Leah Moore, figlia di Alan Moore, torna a parlare di suo padre, della sua rabbia nei confronti dell’industria dell’intrattenimento, della sua voglia di distanziarsi sempre più dal mondo del Fumetto, di cui rimane uno degli scrittori più riconoscibili, talentuosi e di successo. Quali le ragioni del suo risentimento, spesso discusse e dibattute dagli appassionati?

 

 

Leah è intervenuta sulla questione a seguito del recente articolo dell’Hollywood Reporter che dà voce al malcontento di molti fumettisti che vedono le loro idee, prodotte quando erano sotto contratto con grandi case editrici, diventare successi cinematografici o televisivi milionari senza un compenso ritenuto adeguato. La figlia di Alan Moore non nasconde che questo argomento è uno dei motivi della sua rabbia.

Rabbia che molti ritengono ingiustificata, alla luce del fatto che l’autore abbia comunque ricevuto quantità di denaro da molti considerate congrue. La posizione di Leah è discorde e l’ha affidata a un tweet che recita così.

 

Leah Moore – Vedo diverse persone che condividono sui social l’articolo dell’Hollywood Reporter e che si chiedono cosa diavolo sia la questione di cui parla. Parla delle ragioni per cui mio papà se n’è andato, per cui ha covato rabbia per oltre trent’anni. Parla dei motivi per cui non ha voglia di chiacchierare con voi di film e di serie TV. Era il migliore e gli hanno fatto tutto questo. E ogni persona che lo ha intervistato in merito lo ha trattato come un deficiente.

 

Una dichiarazione che si aggiunge a quelle di un paio di anni fa, in cui Leah descriveva con grande dispiacere un Alan Moore disamorato del mondo che ha amato e ha contribuito a rendere grande per tanti anni.

 

 

Fonte: CBR