Wytches #03, cover APeccato: l’incontro prevedeva anche la presenza di Brian K. Vaughan, fresco di annunci delle sue nuove serie in uscita, ma l’autore di Saga non ha potuto presenziare alla tavola rotonda con i lettori e i colleghi Scott Snyder (American Vampire, Batman), Kelly Sue DeConnick (Captain Marvel, Pretty Deadly, Bitch Planet) e Majoire Liu (Dark Wolverine, X-23). Ecco gli argomenti più interessanti trattati nella conferenza tenutasi all’Image EXPO.

La prima domanda è per Snyder, a cui è stato chiesto come mai la sua nuova serie Wytches è stata affidata alle cure della Image.

Ne ho parlato con quelli di Vertigo, ma c’erano delle questioni da risolvere. Poi ne ho discusso a San Diego con Eric Stephenson della Image, accennandogli a quesa idea per un fumetto tra horror e fantascienza. Lui mi ha semplicemente guardato e mi ha chiesto cosa volessi fare. Non gli importava nulla dei particolari, ma solo che io portassi il progetto alla Image. Il modo in cui scrivo Wytches è diverso da ogni mio lavoro precedente, è molto personale, anche dato il tema che coinvolge un rapporto difficile con genitori orribili.

Monstress Expo Giunge il turno di Majorie Liu, che aveva appena annunciato la sua nuova serie intitolata Mostress. La scrittrice ha esordito con i complimenti alla disegnatrice Sana Takeda, dicendo:

Capita di lavorare con artisti con cui ci si trova talmente bene che la collaborazione diventa una fonte di benessere e tutto sembra giusto e al suo posto. Quella tra scrittore e disegnatore, per me è una relazione piuttosto intima, ed è bellissimo quando funziona tanto bene.

Parlando del contenuto della serie e della creazione di universi narrativi intrisi di mitologia, Liu ha dichiarato:

Ci sono verità, nel mondo, che non possono essere spiegate in modo adeguato facendo riferimento alla realtà. Schiavitù, misoginia, razzismo, sono argomenti che la gente cerca di evitare, se glieli proponi in un contesto realistico. Credo che lo scopo della narrativa sia su due fronti: mettere in ordine le nostre idee e trovare conforto nel fatto che non siamo gli unici ad averne fatto esperienza o a considerarle valide.

Pretty Deadly coverKelly Sue DConnick ha commentato entrambe le affermazioni della collega:

Il rapporto tra me e Emma Rios [sua compagna di lavoro sulla serie Pretty Deadly] è molto simile a quello tra me e mio marito Matt Fraction. Sono entrambi così talentuosi che li detesto e voglio disperatamente che entrambi mi apprezzino, pertanto lavoro ancor più duro per impressionarli. E sono d’accordo anche con quel che Marjoire ha detto sugli scopi della narrativa: è davvero quello, per me, il fine della lettura come anche quello della scrittura. C’è molto di queste motivazioni nelle ragioni per cui ho voluto scrivere Bitch Planet.

 

Fonte: Comic Book Resources