Liam Sharp parla del suo prossimo futuro, ovvero uno dei progetti più attesi in assoluto in casa DC Comics. Come molti di voi sapranno, stiamo parlando del rilancio di Lanterna Verde che affronterà assieme a Grant Morrison. Lo sceneggiatore, ha anche divulgato, assieme alla casa editrice, stralci della sua proposta per la serie.

Ecco le dichiarazioni più interessanti che possiamo trarre dall’uno e dall’altro:

 

The Green Lantern #1, anteprima 01

Sharp – Il progetto è frutto di un sacco di circostanze diverse, come se l’universo avesse cospirato per metterci assieme. Ci conosciamo letteralmente da decenni, ma non abbiamo mai lavorato assieme. Non ne abbiamo neanche mai parlato, fino a un paio di anni fa circa, quando sembrava che il caso continuasse a farci incontrare. Ad esempio, alla prima del film Wonder Woman.

Curiosamente, appena prima, avevo partecipato a un podcast a cui erano presenti un paio di grandi fan di Grant. Siamo finiti a parlare di un fumetto che ho scritto, Paradise Rex. E mi dissero che avrei dovuto farlo leggere a Grant, che era una cosa esattamente nel suo stile. Io risposi che era uno degli scrittori che ammiro di più e che mi mette addosso più nervosismo, quando lo incontro. Loro insistevano che avremmo dovuto incontrarci, che avremmo parlato per ore. Circa due settimane dopo, ecco che lo incontro a San Diego e lui mi dà questo gigantesco abbraccio. Era strano. Tipo… ok, le cose si stanno muovendo. E in un attimo stavamo discutendo assieme.

Salta fuori che aveva letto Paradise Rex e che se n’era innamorato, voleva parlarne con me. E così è stato. Sembrava proprio un incontro tra menti affini. E poi, alla prima di Wonder Woman, siamo stati assieme per un’ora e mezza, come vecchi amici. Si parlava di qualcosa da fare assieme, ma non avevamo idea di cosa. Poi, Dan DiDio ha proposto Green Lantern a Grant, che fu sorpreso, perché non aveva intenzione di dedicarsi a qualcosa di mainstream. Ma l’idea gli si infilò dentro come un tarlo e lui non riusciva a smettere di pensarci. Dan mi chiamò e mi disse che non c’era ancora niente di stabilito o certo, ma mi chiese se mi sarebbe interessato lavorare su Lanterna Verde con Grant. E io accettai subito. Doveva accadere, ovviamente. Come dire di no? Era come se fosse scritto nel destino.

The Green Lantern #1, anteprima 02

Le sceneggiature di Grant mi piacciono un sacco e sono divertenti perché lui parte per la tangente, magari, a metà di una descrizione e inizia a parlare di un’altra scena, oppure delle sue influenze, di quel che leggeva da piccolo. Ti dà anche i retroscena. Ovviamente, è innamorato della scrittura e questo dà un fascino palpabile alle sue sceneggiature. Ma, allo stesso tempo, ti getta addosso un sacco di materiale. La descrizione della seconda vignetta di pagina 2 è quasi di quattro pagine. E tu ti chiedi come farai a far stare tutta quella roba in una sola pagina. Ci sono anche riferimenti molto precisi a personaggi di anni e anni fa. Quando ho iniziato a leggere la prima sceneggiatura, ero costantemente su Internet. Alcuni dei riferimenti sono così remoti che devi scavare a fondo, cercare parecchio. Sa un sacco di cose.

Amo il fatto che il suo non sia affatto un reboot, ma un lavoro molto rispettoso di tutto quel che lo ha preceduto. Credo che i fan di vecchia data di Lanterna Verde si divertiranno un sacco con tutte le strizzatine d’occhio che Grant semina ovunque. Citazioni specifiche di scene precise. Ce n’è una che riguarda le origini di Abin Sur, e non è una rinarrazione ma un’eco intenzionale. Allo stesso tempo, Grant vuole che le sue storie vi diano la possibilità di iniziare a leggere la serie solo ora.

Morrison – Nessuno, nel prossimo futuro, potrebbe realizzare un lavoro appassionante e approfondito sulla mitologia di Lanterna Verde come quello che ha fatto Geoff Johns nella sua run. Non ci proveremo neanche. Il piano è creare storie che si leggano diversamente da quelle dell’ultimo decennio pur mantenendo, anzi rafforzando l’aderenza ai concetti di base e onorando la continuity di Lanterna Verde e dell’Universo DC in generale. Per creare una sensazione diversa, vorrei dar vita a storie che appaiano senza tempo e che, spero, possano essere lette da chiunque.

Niente più storie enormi da fine del mondo, che lasciano Oa in rovina e i Corps decimati, con i Guardiani che si rivelano dei manipolatori. Niente Hector Hammond. Niente Zaffiro Stellare. I giorni delle epopee apocalittiche e nichiliste sono finiti. Siamo sopravvissuti alla fine dei tempi. Non ci possiamo più permettere un Armageddon per occupare il tempo con le sue necessità colossali. Qui, Lanterna Verde torna alla quotidianità di proteggere l’universo. Fumetti con i piedi per terra, procedurali, a cui mi approccio un po’ come a una serie TV che come a un blockbuster estivo.

 

Storie della vita di Lanterna giorno per giorno che enfatizzino la funzione del corpo delle Lanterne come forza di polizia, più che un esercito. Inoltre, la voglia di rafforzare la coesione e l’importanza del cosmo DC, mostrandone gli strani mondi, i bizzarri esseri che lo abitano, poco rivisitati sin dai tempi della Silver Age, secondo Morrison.

 

The Green Lantern #1, anteprima 03

Morrison – I titoli degli episodi avranno un sapore un po’ rétro, tra pulp e fantascienza post-moderna. I nuovi lettori dovrebbero poter prendere qualunque numero di Green Lantern e godersi le sue 22 pagine, con abbastanza dettagli che facciano riferimento alla storia generale della stagione in corso e alle sottotrame. Usando la struttura delle serie TV, un approccio di lungo termine che definisca l’universo narrativo, un tempo propria dei comics, la nostra run sarà divisa in stagioni annuali di dodici numeri. Ognuna conterrà una o due avventure procedurali con relative sottotrame che scorreranno organicamente.

I finali di stagione e di metà stagione saranno abbastanza epici da essere paragonati a quelli di un evento, ma integrando le conseguenze e la continuity. A meno che qualcuno non abbia un’idea grandiosa per un crossover. Visivamente, ci sarà molta luce, anche se soprattutto verde. Questo è uno spettacolo di luci, appassionante, colorato e grandioso. Vorrei catturare e sviluppare l’effetto delle graphic novel francesi, come Valerian, Barbarella, Il Quinto Elemento, nonché delle copertine della Golden Age, di Astounding Stories, Analog, Fantasy e Science Fiction.

Luoghi esotici, culture selvagge aliene. Puro pulp con un cuore bizzarro, da Kerouac buddista ed esistenziale. Le storie saranno ad alto ritmo e super compresse. E, come sempre, molto di quel che ho detto potrebbe cambiare durante il lavoro e man mano che prenderò il ritmo.

 

 

 

Fonti: Newsarama | Bleeding Cool | Bleeding Cool