Immortal Hulk sulla bocca di tutti, per una volta non per la stellare qualità di una delle storie più celebrate e apprezzate degli ultimi anni. Il quarantatreesimo numero della saga di Al Ewing e Joe Bennett finisce invece al centro di una polemica e di accuse di antisemitismo rivolte al disegnatore, per quanto riguarda una vignetta in particolare.

 

 

Nell’immagine che potete vedere in questo articolo, infatti, Joe Fixit, così si fa chiamare la personalità dell’Hulk Grigio, ha preso possesso del corpo e dell’aspetto di Bruce Banner e si trova in una gioielleria per mettere a frutto le sue ben note doti di truffatore. Ad attirare l’attenzione di alcuni lettosi è stata la vetrata che fa da sfondo alla scena. Invece della parola “jewelry”, che significa appunto “gioielleria” in inglese, appare la scritta “jewery”, senza la lettera “l”. “Jew” è un termine di tono dispregiativo per definire le persone di etnia ebraica. La stella di David che campeggia sulla vetrata ha fatto il resto.

Joe Bennett non è del tutto nuovo a questo genere di polemiche. In passato è finito sulla graticola presso alcuni fan per aver reagito in maniera divertita a un commento sul web sotto a un’immagine di She-Hulk, definita da un utente come il figlio trans di Hulk. Nel 2019, dopo l’assalto ai danni di Glenn Greenwald, giornalista omosessuale, da parte di un collega politicamente appartenente all’estrema destra americana, Bennett avrebbe dichiarato che sarebbe stato meglio se lo schiaffo dato a Greenwald fosse stato un pugno. L’artista brasiliano si era scusato, all’epoca, dopo aver cancellato il commento.

In questo caso ha deciso di giustificarsi con le dichiarazioni che seguono, affidate al suo account di Facebook.

 

Bennett – Includo spesso citazioni ai più famosi registi horror, nella serie, per omaggiare il genere narrativo. In Immortal Hulk #43, ho incluso una strizzatina d’occhio a David Cronenberg. Gli errori di ortografia sulla vetrata sono terribili ma in buona fede. Poiché scrivevo all’inverso, ho accidentalmente sbagliato a scrivere entrambe le parole.

 

In effetti, è possibile leggere il cognome “Cronemberg”, con tanto di piccolo errore ortografico, proprio sulla stessa vetrata incriminata. Il regista ha effettivamente radici ebraiche e lituane, anche se si dichiara da sempre ateo.

 

Immortal Hulk #43, anteprima 01

 

 

Fonte: CBR | CBR