The Flash #21, copertina di Jason FabokSulle pagine di Flash #21, albo scritto da Joshua Williamson e disegnato da Howard Porter uscito solo pochi giorni fa negli Stati Uniti, è andato in scena il secondo capitolo di The Button, crossover che sta incrociando le trame della testata regolare del Velocista Scarlatto con quelle di Batman, e che vede i due eroi impegnati a indagare sul mistero dietro al ritrovamento della spilla del Comico di Watchmen nella Batcaverna.

Dopo avervi parlato diffusamente del primo capitolo della saga e dei riferimenti all’opera di Alan Moore e Dave Gibbons, oggi analizziamo i tanti rimandi alla grande mitologia dell’Universo DC presenti nella storia di Flash #21, che si apre mostrandoci un personaggio – forse poco familiare ai lettori più giovani – legato alla Justice Society of America. L’anziano che vediamo nelle prime pagine della seconda parte di The Button non è altri che Johnny Thunder, presentato come un novantenne arrabbiato per qualcosa: l’uomo continua a lamentarsi pronunciando la parola “Cei-U”, che inizialmente ci appare priva di significato.

In realtà, “Cei-U” non è il nome di qualcuno o qualcosa, ma una parola magica: Johnny, infatti, è un ex eroe che aveva accesso ai suoi poteri grazie alla presenza di una sorta di genio di nome Yz: non doveva fare altro che evocarlo mediante la suddetta parola magica. Grazie ai doni concessigli da Yz, Johnny, un uomo assolutamente normale, diventava un supereroe, nonché un membro della JSA. Nel presente, però, il genio è sparito, e Johnny sembra darsi la colpa di ciò.

Immancabilmente, la storia di Flash #21 si concentra prevalentemente sui problemi di Bruce Wayne e Barry Allen, con il primo che nel capitolo precedente è stato pestato a sangue dall’Anti-Flash, a sua volta ucciso da un misterioso essere paragonato dal villain a Dio. Chi ha letto Batman #21, inoltre, sa che il Cavaliere Oscuro ha avuto una visione della versione di suo padre di una realtà alternativa, il Thomas Wayne di Flashpoint, vale a dire il Batman di quel mondo distopico.

The Flash #21, variant cover di Howard PorterPer fare luce su questi strani eventi, i due eroi si recano sulla Watchtower della Justice League, il satellite quartier generale del gruppo, nel quale sono custoditi tantissimi oggetti – veri e propri easter eggs – come la navicella di Blue Beetle, l’intelligenza artificiale Skeets che accompagna da sempre Booster Gold, l’uncino di Lobo e il costume originale di Martian Manhunter; ma il più importante di tutti è senza dubbio la Piattaforma Cosmica, apparsa per la prima volta in Flash #125 (1961), che permette al Velocista Scarlatto di incrementare il suo potere e viaggiare nello spazio/tempo grazie alle incredibili proprietà della Forza della Velocità.

L’intento di Batman e Flash è quello di viaggiare per il Multiverso alla ricerca delle risposte tanto agognate. Quasi immediatamente, però, Barry Allen si rende conto che qualcosa non va nella Forza della Velocità: gli appare diversa da come la conosceva. Inoltre, nel corso del viaggio dei due protagonisti, possiamo riconoscere alcuni momenti topici della continuity DC Comics, come alcune sequenze di Crisi sulle Terre Infinite e di The Brave and The Bold #28 (albo in cui apparve per la prima volta la Justice League of America). L’unico problema è che Batman e Flash vedono momenti che dovrebbero appartenere al loro passato, ma che non riescono a riconoscere.

A complicare ulteriormente il tutto c’è il finale della storia, in cui i due eroi perdono il controllo della Piattaforma e si ritrovano inaspettatamente nella Batcaverna di un’altra realtà: quella del mondo di Flashpoint, in cui il padrone di casa è proprio Thomas Wayne. Al momento, dunque, il mistero dietro la spilla del Comico sembra essere l’ultimo dei problemi di Bruce e Barry, e non vediamo l’ora di leggere il prossimo capitolo di The Button per saperne di più…

 

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Fonte: DC Comics