Border Town #1, copertina di Ramon Villalobos

Eric Esquivel, sceneggiatore della serie a fumetti Border Town è stato recentemente accusato di molestie sessuali, cosa che ha portato i suoi collaboratori a prendere le distanze abbandonando il titolo e conseguentemente la stessa DC Comics a cancellarlo.

Tutto è iniziato lo scorso 9 dicembre, quando la designer di giocattoli Cynthia Naugle ha raccontato sul suo blog personale la terrificante esperienza vissuta con un suo ex collega, inizialmente identificato come “X”. Nel lungo resoconto, la donna ha ripercorso cronologicamente quanto vissuto, tra continue molestie e tentativi di violenza sessuale, sottolineando come questa fosse attualmente al lavoro su un fumetto dell’etichetta Vertigo.

Non ci è voluto molto tempo perché i conoscenti di Esquivel, consapevoli della sua precedente esperienza lavorativa, unissero i puntini, identificando l’uomo come “X”. Da quel momento, le reazioni non si sono fatte attendere, con il presunto responsabile che inizialmente non ha commentato, rimuovendo il proprio account da Twitter.

La prima a prendere posizione è stata Tamra Bonvillain, colorista di Border Town, che con un tweet ha subito dichiarato la sua intenzione di prendere le distanze da Esquivel:

 

Due giorni fa, sono venuta a conoscenza di quanto condiviso da Cynthia Naugle riguardo della sua esperienza con lo sceneggiatore di Border Town, Eric Esquivel. Il modo in cui lui l’ha trattata è disgustoso e ingiustificabile, e il numero #5 di Border Town sarà per me l’ultimo.

 

Poco dopo è toccato a Ramon Villalobos, disegnatore di Border Town, che sempre via Twitter ha pubblicato un lungo comunicato nel quale ha ammesso di essere a conoscenza di vaghe “voci” sulla condotta di Esquivel con le donne, precisando però che nessuno del team creativo della serie fosse a conoscenza di quanto raccontato dalla Naugle. Ribadendo il suo orgoglio per il lavoro svolto su Border Town e la sua totale solidarietà alla vittima di questa vicenda, Villalobos ha chiarito come la gestione della situazione fosse nelle mani della DC Comics, e come sia ferma intenzione di tutti rendere l’industria del Fumetto americano un luogo il più pulito possibile.

Subito dopo, la casa editrice ha informato i distributori americani e internazionali dell’immediata cancellazione di Border Town con i numeri #5 e #6, precedentemente annunciati e prodotti ma che non verranno mai distribuiti.

Lo scorso 15 dicembre, infine, è giunta una dichiarazione ufficiale di Esquivel attraverso io9:

 

Sono stato recentemente accusato di cattiva condotta da una mia ex . Non si tratta di qualcosa di recente, si è presumibilmente verificato molti anni fa. In segno di rispetto nei suoi confronti suoi e della nostra precedente relazione, non farò pubblicamente alcun nome.

Ci sono voluti diversi giorni perché rispondessi, in quanto non volevo sovrastare nessuno con le mie dichiarazioni. Oggi siamo nel bel mezzo di un momento culturale molto importante, nel quale credo fermamente.

Nella mia vita, non avrei mai pensato di diventare uno degli accusati. Non farò speculazioni sulle motivazioni che l’hanno portata a queste accuse spregiudicate, ma ci tengo ad affermare chiaramente che sono false. Per quanto la nostra relazione non fosse convenzionale, ci siamo sempre trattati l’un l’altra con dignità e rispetto.

Chiedo fermamente che ci siano ulteriori indagini su queste dichiarazioni, alle quali collaborerò pienamente, sicuro di poter dimostrare di essere stato ingiustamente accusato.

Mi è stato comunicato che la DC Vertigo ha cancellato la serie alle quale stavo lavorando. Sono terribilmente dispiaciuto per i lettori e per i miei collaboratori. Loro non meritano di essere condizionati negativamente da questa spiacevole situazione.

 

 

 

 

 

 

Fonte: CBR