La risposta è sette. Lo sceneggiatore di Cleveland lo aveva già ufficializzato sulle pagine di Young Justice #1, chiarendo anche il fatto che pure il Gemworld è stato influenzato dai cambiamenti apportati alla continuity. Ma quali sono queste sette crisi? Un appunto di Jimmy Olsen che appare in una vignetta dell’albo elenca tutte le crisi note al giornalista, quindi al cittadino medio dell’Universo DC, tra le quali compaiono alcuni degli eventi fondamentali della DC. Ma ci sono alcuni nomi che ci sorprendono.
L’evento che Olsen chiama “La crisi della Terra Infinita” è chiaramente Crisi sulle Terre Infinite, del 1986, durante la quale Anti-Monitor ha quasi distrutto l’intero Multiverso DC. i pochi mondi sopravvissuti si sarebbero poi fusi tra loro in uno solo. Molti degli eroi più importanti subirono diversi cambiamenti.
Il secondo della lista è “La crisi nel Tempo”, che può solo riferirsi a Ora Zero, dato che Crisi nel Tempo era il sottotitolo dell’evento del 1994. Hal Jordan, nei panni di Parallax cercò di ristrutturare la linea temporale. L’evento terminò con la creazione di un nuovo Big Bang che alterò la continuity di moltissimi personaggi fondamentali, tra cui Batman e la Legione dei Super Eroi.
I due che seguono sono “La crisi infinita”, che chiaramente si riferisce a Crisi Infinita, del 2005, ossia l’attacco di Alexander Luthor Jr. e Superboy Prime alla Terra, con conseguente creazione dal nulla del Multiverso; e “La crisi finale”, ovvero Crisi Finale del 2008, la conquista totale del pianeta da parte di Darkseid. In entrambi i casi le modifiche della continuity furono minime, ma non c’è dubbio che rappresentino due momenti di caos dell’universo.
Dopodiché, iniziano i casi meno scontati. “La crisi Flashpoint” implicherebbe che l’evento Flashpoint del 2011 venga considerato una crisi dell’Universo DC intero. Considerando che fu alterato completamente per poi dar vita a I Nuovi 52, è plausibile.
“La crisi della Convergenza” è chiaramente un riferimento alla miniserie Convergence, che nel 2015 ha cambiato in maniera importante la continuity ponendo gli eroi contro versioni di se stessi. Tuttavia, dopo il termine della serie, i cambiamenti permanenti sono stati ben pochi e di poco conto, se escludiamo il ritorno del Superman post-Crisis.
Infine, la più recente citata dall’appunto di Olsen è “La Crisi del Multiverso Oscuro” che può solo indicare gli eventi mostrati nel 2018 da Dark Nights: Metal. In questa storia, l’Universo DC viene invaso dal deviato Multiverso Oscuro, cosa che ha costretto gli eroi a rompere letteralmente l’universo per salvarlo. Le storie DC ancora subiscono gli influssi di quelle storie, come dimostrano le trame di Justice League, Justice League Dark e Justice League Odyssey.
La cosa interessante per i fan è l’elenco degli eventi e delle storyline escluse da questo novero ristretto e che, per molti anni, sono stati considerati al pari delle varie crisi. Our Worlds at War, La notte più profonda, Forever Evil e le Guerre di Darkseid sono tutte battaglie che hanno messo in pericolo la realtà stessa. La differenza, forse, sta nel fatto che nessuna di esse ha avuto effetti permanenti sulla continuity.
Altra nota di interesse: Crisi d’Identità e l’attualmente in corso Heroes in Crisis non sono citate. Se certamente nessuna delle due è una storyline di prospettiva cosmica, l’utilizzo della parola “crisi” ha fatto pensare a molti che potessero far parte del gruppo. La domanda che rimane in sospeso è: cosa ci aspetta ora? Bendis ha citato le grandi Crisi in due delle serie che scrive. Forse è un indizio della sua volontà di aggiungerne una? Chiaramente lo sceneggiatore sta costruendo un grande evento con Superman come fulcro, Leviathan, ma porterà davvero a trame di ampiezza cosmica? Staremo a vedere…
Fonte: Comic Book Resources
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