È morta nella notte di Natale, all’età di 87 anni, la fumettista milanese Grazia Nidasio, nota sopratutto per le sue opere pubblicate su Corriere dei PiccoliCorriere dei Ragazzi. La camera ardente è stata allestita nel suo studio, a Certosa di Pavia.

Dopo aver studiato all’Accademia di Brera, negli anni ’60 la Nidasio creò il suo personaggio più famoso, Valentina Mela Verde, la figlia mediana della famiglia Morandini che racconta le sue avventure adolescenziali sotto forma di diario. Dopo la conclusione del fumetto, nel 1976 l’autrice creò uno spin-off incentrato sulla Stefi, la sorella minore di Valentina, conquistando una nuova generazione di lettori.

I fumetti di Grazia Nidasio sono stati pubblicati anche all’estero, ottenendo un grande successo in Francia, Argentina, Brasile e venendo adattati in prodotti animati.

L’autrice si occupò anche della sceneggiatura di molti cartoni animati e sigle per RAI e Mediaset, oltre a illustrare numerosi romanzi per ragazzi, tra i quali spiccano le edizioni Salani delle storie di Astrid Lindgren. Nel 1972, la fumettista ha ricevuto lo Yellow Kid per il Miglior fumetto, assegnato dal Salone Internazionale di Comics, mentre nel 1987 ha vinto il premio Andersen come Miglior autrice, il più importante riconoscimento italiano nel campo della letteratura per ragazzi.

Tra gli altri personaggi che ha creato Grazia Nidasio troviamo Nicoletta, Scaramacai, Violante, il Dottor Oss e il Piccolo Mugnaio Bianco, protagonista di una popolare campagna pubblicitaria di Mulino Bianco negli anni ’80; uno dei suoi ultimi lavori come illustratrice è stato invece L’Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino, pubblicato nel 2009 da Mondadori.

La Nidasio è stata una delle prime donne a ottenere la popolarità come autrice di fumetti e illustratrice, tra i suoi meriti c’è anche quello di aver scoperto molti artisti, tra cui un giovane Tiziano Sclavi.

Leo Ortolani, in una recente intervista, ha dichiarato:

 

Non sarei narratore di storie a fumetti se non avessi ancora sotto pelle, come l’inchiostro di un tatuaggio, le storie di Grazia Nidasio, l’autrice di Valentina Mela Verde. La capacità di narrare il quotidiano, la vita che ognuno di noi viveva in quegli anni 70-80, ha alzato l’asticella di qualunque sceneggiatore di fumetti. Perché è facile raccontare di viaggi interdimensionali, minacciati da Kractus, il dio della quinta dimensione, che poi va bene anche una quarta, a seconda della marca. Difficile è raccontare la vita di una famiglia normale, in un condominio normale di una città normale e lasciarti il desiderio di sapere come prosegue la storia, la settimana dopo.

 

 

Fonte: Repubblica