Dark Nights: Metal #2, copertina di Greg Capullo

Quello appena trascorso è stato un weekend rovente per il Fumetto americano, in particolare per la DC Comics. Lo scorso venerdì, infatti, il portale Bleeding Cool – sempre molto attivo sul fronte gossip – riportava che la casa editrice statunitense sarebbe pronta a dare il via a un nuovo megaevento intitolato semplicemente “Crisis“, e che alla sua conclusione ci sarebbe un nuovo reboot, sulla falsariga di quando fatto nel 2011 con la miniserie Flashpoint e la conseguente iniziativa de I Nuovi 52.

Stando a quanto riportato dal sito diretto da Rich Johnston, l’operazione sarebbe già stata innescata dalla conclusione di Dark Nights: Metal, di Scott Snyder e Greg Capullo (e continuerà con la miniserie-evento Justice League: No Justice); alla fine della storia che ha visto gli eroi dell’Universo DC affrontare molteplici versioni alternative e malvagie di Batman, agli ordini del demone Barbatos, vi è stata infatti la rottura del Muro della Fonte, barriera che separa l’attuale realtà da tutte quelle che l’hanno preceduta.

Qualche ora dopo, Bleeding Cool ha rincarato la dose, affermando che il sopracitato reboot, previsto per la fine dell’anno, andrebbe a cancellare alcuni grandi cambiamenti dello status quo degli eroi, come il matrimonio tra Batman e Catwoman – previsto per il prossimo 4 luglio – e quello tra Superman e Lois Lane (già annullato da I Nuovi 52 e poi restaurato); di conseguenza, anche i figli del Cavaliere Oscuro e dell’Uomo d’Acciaio, ossia i nuovi Robin e Superboy, sarebbero a rischio.

Alla base di queste decisioni (tutte la verificare), secondo Johnston, ci sarebbe l’intenzione di rendere più simili le versioni a fumetti e quelle cinematografiche dei super eroi. La prima risposta ufficiale della DC Comics non si è fatta attendere, ed è arrivata “per bocca” di uno dei due Publisher, Jim Lee, che con un tweet ha affermato:

 

Le voci di un reboot sono ridicole. Basta con la disinformazione.

Grazie e buon weekend a tutti!

 

Da notare che Lee ha smentito solo la possibilità del reboot e non quella di vedere una nuova “Crisi”, che effettivamente era già stata ventilata tempo fa con la presentazione del progetto noto come “Sanctuary“, scritto da Tom King. Anche Scott Snyder, architetto dell’Universo DC, ha confermato le parole di Lee, sempre via Twitter.

Justice League #1, copertina di Jim Cheung

In seguito, all’interno di un terzo articolo di Bleeding Cool, sono state diffuse ulteriori informazioni che, in un certo senso, sembrano correggere il tiro: prima di tutto, quello di “Crisis” sarebbe semplicemente un titolo provvisorio, di lavorazione (proprio come, qualche anno fa, il progetto Before Watchmen venne inizialmente denominato come “Panic Room“); in secondo luogo, la definizione di “reboot” (inteso come rilancio che contempla la cancellazione delle storie precedenti) potrebbe essere impropria (anche quello de I Nuovi 52 fu però inizialmente annunciato come un semplice rilancio).

Cosa c’è di vero, dunque? Rinnovando il nostro invito a prendere queste voci cum grano salis, va detto che negli ultimi tempi Bleeding Cool si è rivelato una fonte piuttosto attendibile, specie per le notizie inerenti la DC Comics.

A dirla tutta, immaginare che l’editore di Burbank voglia realmente cambiare qualcosa nella sua continuity risulta strano, specie per quanto riguarda alcuni suoi personaggi più noti: Batman sta vivendo un’epoca di splendido rinnovamento – e di ottime vendite – grazie allo scrittore Tom King; le testate di Superman sono appena state affidate a Brian Michael Bendis, che ha già promesso una run rivoluzionaria; e in generale tutte le testate principali, da Wonder Woman ad Harley Quinn, registrano buone risposte dal mercato.

Perché cambiare, dunque? La risposta, ammesso che esista, è al momento ben custodita ai piani alti della DC Comics, ma non possiamo dimenticare come proprio di recente siano state diffuse – dal solito Johnston – voci sull’arrivo di Grant Morrison sulla testata principale di Lanterna Verde, Brian Azzarello su Suicide Squad e Kelly Sue DeConnick su Aquaman, per quella che sarebbe a tutti gli effetti una risposta al rilancio Marvel innescatosi questo mese negli Stati Uniti.

Vi terremo aggiornati!

 

 

 

 

Fonti: Bleeding Cool | Bleeding CoolBleeding Cool