Dan Didio e Jim Lee, i due uomini al comando del corso attuale della DC Comics, rispondono alle domande di Comic Book Resources sul tema destinato a tenere banco nei prossimi mesi: Rebirth. In due video, che trovate in coda a questo articolo, in lingua originale, i due spiegano come questa nuova iniziativa rimanga sostanzialmente in continuity con il reboot de I Nuovi 52, rivisitando il passato in modo da assicurare ai lettori che nulla è stato dimenticato.

 

All Star BatmanLee – Qualcuno ci ha chiesto se Rebirth sarebbe stato ambizioso come I Nuovi 52. Credo che lo sia anche di più, perché all’epoca era questione di far avanzare i nostri personaggi, evolverli, mentre in questo caso l’intento è restare nell’alveo del nostro reboot recuperando quegli elementi del passato che potremmo aver trascurato, che potreste ritenere gettati via in tutta fretta all’epoca della svolta. Geoff Johns ci ha lavorato per un’eternità assieme ai vari autori delle nostre serie. Per ogni testata ci sono già dai sei mesi a un anno di storie progettate, in modo che la visione che scaturirà da Rebirth sia il più coerente possibile.

DiDio – Dopo la partenza da zero dei Nuovi 52, vogliamo creare un amalgama della freschezza che questo rinnovamento ha portato con la coesione e la sensazione di un universo compatto e coerente che aveva saputo creare la continuity di Crisi sulle Terre Infinite.

Abbiamo dato vita, quasi dal nulla, a un nuovo corso che ha rappresentato una perfetta finestra di entrata per i nuovi lettori, oltre che un’occasione di svecchiare alcuni aspetti dei personaggi. Ora è tempo di mettere assieme tutti gli elementi che hanno meglio funzionato negli anni all’interno delle nostre storie.

 

DiDio si è soffermato sulla soddisfazione per il ritorno alla DC Comics dello scrittore e sceneggiatore di fantascienza, per la letteratura il fumetto e il cinema, Christopher Priest, che sarà impegnato sulla serie Deathstroke. Pare che sia bastato provare a chiamarlo, per coinvolgerlo nell’operazione. Cosa sorprendente per uno degli autori più poliedrici, impegnati ed eclettici del panorama statunitense, sempre preso da progetti disparati. Riguardo agli autori, ecco fare capolino la sostituzione, su Batman, della coppia Snyder/Capullo con Tom King e David Finch.

 

BatmanDiDio – In casi come questo, è importante scegliere dei successori che siano appassionati e abbiano una visione forte quanto quella di chi li ha preceduti. Tom e David non saranno preoccupati del confronto con il ciclo appena concluso, ma solo dei risultati del loro lavoro.

Tom era nervoso, inizialmente, ma ha parlato moltissimo con Scott Snyder, quindi ha una consapevolezza molto precisa di quali fossero i piani per Batman. Era già coinvolto nel sistema solare del Pipistrello tramite Grayson, quindi conosce molto bene il cast della serie. Scott continuerà a collaborare alle storie e credo che questo darà occasione alla testata di crescere ancor più, nel prossimo futuro, anche grazie alla solida esperienza di David Finch.

Lee –  Dal punto di vista dell’atmosfera generale, sarà un Batman molto diverso. I due si sono sinceramente appropriati del personaggio. Il primo numero è pieno di azione mozzafiato e, da lì, prende il via un’esplorazione dell mitologia di Batman che trovo sia intelligentissima.

 

Jim Lee si è quindi soffermato sul cambiamento periodico di disegnatore sulle testate, che passeranno a cadenza quindicinale. Lee assicura che l’operazione è progettata in modo da risultare una risorsa dal punto di vista creativo e che si sono trovate soluzioni in grado di rendere organico questo cambiamento di stile visivo sulle serie. Nel caso di Wonder Woman, ad esempio, si è scelta una struttura basata su vari flashback, i quali saranno intepretati, a turno, da un diverso artista, in modo da segnalare il cambio di tempo della storia con un cambio di stile.

 

Action ComicsDiDio – Al New York Comic Con ci siamo presentati con i nostri migliori creativi all’incontro col pubblico. Al termine, non solo metà della gente aveva abbandonato la sala, ma nessuno faceva domande sulle storie, sulla materia principale del nostro lavoro. Solo su questioni superficiali. Per la prima volta mi sono spaventato e ho avuto la sensazione che ci fossimo disconnessi dal nostro pubblico di base. Se non possiamo tornare a comunicare con queste persone e le lasciamo andare via, allora non ci sarà più nessuno, presto, a comprare i nostri fumetti. In quel momento abbiamo deciso di raddoppiare i nostri sforzi e riprenderci i nostri lettori.

E le iniziative in questione sono davvero impegnative. Non solo stiamo per raddoppiare la nostra offerta di storie riguardo i supereroi, ma la Vertigo vibra di vitalità e tornerà al centro dei nostri piani. Sotto i riflettori ci saranno i prodotti Hanna-Barbera e stiamo per lanciare materiale derivante dagli altri media che ci coinvolgono.

L’Universo DC è solo parte della nostra produzione e continueremo ad andare in cerca di nuovi settori di pubblico. Ma soprattutto vogliamo che lo zoccolo duro torni a farsi trascinare dalle nostre storie, poiché è la parte dei nostri lettori che indirizza l’interesse, che partecipa attivamente alla nostra identità.

 

Lee ha quindi spiegato che il modo migliore per tenere vivo l’interesse su Rebirth dopo un iniziale, fisiologico innalzarsi dell’attenzione, sarà lasciare che ogni serie trovi la propria voce, senza imporre un tono e un’atmosfera al cambiamento in atto, in modo che i personaggi non risultino sostanzialmente intercambiabili, in modo che il pubblico, vecchio e nuovo, possa scegliere e trovare varietà nell’offerta DC Comics.

 

Justice LeagueDiDio – Inoltre, lasciatemi aggiungere una cosa. Nel nostro speciale DC Universe: Rebirth credo che Geoff Johns abbia fatto un lavoro davvero brillante nel trattare così tanti personaggi e dar vita a così tante potenziali storyline che i risultati non si vedranno soltanto nel giro di pochi mesi, ma per almeno un paio di anni. Quando avrete quel fumetto per le mani, vi renderete conto di essere in presenza di qualcosa di totalmente diverso da quel che immaginavate per l’Universo DC, e lo dico nell’accezione migliore possibile.

Dall’altro lato della medaglia, Geoff ha collaborato in maniera strettissima con tutti gli autori che lavorano per noi, in modo da conservare intatto il nucleo di ogni personaggio. L’operazione non è solo un rinnovamento generale delle linee narrative, ma una rivoluzione delle aspettative che i lettori avevano sui personaggi, una maggior comprensione di quale siano le loro identità e di quali storie possano generare. In questo senso, stiamo per dare vita a una coerenza e continuità che vi catturerà ben più a lungo che per il tempo di sei mesi.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources