Shelly Bond torna sulla scena del fumetto americano dopo il suo licenziamento da direttrice della linea Vertigo nel 2016, in occasione della ristrutturazione dell’etichetta da parte della DC Comics. L’annuncio è stato dato durante lo scorso fine settimana, all’Emerald City Comicon: Black Crown è una nuova collana, responsabilità della Bond, all’interno IDW Publishing.

Sapremo quali titoli, rigorosamente creator-owned, ricadranno sotto la sua egida solo a San Diego. Nel frattempo, Comics Beat ha intervistato l’editor, ed ecco le sue dichiarazioni più interessanti.

 

Black Crown LogoPer la prima volta dagli anni Ottanta ho fatto un’estate di vacanze. Me la sono goduta in viaggio con la mia famiglia. In autunno, ho realizzato di avere una nuova idea di quel che volevo fare nel mondo del fumetto, senza catene né palle al piede. Black Crown rappresenta proprio questo: tutto quel che difendo e a cui do valore.

Ne ho parlato con cinque editori e poi ho scelto IDW, perché hanno capito più degli altri la mia idea. Chris Rydall, direttore dell’ufficio creativo, mi ha chiamata il giorno stesso in cui ho lasciato la DC per dirmi che mi stimava e che aveva un posto per me, e questo ha significato molto. Conosco Chris, anche se non ci siamo mai incontrati, e non dimenticherò la sua telefonata.

Black Crown è quindi la mia creatura, nata da me e dal nulla, dall’occasione di guardare il fumetto da fuori. Sono tornata a leggere per piacere, non perché dovevo revisionare quel che passava dalla mia scrivania. Un’esperienza molto diversa, che mi ha riportato a cercare il talento, a presentarmi agli eventi per amore dei comics e delle convention.

La mia collana accoglierà volti familiari, per me, persone con cui ho lavorato in passato e a cui voglio bene, ma anche nomi nuovi. C’è una quantità enorme di giovani talentuosi, là fuori, e andarne in cerca è una cosa entusiasmante. Non vedo l’ora di tornare a farlo e di tornare ad aiutare gli esordienti a sviluppare le proprie capacità.

 

Il tutto in un momento che Bond definisce elettrico per il fumetto americano, in cui il rapporto con gli editori è molto più accessibile rispetto ai suoi esordi come editor, in cui persone di tutto il mondo possono mostrare quel che sanno fare al pubblico e agli addetti ai lavori. Un momento storico in cui la caccia al potenziale è talmente agevolata per un editor da essere eccitante. Il piacere di scovare un novellino di talento e farlo lavorare con un professionista stagionato è uno dei motivi di gioia di Shelly Bond.

 

Dietro a Black Crown c’è un’idea molto forte, ma ancora non posso dirvi molto. Immaginate un pub che sia anche una vera e propria base per un’interazione fra artisti. Mi piace definirlo come un paesaggio condiviso da tutti i creativi. Ci sono così tanti fumettisti con cui ho lavorato negli anni che si ammirano tra di loro e vogliono collaborare, penso sia tempo di dar loro un’opportunità.

Ogni titolo sarà chiaramente la visione di un team creativo, ma vorrei che le voci si mescolassero almeno un po’. Solo fumetti indipendenti e di proprietà degli autori. Saprete di più nei prossimi mesi, ma posso dirvi che ci sarà parecchio humour nero, di cui sono convinta abbiamo bisogno in quest’epoca folle di retorica politica e sociale. Raggiungeremo ambienti e concetti interessanti e siamo decisi a fare dichiarazioni intellettuali molto precise e molto aperte.

Stiamo pensando a una varietà di formati e di periodizzazioni, senza troppi limiti. Alla IDW hanno grandi energie e voglia di seguirmi in tante direzioni diverse. Non posso ancora fare nomi su chi saranno gli autori, ma se conoscete un po’ la mia carriera e pensate a quali titoli spiccano sugli altri, credo che possiate farvene un’idea.

 

 

Fonte: Comics Beat