Koren Shadmi (Love Addict) ha realizzato una biografia a fumetti di Bela Lugosi, l’attore ungherese noto per essere stato il primo Dracula cinematografico, oltre ad aver interpretato numerose altre pellicole horror. Il fumetto, pubblicato in patria da Humanoids, segue la carriera teatrale di Lugosi dagli esordi teatrali alla fama internazionale grazie ai film, per arrivare infine alla dipendenza e alla depressione che hanno decretato la sua rovina.

 

 

L’autore ha raccontato cosa lo ha portato a realizzare Lugosi: The Rise and Fall of Hollywood’s Dracula e come ha affrontato la lavorazione di questo progetto.

Lugosi: The Rise and Fall of Hollywood’s Dracula, copertina di Koren Shadmi

Koren Shadmi – Da un po’ di tempo Bela Lugosi era nella lista dei possibili soggetti per un mio fumetto, da quando 5 o 6 anni fa ero in viaggio con mia moglie; stavamo ascoltando un podcast di storia in cui c’erano due episodi su Lugosi, penso che lei si sia addormentato ma io ero completamente affascinato dalla sua vita simile a una montagna russa. Aveva una storia che poteva competere con quella di Dracula. Ho provato a far emergere la sua personalità unica; era una persona molto romantica ed emotiva, ma stava anche affrontando diversi demoni. Se Rod Serling si sentiva alienato dal mondo per la sua esperienza in guerra, Lugosi era alienato per il suo essere un immigrato ungherese dal forte accento. Erano persone molto diverse ma ci sono tante somiglianze, entrambi sono stati accolti da Hollywood e poi alla fine respinti.

Lugosi aveva una formazione teatrale, anche se nel fumetto non avevo abbastanza spazio per mostrarlo a dovere, ma lui ha continuato a tornare sul palco per tutta la sua carriera. C’è una scena in cui Tod Browning gli dice di ridurre la sua gestualità esagerata, che era abituato a usare in teatro. È un linguaggio diverso dal cinema. I manierismi teatrali erano evidenti anche nella vita personale di Lugosi, è quasi come se volesse che la sua biografia si possa leggere come un copione teatrale.

La maggior parte del lavoro di scrittura di una biografia a fumetti è la selezione e il montaggio degli eventi vissuti. Con Lugosi, come nel caso di Serling, molte cose dovevano essere modificate altrimenti avrei avuto una graphic novel di 500 pagine, non potevo permettermelo. Ho scelto ciò che mi sembrava più importante e definiva meglio il suo carattere. Più di ogni altra cosa volevo che il lettore si sentisse in connessione con Lugosi, anche se a volte era terribile; era umano e spero che possiate vedere da dove nascevano i suoi difetti e i motivi della sua crisi.

 

 

 

Fonte: Comics Beat