultimo albo il 14 agosto scorso, in piena continuità con lo storico ciclo che i due hanno firmato e concluso nel 2018. Storie adulte e decisamente senza peli sulla lingua che i due fumettisti, coppia anche nella vita, commentano così.

Harley Quinn and the Birds of Prey #2, copertina di Amanda Conner

 

ConnerHarley Quinn and the Birds of Prey riprende la storia da circa sei o otto ore dopo la fine della nostra run originale. Se i lettori vogliono avere un po’ di retroterra narrativo, possono recuperarla. Ma in questa storia facciamo un po’ il quadro della situazione e la troviamo quando ha già conosciuto le Birds of Prey e ha già fatto conoscenza.

Palmiotti – Si tratta di una serie in quattro numeri di Black Label. Storie da trentadue pagine che parlano del ritorno di Harley a Gotham. Ha un problema con una compagnia edilizia che ha bruciato uno degli edifici di cui era proprietaria. Ha un po’ di ansia da separazione, per l’assenza di Poison Ivy. Ha ancora il Joker nel proprio radar, per rompergli il culo.

E mentre è a Gotham, incontra le Birds of Prey e Montoya vuole che lasci la città. Lei non vuol saperne di trovarsi con una vita ancora più incasinata e, ovviamente, succede tutto il contrario di quel che ci si aspetta da lei. Tutto a Gotham diventa folle. Diciamo solo che in questa storia vedremo ogni singolo nemico di Batman. Un discreto macello.

Conner – Non è vero. Non ho alcuna intenzione di disegnare ogni singolo nemico di Batman! Ma avremmo dovuto ingaggiare Sergio Aragones per le nostre scene oniriche. Santo cielo, mi spiace così tanto di non averci pensato prima!

Palmiotti – Sarà dispiaciuto anche Sergio. Ma, insomma… se avete visto il film con Harley Quinn e non avete mai letto le sue storie a fumetti, prendete pure questa serie. Se leggete i fumetti, ma non avete visto il film, dovreste vederlo. Ma noi abbiamo scritto la storia in maniera che sia approcciabile da chiunque. Quindi non c’è molto che dobbiate sapere in anticipo.

Harley Quinn and the Birds of Prey #3, copertina di Amanda Conner

Cerchiamo di mantenere il personaggio di Harley molto terra terra. Abbiamo aggiunto alla storia una sequenza di sogni, perché di solito la sua fase onirica riflette quel che le causa frustrazione, quel che succede nella sua vita. Quando vedrete il sogno sulle pagine, significa che sta succedendo qualcosa nella mente di Harley ed è in quel modo che si manifesta.

C’è qualcosa di molto significativo in ogni sogno che abbiamo mostrato, perché ha un senso specifico nella vicenda. In superficie, credo che i lettori li vedranno e rideranno, perché sono in effetti divertenti. Ma in effetti hanno legami importanti con la trama. Tuttavia, cerchiamo davvero di mantenere Harley coi piedi per terra e la storia molto realistica. Lei si farà del male e succederanno cose pesanti.

Conner – Ci sono degli sporadici momenti in cui Harley Quinn è in effetti la persona più sana del mondo: è in grado di richiamare lucidamente tutta la propria formazione di psicologa e psichiatra, quando ne ha bisogno, e restare in equilibrio. Ma preferisce lasciarsi andare e godersi tutto il divertimento del mondo, facendo quello che vuole e andando dove le pare. Tuttavia, ogni tanto, se davvero è necessario, può dimostrarsi incredibilmente razionale.

Palmiotti – E sa anche dare buoni consigli. Quando vede qualcuno che affronta una difficoltà personale, è in grado di farlo ragionare e di fargli capire che tutto dipende da qualcosa che gli è successo nel passato, a cui sta reagendo in un determinato modo. Torna ad essere la dottoressa. Ma quella stessa dottoressa decide poi di lasciarsi andare. Se vogliamo, possiamo vederla così: decide volontariamente di pensare solo a divertirsi e di non preoccuparsi di nulla. Ma è completamente cosciente della scelta.

Conner – Un po’ come un medico troppo stressato che se ne va al Mardi Gras, ma per cui ogni giorno è come il Mardi Gras.

Palmiotti – Per converso, il Joker è un cattivo che sa come inquadrare perfettamente un trauma e usarlo contro qualcuno. Credo che lo abbia fatto anche con Harley e che, se non fosse per gli amici e la famiglia di lei, non si sarebbe mai ripresa.

 

Nella storia non ci sono nudità, ma diverse immagini provocanti. Conner e Palmiotti ammettono che ci sono un paio di parole che sono state loro proibite, ma i temi e le atmosfere della serie rimangono piuttosto adulte. Inoltre, i due hanno riservato uno speciale complimento al film Birds of Prey.

 

Palmiotti – Lo abbiamo visto e abbiamo pensato che una delle nostre storie avesse preso vita. Harley vuole fortemente essere amata e fare la cosa giusta, per quanto una parte di lei sia autodistruttiva. Power Girl e Ivy vogliono prendersi cura di lei. Joker la vede e pensa di poterne trarre un vantaggio.

 

 

 

Fonte: Games Radar