L’uscita di Suicide Squad #22, la scorsa settimana negli Stati Uniti, ha decisamente fatto rumore. Per nulla. Nella storia scritta da Rob Williams, infatti, Amanda Waller metteva la sua squadra sulle tracce di due componenti della Justice League America, vale a dire Batman e Killer Frost. Detta così non sembra niente di insolito, se non fosse che il comandante operativo della Task Force X ha definito entrambi gli obbiettivi dei metaumani.

Se Killer Frost ha ottenuto dei terribili superpoteri a seguito di un incidente – e dunque la definizione è assolutamente calzante – il discorso si fa diverso per Batman: creato oltre settantacinque anni fa da Bob Kane e Bill Finger, l’Uomo Pipistrello è sempre stato definito come un “semplice” essere umano dotato di abilità mentali e fisiche fuori dal comune ottenute grazie ad anni di ossessivo allenamento, oltre a una grande esperienza sul campo. Da sempre il Cavaliere Oscuro è stato in grado di competere con qualsiasi metaumano, persino quelli dotati di enormi poteri come Superman.

Le motivazioni che hanno portato – erroneamente – Batman a essere definito come un metaumano in Suicide Squad #22 sono forse da imputare al fatto che il personaggio, nel corso dell’era de I Nuovi 52, per mano dello scrittore Scott Snyder è morto e risorto grazie a un elemento alieno noto come Dionesio, a seguito degli eventi della saga Gioco Finale. Tutto ciò non ha però alterato la sua natura intrinseca, come lo stesso Snyder ha avuto modo di chiarire via Twitter nelle ultime ore:

 

Non parlo per chi realizza Suicide Squad, ma Batman non è un metaumano. Ha ottenuto dei poteri in alcune storie (come Darkseid War), ma la sua natura non è mai stata quella di un metaumano… Lui è “super” nel suo essere incredibile, ma questo è un discorso a parte.

 

Resta dunque da capire come interpretare l’interpretazione data sulle pagine di Suicide Squad #22. La prima ipotesi è che la Waller creda erroneamente che Batman abbia dei superpoteri. Del resto, il Cavaliere Oscuro ha costruito la sua fama e la sua carriera sull’essere più di un uomo, avvolgendo il suo personaggio con un alone di mistero leggendario, quasi mitologico, per instillare la paura nel cuore dei criminali, la cosiddetta “razza codarda e superstiziosa”.

La seconda è che il comandante della Suicide Squad stia mentendo alla sua squadra, e non sarebbe certo la prima volta. Manipolando la verità in questo modo potrebbe far sì che Deadshot, Harley Quinn e compagnia non prendano troppo sotto gamba il loro avversario; va detto, però, che i due l’hanno già affrontato tantissime volte – recentemente nella miniserie Justice League vs. Suicide Squad – e quindi dovrebbero conoscerlo molto bene.

La terza e ultima ipotesi è che, semplicemente, lo sceneggiatore di Suicide Squad e i suoi editor abbiano preso una cantonata, che ha generato così tanto rumore da essere smentita nel giro di poche ore.

Lo stesso Williams è poi intervenuto sulla questione sempre via Twitter:

 

La gente ha voluto vederci più del dovuto in tutto ciò. L’obiettivo della Waller e del popolo, nella storia in corso di pubblicazione, è mettere in gabbia tutti i superumani, Batman incluso… Che Batman abbia o no dei poteri a loro non importa. Date le sue azioni e ciò che fa con la Justice League, lui è un obiettivo.

 

La sensazione è che lo scrittore abbia voluto mettere una pezza a seguito di una sua svista, e al riguardo si noti come utilizzi il termine “superumano” anziché “metaumano” nel suo tweet, quasi a voler bonariamente “mescolare le carte”.

Di certo, quando si tocca un personaggio chiave della cultura pop, conosciuto e amato da milioni di fan, anche una semplice parola in più può fare la differenza.

Suicide Squad #22, anteprima 01

 

 

 

 

 

Fonte: CBR