Comics Beat ha incontrato Joshua Williamson, uno degli architetti più importanti delle trame DC Comics degli ultimi anni, responsabile della recente iniziativa Infinite Frontier, che rappresenta un vero e proprio rilancio dei personaggi, nonché sceneggiatore della miniserie Justice League Incarnate, in arrivo il prossimo novembre.

 

 

L’autore di Robin e Deathstroke Inc. ha toccato svariati argomenti durante l’intervista, che vi proponiamo nei suo passaggi più interessanti. A partire dall’annuncio di un grosso titolo che dovrebbe arrivare il prossimo anno e fare da terzo atto della trilogia iniziata con Infinite Frontier.

 

Justice League Incarnate #1, copertina di Gary Frank

Williamson – Sarà la conclusione del progetto. Sin da quando lavoravo su Flash, ho sempre cercato di pianificare molto in anticipo e seminare indizi qua e là, con battute di dialogo che sembrano ininfluenti, ma si rivelano in realtà importanti. Cerco sempre di anticipare quel che sarà e questo è evidente in Infinite Frontier, perché tutte le storie sono connesse. Quel che sto facendo su Robin e Deathstroke, su Batman, sarà tutto connesso. A un certo punto, capirete che è tutto un enorme progetto.

Infinite Frontier è stato molto divertente, come sono di solito gli eventi, ma poter utilizzare tanti personaggi che di solito non sono sotto i riflettori è stato grande. Sono sempre stato un fan di Roy Harper, Arsenale, così come di Alan Scott, ovvero Lanterna Verde, di Obsidian, di Jade. Ho sempre voluto lavorare su questi personaggi.

In particolare Obsidian. Un sacco di tempo fa pensavo che sarebbe dovuto essere una Lanterna, ma Nera o Blu. Da ragazzino realizzavo un sacco di disegni in cui Todd vestiva una maschera blu o cose del genere. E poi adoro il personaggio di Cameron Chase, pazzamente. Ha preso il ruolo di punto di vista della storia in maniera inaspettata anche per me.

 

Williamson ha parlato del personaggio di Thomas Wayne, che è stato integrato nelle trame di Infinite Frontier per colmare il bisogno di una figura legata a Batman. L’unico personaggio lasciato disponibile dai piani di James Tynion IV, Mariko Tamaki e gli altri autori impegnati sulle serie dedicate al Pipistrello e alla sua famiglia era proprio il padre di Bruce.

 

Williamson – Così è diventato una parte importante della storia. Affiancarlo al Presidente Superman è stata una scelta naturale e non pianificata. Dopo aver scritto il loro dialogo su Barry Allen e sulle possibili varianti di Flash ho capito che c’era una connessione bizzarra fra loro e che erano personaggi molto particolari. Il Presidente Superman è solitario proprio come Batman, giusto? Mentre Thomas è quasi ossessionato dalla famiglia, come lo sarebbe Clark. Sono opposti speculari in maniera strana e con esperienze molto diverse alle spalle. Una volta che ho iniziato a scriverli assieme ho capito di conoscerli da sempre e quale sarebbe stato il loro ruolo.

 

Williamson ha quindi parlato di Justice League Incarnate e di due personaggi in particolare: Avery Ho, che torna a far parte del Team, e Doctor Multiverse.

 

Justice League Incarnate #2, copertina di Kyle Hotz

Williamson – Riguardo Avery, sapete che quando si costruisce una storia di gruppo serve sempre un personaggio che faccia da punto di vista, che sia nuovo nella situazione. In sostanza, abbiamo detto che Barry Allen ha avvertito Superman che, qualora qualcosa gli fosse successo, Avery sarebbe stato la sua sostituta. Barry avrebbe potuto scegliere Wally West o Jay. Perché scegliere Avery, in caso di problemi? Parte della storia sarà dare una risposta ai suoi dubbi sul perché sia stato scelta da Barry. Non è mai stata in azione a un livello così grande.

Con Doctor Multiverse, che viene da Terra-8, troviamo un riferimento a un personaggio Marvel. Non voglio ancora rivelare chi sia, ma credo che quando la gente la vedrà, capirà all’istante. Il suo aspetto è davvero figo. La sua uniforme sembra modellata a partire dal logo di Multiversity e i suoi poteri sono connessi al Multiverso, ovviamente, come la sua multi-visione. Sarà un personaggio grandioso e interessante e la gente avrà l’impressione di conoscerla da sempre. Spero che entrambe resteranno con noi dopo questa storia.

 

Williamson ha rivelato che tra gli artisti che lavoreranno a Justice League Incarnate ci sarà anche Kyle Hotz, che si occuperà di Terra-13, il mondo connesso alla Justice League Dark, in cui John Constantine è un eroe con tanto di mantello e nome di battaglia Hellblazer, da cui proviene Jared Spethens Fate. Le trame toccheranno anche altre Terre, tra cui Terra-7, ma lo sceneggiatore non anticipa altro, se non la presenza di Darkseid su Terra-8, dopo che lo abbiamo visto scontrarsi con Machinehead su Infinite Frontier #6.

 

 

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Fonti: Comics Beat