Lo scorso giugno la fiera del fumetto britannica Thought Bubble ha rivelato che Frank Miller sarebbe stato ospite della prossima edizione dell’evento, prevista per il prossimo novembre ad Harrogate. Questo annuncio ha spinto Zainab Akhtar, autrice mussulmana e direttrice della piccola casa editrice indipendente ShortBox, a ritirare la sua partecipazione alla fiera, sulla scia delle accuse islamofobiche a Miller; l’autore aveva attirato diverse critiche soprattutto in seguito alla pubblicazione di Sacro terrore, fumetto che reagiva agli attacchi dell’11 settembre 2001.

 

 

L’autrice aveva dichiarato:

 

Zainab Akhtar – Salve a tutti, mi dispiace informarvi che io e ShortBox non parteciperemo più al Thought Bubble Festival di novembre. Sono stata invitata come ospite nel 2020, edizione poi rinviata a quest’anno. Ero entusiasta di partecipare, di rappresentare i miei autori e condividere con i lettori i nostri volumi dopo quasi due anni senza fiere. Nonostante ciò, in quanto orgogliosa musulmana, la mia coscienza mi impedisce di partecipare a un festival che ritenga opportuno invitare e promuovere Frank Miller, una persona responsabile della diffusione dell’aberrante sentimento di odio anti-musulmano, in particolare attraverso le sue opere. Il bigottismo anti-musulmano è ripugnante e va condannato, ma è così profondamente radicato e ampiamente accettato nella società che non viene nemmeno preso vagamente in considerazione, come dimostrato ancora una volta in questa situazione. Non riesco a capire come di volta in volta i festival e le comunità del fumetto sposino valori riguardanti l’inclusione, la diversità, “il fumetto è per tutti”, la tolleranza zero per l’odio, ma tutte queste belle parole svaniscono quando viene chiesto loro di mettere in atto quegli stessi valori.

 

Dopo questo messaggio, molti altri autori hanno espresso un punto di vista simile, fino a quando la settimana scorsa i responsabili del Thought Bubble hanno annunciato che Frank Miller non sarebbe più stato loro ospite.

 

Negli ultimi 14 anni Thought Bubble è cresciuto, diventando una meravigliosa comunità di autori e fan che amiamo, rispettiamo e di cui ci fidiamo. Vi abbiamo deluso e, nel nostro impegno di rendere Thought Bubble uno spazio sicuro per tutti, non siamo stati all’altezza.

Esistiamo per condividere questa forma d’arte e i suoi mondi con le persone. Se un individuo, un gruppo o un’intera comunità non si sente a suo agio o si sente escluso dalla nostra fiera, abbiamo fallito. Sappiamo che molti di voi sono delusi e si aspettavano prima un nostro commento. Ci scusiamo per il nostro silenzio mentre stavamo cercando di risolvere la situazione.

Frank Miller non parteciperà a Thought Bubble.

Ci dispiace molto, soprattutto per le persone per cui avremmo dovuto combattere. Speriamo che ci diate l’opportunità di migliorare e vi ringraziamo per averci considerato responsabili.

Sappiamo che c’è ancora da discutere e risponderemo a chi ci ha contattato, speriamo siate pazienti mentre lo faremo.

 

 

Fonte: CBR.com