Non accennano ad interrompersi le notizie riguardo Substack, la piattaforma web che ha corteggiato con successo diversi grandi nomi del Fumetto americano, offrendo loro accordi economici vantaggiosi, uno spazio di comunicazione diretta e protetta con i sottoscrittori, supporto per la pubblicazione di opere indipendenti. Questa volta tocca a Ed Brubaker dire la propria sull’argomento.

 

 

Lo sceneggiatore, assieme al co-autore e socio Sean Phillips, è tra i pochi che hanno rifiutato l’offerta decisamente attraente di Substack. Ecco quel che ha dichiarato in merito.

 

Reckless, copertina di Sean Philipps

Ed Brubaker – Non vedo l’iniziativa di Substack nel mondo dei comics come rivoluzionaria, né come un danno per chi pubblica e chi vende. A parte Tynion, pare che la maggior parte dei fumettisti che accettano non faccia altro che aggiungere lavoro alle proprie giornate e continui a lavorare per la Marvel, la DC, l’Image, Dark Horse e così via. Quel che sta succedendo è semplicemente che alcuni fumettisti molto popolari hanno ricevuto denaro, in alcuni casi parecchio, per iniziare delle newsletter, non diverse da quella che state leggendo in questo momento, dove possono anche pubblicare alcune nuove storie in formato seriale, mentre le stanno ancora completando, condividendo in questo modo il dietro le quinte.

Non è un’azione volta a contrapporsi ai grandi editori o a competere con fumetti che vendono centomila copie nei negozi specializzati, bensì un’occasione per autori e artisti di connettersi con lo zoccolo più duro del proprio seguito, che vuole vedere le storie nascere e crescere, essere informato sul processo creativo e pagare per questo. Non tutti i lettori di fumetti saranno interessati, legittimamente, e la cosa lascerà indifferenti moltissimi. Toccherà un pubblico piccolo, tra i cinquecento e i mille lettori a testa, che sborseranno per vedere lavorare i fumettisti.

Reckless 3, anteprima 01

Quello che davvero conta sono i soldi che girano e il modo in cui consentiranno agli autori e artisti di creare nuove opere che possiederanno interamente, senza correre alcun rischio. Ma se siete dei semplici lettori di fumetti che vanno in fumetteria ogni settimana a comprare quel che v piace, non vi cambia assolutamente nulla. Tutte queste storie saranno stampate, una volta terminate. Sarà solo una fanbase devota a vederle prima di voi. Charles Dickens pubblicava a puntate i propri romanzi sulle riviste, romanzi che poi sono stati raccolti in volume e hanno venduto molte più copie dei periodici. Tutto si risolverà in un semplice abbonamento per leggere in anteprima storie a puntate, ma spedite via email. Semplice.

Per essere chiari, quelli di Substack mi hanno offerto un accordo professionale, ma il fatto è che io e Sean stiamo già vivendo il nostro sogno nel mondo dei fumetti. Siamo totalmente proprietari di quel che facciamo e pubblichiamo per un pubblico ampio diverse volte all’anno. Resta il fatto che quello del Fumetto è comunque un mondo in cui è difficile portarsi a casa uno stipendio, specialmente se vuoi dar vita alle tue storie e non lavorare per le grandi compagnie. Quindi sono felice che un sacco di autori e artisti tentino strade nuove, proprio come trovo che Patreon e Kickstarter siano vie interessanti per dare supporto ai fumettisti.

 

Ed Brubaker ha anche condiviso con gli iscritti alla propria newsletter le immagini in anteprima dal terzo e quarto volume di Reckless che trovate in questo articolo.

 

 

 

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Fonte: Bleeding Cool