Vi abbiamo dato conto delle polemiche nate attorno al ritorno in scena di Warren Ellis, che a quanto pare porterà a termine, dopo lunga attesa dei fan, la serie Fell, accanto a Ben Templesmith. Molti, come vi abbiamo riportato, tra fan e fumettisti, si sono indignati perché Ellis, accusato di molestie sessuali e di grooming, avrebbe luce verde dall’editoria del Fumetto americana senza pagare conseguenze per il proprio comportamento.

 

 

So Many of Us è il sito nato per raccogliere le testimonianze di coloro che sono state colpite e colpiti dai comportamenti scorretti e dagli abusi di posizione di potere di Warren Ellis e ha risposto alla notizia in questo modo.

 

Vogliamo ripetere il nostro richiamo a Warren Ellis, affinché si guadagni l’opportunità di diventare l’uomo che tante persone hanno creduto che fosse.

 

Questo l’ultimo aggiornamento della pagina web, che invita l’autore a iniziare un processo di redenzione personale. Non è questa la sola voce, per quanto importante e collettiva, in questo contesto, che si è alzata a tal proposito. Vi si sono unite quelle, affidate ai social, di diverse personalità dei comics, in aggiunta a quelle di cui già vi abbiamo riportato le opinioni.

 

Scott Snyder – Un anno fa, quando le rivelazioni riguardo Warren Ellis sono uscite, lo abbiamo rimosso dai team creativi di Death Metal nella speranza che si sarebbe preso le proprie responsabilità, che avrebbe fatto ammenda e che il mondo dei fumetti avrebbe guardato avanti, che sarebbe stato migliore attraverso grandi difficoltà e ottimo, importante lavoro. Chiaramente non è successo e pertanto non posso supportare i lavori, vecchi e nuovi di Ellis. Invece, posso indicarvi persone che faticano per rendere sempre migliore la nostra industria.

James Tynion IV – Non posso, in buona fede, supportare i prossimi lavori di Warren Ellis e quindi non lo farò. Sono deluso dal fatto che Image li pubblicherà. Quando le notizie su di lui sono uscite l’anno scorso, ero davvero certo che fosse il tipo di persona che si sarebbe preso la responsabilità del proprio comportamento in pubblico e che avrebbe tracciato per sé un percorso coerente. Ma non lo ha fatto. Lo ero perché le persone coraggiose di So Many of Us gli avevano mostrato una via chiarissima, fatta su misura per il tipo di intellettuale che ha sempre mostrato di essere. Ma non lo ha fatto.

Evan Dorkin – Lavorare con Warren Ellis significa sbattersene il c***o di essere un essere umano credibile. Sei un fanboy permanentemente immaturo e un complice, che sceglie fumetti divertenti (e dollari, per giunta) piuttosto che il rispetto del dolore causato e il riconoscimento di un comportamento di m***a. Divertiti a rendere le cose peggiori.

Ron Marz – Non ero un fan di Warren Ellis prima che succedesse tutto questo, quindi le possibilità che io legga o sostenga qualcosa di sui sono sempre state magre. Ora, ovviamente, sono a zero.

 

L’ultimo sviluppo della questione è però decisamente importante. I responsabili di So Many of Us hanno infatti fatto sapere di essere stati contattati dal diretto interessato. Ecco una delle loro ultime dichiarazione rivolte ad Ellis.

 

Abbiamo chiesto sincerità, presa di responsabilità e processo di crescita quando abbiamo fatto la nostra offerta a Warren Ellis, per lavorare assieme a qualche forma di giustizia che coinvolgesse un percorso di cambiamento. Dall’epoca delle sue dichiarazioni pubbliche di un anno fa, per quanto ne sanno le persone che fanno parte del nostro collettivo, Ellis non si è mai preso direttamente la responsabilità del proprio comportamento dannoso e non ha tentato di affrontare di petto le circostanze che hanno reso tale comportamento una pratica costante e incontrollata, sia sul web che offline.

