Mignola stesso ne ha parlato in una recente intervista, spiegando come mai secondo lui sia il momento perfetto per un documentario di questo genere, che, a quanto pare, dovrebbe essere arricchito e impreziosito da contributi di personaggi del calibro di Neil Gaiman e Doug Jones, l’attore che ha interpretato Abe Sapien nei film di Guillermo Del Toro dedicati a Hellboy.
Mignola – Non sono io il responsabile della scelta dei tempi per lanciare il progetto. Jim Demonakos è venuto da me e mi ha detto che avrebbe voluto fare questa cosa. Mi è sempre piaciuto Jim e gli ho augurato buona fortuna, pensando che una cosa del genere non avrebbe mai visto la luce. Ma sono convinto che il tempismo sia giusto, perché ad oggi mi considero un autore quasi in pensione. Non davvero in pensione, ma sulla via.
Jim mi ha spiegato che il progetto non poggia sul fatto che sarebbe semplicemente figo realizzare un documentario su di me. Un atteggiamento che vedo pareggio in giro, in questo periodo. La gente passa la mano molto in fretta, di fronte a questi progetti, concentrandosi sui film e sui giocattoli. Non che io abbia qualcosa contro i film e i giocattoli, ma sono tutte cose che mi coinvolgono marginalmente, nella pratica, ed è bello invece che ci si concentri finalmente su quel che ho fatto io, concretamente. Sono interessatissimo a sentire quel che ha da dire su di me certa gente che conosco appena, o che proprio non conosco.
Gli schizzi che vedrete sul volume Mike Mignola: The Quarantine Sketchbook sono una vera gioia, soprattutto quelli che ho realizzato ispirandomi ai vecchi personaggi dei cartoni animati. non avrei mai pensato di realizzare qualcosa del genere e, appena ho iniziato a lavorarci, la cosa è diventata una dipendenza. Vedere l’aspetto che avrebbero avuto disegnati con il mio stile figure come Milton the Monster! Adoravo quel cartone da ragazzino, ma mai avrei pensato di ridisegnare il protagonista. Puro divertimento! Disegno fumetti da più di trentacinque anni e questa è la prima volta che mi sono consentito di mettermi al tavolo per il semplice piacere di farlo. Credo che alcuni di questi lavori siano tra i migliori della mia carriera.
Spesso mi si chiede quali siano le cose che hanno maggiormente ispirato la mia vena horror e o non ne ho davvero idea. Quando andavo alle elementari, sono incappato in un libro sulle storie di fantasmi e in un altro grande volume sulla mitologia nordica, in biblioteca. Li sfogliavo in continuazione. Poi, sempre in quel periodo, ho letto Dracula e credo che sia tutto. Devo aver avuto dieci o undici anni e ho scoperto quel che mi piaceva.
Fonte: CBR
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