Debutta oggi negli Stati Uniti Fearless, la miniserie antologica che vedrà protagoniste assolute le eroine in costume della Marvel.

Il primo numero mette sotto i riflettori Captain Marvel, la Donna Invisibile e Tempesta, protagoniste di un’avventura scritta da Seanan McGuire per i disegni di Claire Roe e i colori di Rachelle Rosenberg.

 

 

Il progetto si compone da quattro albi. Nel primo, anche una storia di Jessica Jones scritta da Kelly Thompson per le matite di Carmen Carnero e Tamra Bonvillain, nonché un episodio che vede protagonista Millie la Modella, personaggio storico delle testate romance della Casa delle Idee, quando ancora si chiamava Timely Comics. A firmarlo, Leah Williams e Nina Vakueva.

I prossimi numeri vedranno sempre la McGuire al timone delle storia portante. Ecco le dichiarazioni in merito di quest’ultima, di Claire Roe e di Kelly Thompson:

 

Fearless #1, copertina di Yasmine Putri

McGuire – Vedremo Captain Marvel, Tempesta e la Donna Invisibile chiacchierare a un campeggio estivo. Davvero! Le vederemo nei panni di relatrici a un ritiro sulla consapevolezza femminile. Sarà una cosa del tutto nuova per loro.

Roe – Decisamente lontana dalle loro abitudini. Prendere a pugni cose e persone è facile, ma parlare davanti a un pubblico di adolescenti impressionabili… tosta.

McGuire – La storia è stata una sfida dal punto di vista della scrittura. Come trovare qualcosa di abbastanza forte per essere un vero impegno per queste tre donne, senza che si tratti di uno scontro in stile crossover che coinvolga i cattivi di un intero continente? In pratica abbiamo di fronte tre dee sulla terra e c’è davvero bisogno di dar loro qualcosa da colpire? Nessuna di loro è tanto egocentrica da mettersi di traverso nei confronti delle altre, mentre fanno il loro lavoro. E questa è una bella cosa.

Roe – Questa storia è stata liberatoria. Una squadra composta di sole donne! Che tra l’altro sono tra i personaggi più divertenti da disegnare. Anche se sono di parte, ovviamente.

McGuire – Avere per le mani Captain Marvel dopo il film intimidisce un po’. Ma una mia cara amica è la fan numero uno di Carol Danvers, quindi questa storia mi avrebbe messo paura a prescindere.

Roe – Quando disegno fumetti, vivo dentro una specie di bolla e dimentico che la gente, prima o poi, li leggera. La bolla si è appena rotta… dannazione.

McGuire – Amo il pragmatismo e la modernità di Susan Storm, uno dei miei personaggi preferiti sin da quando ero bimba, e l’asciuttezza di Carol. Tempesta è Tempesta. Scrivere il suo personaggio è un dono.

Roe – Amo disegnare questi personaggi mentre interagiscono tra loro e cercare di dare a ognuna un’aura personale. Seanan le scrive in maniera brillante quindi io potevo solo cercare di aggiungere qualcosa al suo lavoro.

Fearless #1, variant cover di Jen Bartel

McGuire – Nella storia che racconto ci sono dei riferimenti importanti a Decimazione. Il modo in cui i mutanti hanno protestato dopo quegli eventi hanno dato forma in maniera forte al modo in cui vedo le storie Marvel contemporanee.

Roe – Adorerò per sempre la versione di Ron Wimberly di She-Hulk. Il modo in cui la disegnava era davvero potente. Amo quando un artista è in grado di disegnare una donna senza renderla per forza sexy.

Thompson – Non so se definirei la mia una storia di Jessica Jones, ma mi consente di mostrare una cosa che amo di lei, e degli investigatori privati in generale, ovvero il fatto che conosce tutto e tutti, e che la gente la chiama sempre nelle situazioni più strane. Adoro scrivere il suo personaggio e sono soprattutto orgogliosa della storia che abbiamo raccontato qualche tempo fa con Purple Daughter. Ma questo è un episodio molto diverso della sua vita, per nulla oscuro. Tanto per cambiare.

Come scrittrice di personaggi molto famosi, credo sia fondamentale trovare una chiave personale che consenta di restare fedeli al loro passato e alla loro personalità mentre si aggiunge qualcosa di nuovo e unico alla loro storia, qualcosa che solo tu, si spera, puoi portare.

Nonostante il titolo della miniserie, Fearless, io sono piena di paure. Non riesco nemmeno a immaginare una persona che non ne abbia. Esserne privi non è una qualità in cui mi immedesimo. Credo che l’idea interessante sia che le persone possano affrontare quelle paure. Ed è questo il vero coraggio cui il titolo fa riferimento, direi: la capacità di affrontare i propri incubi a testa alta e andare avanti. Ecco cosa significa.

 

 

 

Fonte: Marvel