 

Ed ecco le parole che l’autore britannico ha affidato a una delle ultime sue newsletter.

 

Fell, immagine promo

Warren Ellis – Oggi sono stato informato dell’offerta di un dialogo mediato con me del collettivo So Many of Us e ho chiesto il permesso di partecipare a detto dialogo. Non sono certo di dove ci porterà, ma so di volermi accertare di fare tutto quello che posso per non essere più parte del problema e non perpetuare il passato. Spero che queste conversazioni saranno costanti e produttive per tutti. Un anno fa, ho rilasciato le mie dichiarazioni, in cui ho fatto del mio meglio per rispondere alle molte accuse sul mio comportamento passato, sul male che ho causato, sugli effetti negativi delle mie scelte. Come ho potuto realizzare, quel male è ancora in atto e ha lasciato cicatrici su molte persone.

In passato sono stato superficiale e sconsiderato nelle mie relazioni personali e di nuovo mi scuso senza riserve. Nell’ultimo anno sono entrato in terapia e ho preso altre misure per cambiare la mia condotta e sono ancora impegnato nel processo di aiuto e guida che ho ricevuto. Ho avuto molte e lunghe conversazioni impegnative con persone che mi sono state vicine e certamente ho bisogno di averne molte altre. Sto lavorando per cambiare. Sono rimasto in silenzio perché avevo molto da fare e ancora ne ho, devo ancora riparare a i torti e voglio procedere con attenzione, per non causare nuovo dolore. Sono ovviamente rimasto in silenzio e isolato per molto tempo e avrei dovuto parlare di tutto questo prima, procedere più speditamente. Me ne scuso.

 

Di base, Warren Ellis sostiene che uno degli errori fondamentali sia stato non mettere in evidenza questo percorso personale prima dell’annuncio di un nuovo progetto, soprattutto nei confronti della Image Comics, che è passata per una casa editrice troppo rapida nel riammetterlo pubblicamente. L’autore non cerca difese da parte dei fan.

 

Warren Ellis – Se siete lettori che mi hanno sostenuto, grazie, ma per favore, non difendetemi oltre. Il cambiamento di una persona non accade nel giro di una notte. Sono all’inizio di un percorso molto lungo e su una strada ancora da definire. E il cambiamento non accade nel vuoto. Se volete aiutarmi, fatelo aiutando il cambiamento dei comportamenti nella società, nei luoghi di lavoro.

Sono stato in terapia per quasi un anno e resterò impegnato in questa parte del processo. Continuerò a lavorare a nuovi progetti solo con collaboratori che si mostreranno a proprio agio al mio fianco. Ho annullato ogni mia apparizione pubblica e credo che debba passare ancora molto tempo prima che sia appropriato, per me, partecipare a questo genere di iniziative. Sono grato a tutti i colleghi che continuano a voler essere associati alla mia persona e per le conversazioni complesse ma istruttive che ho avuto con loro, per ottenere questa fiducia.

Ho sempre mantenuto private le mie iniziative di beneficenza ma, nel tentativo di contribuire al cambiamento senza privilegiare la mia voce personale, ho espanso le mie donazioni al mondo dei gruppi di supporto alle donne. Recentemente, il mio ultimo assegno derivante dai diritti delle mie opere è stato diviso tra fondi per la terapia alle giovani donne e altri dedicate alle lavoratrici. Spero di poter fare di più e sono in attesa di consigli in merito.

Non so che fine farà questa newsletter. Mi manca parlare con tutti voi ma mi sono impegnato a parlare di meno, ad ascoltare di più e diventare migliore. Ci sono ancora 23000 di voi che mi leggono e sarebbe bello usare questa piattaforma per fare del bene. Continuerò a pensarci e a farmi consigliare dai miei amici. Come ho detto in passato, mi spiace molto avervi deluso e di aver tradito la fiducia nei miei confronti. Spero che, con il tempo, io possa riguadagnarmene un po’. Con sincerità. Warren.

 

 

Fonte: Bleeding Cool | AITP