Continuano, come avevamo preventivato, le rivelazioni di James Tynion IV sui piani originali per le serie dedicate a Batman, in questo caso riguardo il personaggio di Joker, in vista di 5G, l’iniziativa di rilancio e rinnovamento della DC Comics abbandonata all’epoca del licenziamento di Dan DiDio, per anni al comando della divisione editoriale della compagnia.

 

 

Le dichiarazioni dello sceneggiatore si aggiungono a quelle di qualche giorno fa e giungono, nuovamente, dalla sua esclusiva newsletter dedicata ai sostenitori su Substack. Ecco quel che ha rivelato su una sua idea per una storia sul Joker.

 

Tynion – Dopo aver incontrato i grandi capi della DC, dopo l’uscita di Something Is Killing the Children, mi era stato detto che la casa editrice voleva creassi una serie horror per la linea dei super eroi, che conservasse un po’ delle atmosfere dei miei lavori indipendenti. Scrissi un soggetto senza che nessuno me o chiedesse, che pensavo incarnasse il potenziale che avevo intravisto nella linea 5G. Era una storia su un giovane uomo apparentemente ordinario, il più popolare della sua scuola superiore di New York, e di come in realtà fosse un serial killer e un terrorista.

Batman Joker

Chase Kerry è il miglior amico di tutti. Ha un carisma naturale che mette a suo agio chiunque ed è il rappresentante d’istituto della sua scuola privata di New York. Princeton lo ha accettato come studente poche settimane fa e suo padre è il commissario di polizia di New York. Papà scherza con gli amici sul fatto che Chase, prima o poi, diventerà Presidente, ma tutti sanno che parla sul serio. Questa è la vita che desidera per lui ed è per questo che Chase è stato cresciuto sin da piccolo. Tutti già lo considerano il principe della scuola, ma ha un segreto oscuro di cui nessuno sa nulla.

Chase è ossessionato dai criminali delle città più caotiche. Più di chiunque altro, lo affascina il più spaventoso e famoso: il Joker. Ha letto ogni libro su di lui, ha copie delle foto delle scene dei suoi crimini, possiede video delle sedute di psichiatria dell’Arkham Asylum. Più di ogni altra cosa è la sua ideologia a conquistarlo. Il concetto di caos, l’idea che il mondo attorno a noi sia fin troppo corrotto e quindi andrà raso al suolo. Nei suoi momenti più bui, Chase è d’accordo. Una cosa è certa: Joker è entrato nella sua mente.

Due mesi dopo che avevo fatto la proposta, ho realizzato che avrei potuto riadattarne gli elementi in un personaggio che avrei chiamati Punchline. L’idea di una figura che osserva le persone e le trasforma nei criminali che sono destinate a diventare sarebbe entrata nel mix più avanti. Ma prima che accadesse, una bomba sarebbe esplosa nella mia run su Batman ancora in fasce.

Di base, volevo affermare che ciò che rendeva New York diversa da altre città della cosa Est della DC fosse la decisione di mettere in campo una strettissima legge anti-vigilanti negli anni Novanta. Avevo pensato ad alcuni eroi un po’ underground, ben radicati nelle loro comunità, ma la città doveva avere soltanto un eroe legalizzato. Un soldatino idiota delle corporation che proteggeva solo gli interessi di Wall Street, pur essendo cresciuto in una famiglia irlandese di Brooklyn, come la mia. Lo avevo chiamato Protector One. Idea che sarebbe maturata per un anno e avrebbe dato come risultato Pacekeeper-01.

 

 

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Fonte: Bleeding Cool