Justice League #59 ha dato il via vero e proprio alla run di Brian Michael Bendis e David Marquez, saldamente alle redini della serie che racconta le gesta del super gruppo per eccellenza della DC Comics. Anche il numero #60 è già uscito negli Stati Uniti e lascia intravvedere sin da subito grandi cambiamenti per almeno un paio di personaggi.

 

 

Sceneggiatore e disegnatore sono stati intervistati da Games Radar ed ecco quel che hanno rivelato sulla direzione che i prossimi sviluppi hanno in serbo per alcuni personaggi. In particolare, Freccia Verde e Naomi.

 

Justice League #60, copertina di David Marquez

Bendis – La prima storyline in cui ci siamo imbarcati è chiaramente incentrata sul mondo da cui proviene Naomi e sul modo in cui il nuovo team si sta formando, sul fatto che i suoi membri stiano cercando di percepire le energie degli altri. Un buon mix di eroi classici, che si conoscono molto bene, e di altri che invece non sono familiari e hanno bisogno di trovare la propria via verso l’amicizia.

Quando mi hanno detto che avremmo avuto sulla serie una storia di backup sulla Justice League Dark, scritta da uno dei miei giovani autori preferiti, Ram V, sono stato subito entusiasta e ho pensato che avremmo potuto giocare con questa cosa. Mi hanno detto del format della serie quando stavo ancora lavorando a dei nuovi personaggi per la DC Comics, durante la lavorazione degli ultimi numeri di Superman. Io, Riley Rossmo e Kevin Maguire abbiamo inventato un nuovo Lord del Caos di nome Xanadoth, sepolto da talmente tanto tempo che né Superman né Batman sanno niente di lui.

Si tratta del peggior Lord del Caos di sempre e ho detto a Ram della sua esistenza e che aveva la strada pronta per farci esattamente quel che voleva. Ma la cosa più interessante con cui giocare, per me, era proprio la struttura della nostra serie. Quindi non aspettatevi in effetti una storia principale e una secondaria, bensì di vedere le nostre pagine mescolarsi in un modo assolutamente unico e che renderà la narrazione sorprendente e accattivante. Inoltre, sarà un’occasione per divertirci con il concetto di magia dell’Universo DC e con il panorama di Infinite Frontier. Non vediamo l’ora.

Marquez – Una delle cose che io e Brian finiamo spesso per fare quando lavoriamo assieme è costruire un vero e proprio crescendo all’interno degli arci narrativi. Il primo sarà così. Il primo albo fa intuire la connessione di Naomi con la minaccia di Brutus, che già si è mostrato. Il resto dell’arco mostra soprattutto il team che si mette alla sua caccia e fornirà monte informazioni sul mondo di origine di Naomi.

Brian mi dà un sacco di spazio per esplorare quel che disegno, soprattutto le scene d’azione. Ci sono un sacco di momenti interessanti. ogni personaggio ha il proprio spazio per brillare all’interno del dipanarsi della vicenda, che diventa sempre più grande.

 

In particolare, ai due interessa dare modo di dimostrare quel che valgono a personaggi come Black Canary, Freccia Verde, Hawkgirl, poiché la serie Justice League è il posto giusto per metterli sotto i riflettori, anche più di Superman, Batman o Aquaman, che pure meritano il loro spazio. Marquez non nasconde che vedremo il suo stile adattarsi leggermente ai personaggi che vedremo sulle pagine con maggiore peso, di volta in volta. Avere un team sottomano consente spesso ai disegnatori, secondo lui, di mettere in mostra aspetti diversi della propria arte e li spinge a sperimentare.

 

Justice League #60, anteprima 01

Bendis – L’anno scorso, quando lavoravo a Checkmate, avevo in mentre progetti molto diversi da quelli in atto ora. C’era un piano editoriale molto differente in atto, ma Infinite Frontier e il fatto di essere su Justice League mi danno l’occasione di riprendere i piani di un tempo. E Freccia Verde rappresenta il tessuto connettivo di quei progetti. Ci sono grandi sorprese in serbo per lui.

Una connessione importante con Checkmate è qualcosa che avrà effetto su tutte quante le testate della DC che hanno a che fare con Oliver o con la Justice League. Diciamo che saranno svelate nuove verità su di lui e che la rivelazione giungerà prima su JL per poi avere effetti su Checkmate.

 

Grandi sviluppi in ballo anche per Hippolyta e il nuovo status dell’isola di Themyscira, che vede la propria regina combattere con la Justice League e, soprattutto, avere a che fare con Black Adam e affrontare tutte le difficoltà di un rapporto molto burrascoso con lui. Bendis, tuttavia, non vuole scoprire troppo in anticipo le carte al riguardo.

 

Bendis – Una delle cose che preferisco di storie come questa è che non sono solo vicende che riguardano un gruppo, ma anche avventure che consentono di far convivere tutti i sottogeneri che un universo di super eroi consente e portarli a connettersi in maniera unica. Non c’è altra situazione in cui si possa fare una cosa del genere, mescolare la magia, lo spionaggio e ogni genere di fantasia di livello cosmico, facendo apparire ognuna di queste cose credibile.

 

Inoltre, Bendis è molto felice dell’opportunità di introdurre nuovi personaggi.

 

Justice League #60, anteprima 02

Bendis – Abbiamo già presentato Brutus, che proviene dal mondo di Naomi ma ha una storia molto complessa che ruota attorno a lui. Presto avremo un paio di nuovi personaggi sulla serie, che hanno fatto una sola apparizione in passato, entrambi nei miei ultimi numeri su Superman. Già all’epoca sapevo che sarebbero comparsi su Justice League, in modo da poterli costruire piano piano.

Marquez – Abbiamo parlato sin da subito di nuovi personaggi e Brutus è uno di quelli importanti. Sul piano dei progetti grafici, ho lavorato molto sull’adattamento di alcuni personaggi già esistenti. Ho ridisegnato il nuovo costume di Hippolyta, che comparirà più avanti nel primo arco narrativo. E poi ho modificato quello di Black Canary, con cu mi sono divertito molto. Un cambiamento minore, nel senso che volevo ricordasse a tutti quello tradizionale, ma con un paio di sottili evoluzioni tipiche del mio stile.

 

 

 

Fonte: Games Radar