Ron Marz e Andy Lanning sono gli sceneggiatori di Justice League: Endless Winter. A dicembre, gli eroi della DC Comics saranno gettati nel gelo dai testi di questi due scrittori e dalle matite di un parterre de rois composto da alcuni dei disegnatori più apprezzati dai fan della Distinta Concorrenza.

 

 

Una storia che si dipanerà attraverso nove numeri, appartenenti alle serie dedicate alla Justice League e ai suoi membri, e due speciali ad aprire e chiudere la saga. Ecco le dichiarazioni più interessanti di Marz e Lanning in merito.

 

Justice League: Endless Winter #1, copertina di Mikel Janin

Marz – Al di là del tema centrale di un inverno perenne che minaccia il mondo, abbiamo anche strizzato l’occhio alla realtà che stiamo vivendo, alla pandemia e all’isolamento che ha portato a tutti noi. Molti di questi elementi saranno importanti per la storia e le daranno un livello ulteriore.

Non è soltanto un’avventura che coinvolge una colossale tempesta invernale, ma parte del suo fascino sta nel modo in cui non solo la JLA, ma la gente comune affronterà il fatto di essere improvvisamente impossibilitata a raggiungere il prossimo, di dover vivere in maniera completamente diversa da come abituata. Non ci andremo pesante, ma certamente è un aspetto presente nella storia, che sono certo colpirà tutti quanti perché riguarderà tutto il mondo ancora per un po’.

Lanning – L’inverno senza fine di Endless Winter è un rifermento al Fimbulwinter, il gelo infinito delle leggende norrene, che parlano appunto di un inverno di due anni ininterrotti appena precedente Ragnarok. Abbiamo tratto ispirazione da questa e da altre mitologie, cosa molto interessante perché ci ha permesso di inserire molti elementi diversi. E poi è stato bello avere l’occasione di creare un nuovo villain per l’Universo DC, una nuova minaccia mai vista prima nella continuity.

Marz – Si tratta chiaramente di una storia molto incentrata sulla Justice League e una parte fondamentale del nostro compito è stata trovare una strategia per raccontare sia una vicenda che abbracciasse tutto il gruppo riunito che una storia divisa in capitoli, che trovano spazio su altre serie e collaborano alla sua costruzione. Il segreto sta qui, in questi casi: rendere soddisfacente ogni capitolo in sé, ma renderlo parte di un tutto, di un grande mosaico.

 

Marz, grande fan di Superman, non vedeva l’ora di lavorare con il personaggio, ma quello che lo ha sorpreso di più è stato Aquaman, che non ha mai davvero amato. Ha decisamente cambiato idea alla luce del suo arco narrativo e di tutto ciò che succede ad Atlantide durante Justice League: Endless Winter. Lanning dice altrettanto di Black Adam, che ha una linea narrativa interna all’evento tutta sua. Lo sceneggiatore non vede l’ora di come essa influenzerà gli equilibri delle storie di Shazam. Gli autori hanno chiarito che le trame si svolgeranno nel presente dell’Universo DC, per quanto la storia sia molto indipendente.

 

Justice League: Endless Winter #2, copertina di Mikel Janin

Lanning – L’evento sarà molto strutturato. Se una storia come Annihilation ha visto ogni personaggio avere una propria miniserie, per poi essere gettato nuovamente nell’arco narrativo principale, in questo caso ogni numero sulle diverse serie è un capitolo. Abbiamo scelto questa architettura perché la storia fa riferimento a eventi che sono accaduti secoli fa. In apertura di ogni numero vedrete una scena di flashback che. Gli albi andranno letti in un ordine preciso.

Marz – La storia ha le sue radici nel Decimo secolo, sia in senso letterale che figurativo. Ogni numero si apre con una sequenza ambientata in quell’epoca e che ci mostra quella che abbiamo chiamato la Justice League Vichinga. Sono Hippolyta, Black Adam, Viking Prince e Swamp Thing. Il concetto è che ci siano sempre stati eroi in ogni epoca e questi sono quelli che hanno fatto gruppo allora. Gli eventi del passato determineranno conseguenze sul presente e credo si possa rivelare che la grande minaccia in questione si chiami Frost King.

Le storyline parallele che vedrete accadono a distanza di un millennio, ma coinvolgono personaggi che sono ancora vivi e altri che hanno, come dicevo, radici che risalgono a quel lontano passato. Sono stato io a convincere Andy a coinvolgere Viking Prince, perché sapevo che sarebbe stato divertente.

Lanning – Come ha detto Ron, l’idea che ogni epoca abbia il proprio gruppo di eroi che combattono assieme e formano una lega di campioni ci permette di mettere a confronto il modo in cui hanno reagito alla minaccia in passato e quello in cui affronteranno lo stesso problema nel presente.

Marz- Quindi la domanda è: avranno appreso qualcosa nel corso di un millennio, oppure continueranno ad affrontare il problema a cazzotti?

 

Howard Porter si occuperà dei disegni del primo numero speciale di Justice League: Endless Winter. Gli altri nomi rivelati sin qui sono quelli di Phil Hester, che disegnerà il capitolo ospitato su Superman, Clayton Henry, che farà altrettanto con quello su The Flash, e Brandon Peterson, firma delle matite dello speciale dedicato a Black Adam.

Coordinare gli sforzi di questi e diversi altri artisti non è stato semplice, ma gli sceneggiatori sono concordi nel dirsi felici di aver potuto lavorare con una collezione di disegnatori così prestigiosa. Anche perché è stato un modo per sentirsi parte di un collettivo in un periodo di grande isolamento per i fumettisti in generale, dato che le convention sono ovviamente rese impossibili dall’emergenza sanitaria in corso.

 

Marz – In questa storia, la nostra Lanterna Verde è John Stewart. Ho scritto il personaggio di Hal, nella mia run sul personaggio, ma John è la Lanterna della Justice League in questo caso e porta sul piatto un sacco di elementi interessanti, fungendo da elemento perno del capitolo che compare sulla serie Justice League, proprio a metà dell’evento. Abbiamo avuto il privilegio di raccontare la storia attraverso il suo punto di vista, perché, di tutti i membri del gruppo, è quello che non ha una serie tutta sua, quindi in questo modo potevamo esplorare di più il suo personaggio, senza troppi conflitti nella continuity.

 

Justice League: Endless Winter sarà anche un momento interessante perché metterà in moto, o comunque farà riferimento in maniera importante, a molto di ciò che è stato progettato per gli eroi DC Comics nel 2021. Quindi occhi aperti, perché il lavoro fatto per rispettare le trame in corso è importante e ci saranno molti indizi e varie strizzate d’occhio al quadro generale del prossimo futuro.

 

 

 

Fonte: CBR